Donata al Carmine da Benito Rosa la tromba con cui ha suonato durante i Riti per oltre 50 anni
Nei giorni scorsi, durante la celebrazione domenicale nella chiesa del Carmine, si è vissuto un momento significativo nell’ambito della storia delle nostre tradizioni. Infatti il musicista tarantino Benito Rosa, 83 anni, ha donato all’arciconfraternita del Carmine, nella mani del priore Antonello Papalia, la sua tromba assieme al vecchio cappello da bandista con cui egli ha partecipato alle processioni della Settimana santa per ben cinquantasei anni. La donazione è stata fatta per onorare la memoria della moglie, Carmela Quazzico, recentemente deceduta. Risale infatti al 1953 la sua prima partecipazione ai Riti nelle fila della banda Combattenti dei maestri Giorgio e Pippo Vernaglione e di Francesco Giudetti. Dopo alcuni anni alla Fiat di Torino, nel 1965 il ritorno a Taranto, quale dipendente del centro siderurgico, per riprendere a suonare nelle varie formazioni bandistiche locali: “Santa Cecilia” dei maestri Giuseppe Ranaldo e Romolo Lodeserto, “Lemma” del maestro Domenico Lemma, “Giovanni Paisiello” del maestro Vincenzo Simonetti e, infine, la “Grande Orchestra di Fiati Santa Cecilia-Città di Taranto” del maestro Giuseppe Gregucci, con cui ha concluso la sua carriera musicale. Da non dimenticare il tentativo a metà degli anni ottanta, di far rinascere la tradizione della novena natalizia in Città vecchia durata ben poco per la situazione di degrado sociale fra i vicoli.