Azione Cattolica, presentazione dell’icona biblica per il nuovo anno associativo
Venerdì 20 al seminario arcivescovile di Poggio Galeso l’Azione Cattolica diocesana vivrà un momento particolarmente significativo del suo cammino formativo con l’arcivescovo mons. Ciro Miniero che presenterà l’icona biblica che caratterizzerà l’anno associativo 2023-2024 e che illuminerà i diversi percorsi catechetici dei singoli settori.
Dopo il saluto indirizzato da Letizia Cristiano, presidente diocesano di Azione Cattolica, e un breve momento di preghiera, l’arcivescovo terrà la sua meditazione sul brano biblico “Chi ha toccato le mie vesti?” (questo lo slogan scelto da Azione Cattolica per il nuovo anno sociale), tratto dal famoso testo dell’evangelista Marco che racconta l’episodio dell’emorroissa e del ritorno alla vita della figlia di Giairo (Mc. 5, 21-43)
È un racconto fatto di storie di contatti, di abbracci che guariscono, d’incontri che cambiano la vita, la risolvono, le danno senso, le restituiscono gioia piena. È l’invito a guardare il Signore Gesù come Colui che si prende cura del cuore, della relazione di fede, che inaugura percorsi di risurrezione anche lì dove la speranza sembra non avere più spazio e che ci invita a seguirlo sulla strada della prossimità.
In piena adesione con l’itinerario sinodale che quest’anno vivrà la sua fase sapienziale, anche l’Azione Cattolica si appresta a vivere un anno in cui il discernimento e l’impegno per il rinnovamento e l’assunzione di responsabilità saranno preponderanti. Lo ribadisce con chiarezza l’assistente diocesano mons. Carmine Agresta, ricordando che l’Azione Cattolica è un associazione di laici che, a servizio e in piena collaborazione con i vescovi, vivono la loro responsabilità e il loro protagonismo nella Chiesa in risposta alla loro vocazione battesimale: “Ci apprestiamo a vivere un anno sociale molto importante e significativo per il rinnovo delle cariche associative a tutti i livelli, da quelle parrocchiali a quelle nazionali. Ma è anche l’anno in cui si fa verifica del cammino percorso nel precedente triennio e si tracciano le linee per quello nuovo, perché ancora meglio si possa vivere il proprio impegno ecclesiale”.