L’immissione di don Mimino Damasi alla parrocchia del Rosario di Grottaglie
Una festa di incontro tra le comunità è stata la cerimonia di immissione di don Mimino Damasi nella parrocchia della Madonna del Rosario di Grottaglie. La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo Ciro Miniero, in una chiesa gremita, ha visto la partecipazioni di numerosi sacerdoti della diocesi, soprattutto della vicaria, delle parrocchie di Grottaglie e di sacerdoti originari della città delle ceramiche. Ma anche di una nutrita rappresentanza delle parrocchie in cui don Mimino ha operato, soprattutto Regina Pacis di Lama, dove è stato parroco per 24 anni prima di partire missionario per il Guatemala.
“La parola immissione, che descrive la procedura prevista in questi casi – ha detto don Mimino, dopo aver ricevuto la benedizione dell’arcivescovo e aver declamato la professione di fede – voglio interpretarla come “in missione”, impegnandomi in questa comunità che ha mostrato da subito una singolare capacità di accoglienza. Mi auguro di saper corrispondere a pieno alle attese dei fedeli che alla Chiesa e ai sacerdoti domanda un sostegno spirituale”.
Proprio sul ruolo della missione sacerdotale aveva insistito, nell’omelia monsignor Miniero, commentando il brano evangelico di Matteo sul tributo a Cesare. “La Chiesa non interferisce con nessun potere, ma cammina nella storia e testimonia la propria fede ogni giorno. Se gli uomini credono di cogliere in tentazione il Signore è perché non riescono a comprendere come non ci possa essere commistione tra la vera divinità di Dio e la presunta onnipotenza degli uomini. Il volto di Dio si manifesta sul volto degli uomini, li trasforma in testimoni e in martiri, mai numerosi come lo sono nei nostri giorni, più ancora che in passato. Il ministero del sacerdozio consiste nel portare gli uomini a Dio e nel far scendere Dio nella vita degli uomini”.
Al termine della celebrazione, contrassegnata da un clima di commozione e da molti applausi, i doni e i ringraziamenti delle comunità incontratesi in chiesa, il ringraziamento del nuovo parroco che, ironizzando, ha scherzato sul termine “nuovo”, definendosi piuttosto “usato”.
Nelle sue parole conclusive, don Mimino ha ringraziato il Signore “per avermi accompagnato in questi quarant’anni di sacerdozio al servizio della comunità”, l’arcivescovo “per il credito di fiducia che mi accorda in questi primi passi del suo ministero episcopale nella nostra diocesi”. Ha ringraziato in particolar modo monsignor Luca Lorusso, suo predecessore come parroco del Rosario di Grottaglie, e i vice parroci don Adriano e don Francesco, tutte le comunità nelle quali ha operato, le confraternite, i sacerdoti e, in fine, la Vergine del Rosario della quale ha utilizzato le stesse parole di ringraziamento al Signore “per avere rivolto il suo sguardo su di me”.
(Foto Beppe Leva)