La prima “squilla” all’alba della festa di Santa Cecilia
La prima squilla all’alba del 22 novembre (festa di Santa Cecilia, patrona della musica) dà il via a un tempo “speciale” di gioia, di pace, di riconciliazione: quello, insomma, del Natale tarantino, il più lungo che esista. E nella nostra città l’avvio di questo tempo meraviglioso è dato dalle note delle pastorali tarantine che risuoneranno tra le austere e ricche di storia navate della basilica cattedrale di San Cataldo, nel corso della benedizione dei complessi bandistici, una cerimonia ormai entrata nel cuore dei tarantini e nel novero delle nostre tradizioni.
L’appuntamento è alle ore 5.30 nella cattedrale più antica di Puglia dove si ritroveranno le bande musicali incaricate dall’amministrazione comunale per il giro mattutino per le vie della città. Si tratta della “Grande orchestra di fiati Santa Cecilia” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci e del concerto bandistico “Giovanni Paisiello” diretto dal maestro Vincenzo Simonetti. Il rito sarà presieduto dal parroco mons. Emanuele Ferro, alla presenza delle autorità cittadine. Come ogni anno si prevede numerosissima, nonostante il freddo che solitamente caratterizza queste giornate, la partecipazione dei tarantini e in particolare delle famiglie al completo per non far mancare ai più piccoli, ben imbacuccati, l’emozione di questo momento così particolare, atteso tutto l’anno. ‘”A Nuèle” accompagnerà successivamente lungo la navata centrale il lento dondolio della statua di Santa Cecilia, portata a spalla dai confratelli di San Cataldo in Santa Caterina. Una piccola folla sarà in attesa sul sagrato per prendere alla piccola processione che, dopo aver attraversato via Duomo, piazzetta San Costantino, postierla Vianuova e via Garibaldi, sarà diretta alla chiesa di San Giuseppe, giù alla “Marina” dove la statua sarà solennemente esposta per l’omaggio dei fedeli. E per rinfrancarsi dal freddo, ci saranno per tutti pettole bollenti preparate da alcune mamme. Quindi i due complessi (assieme ad altri ingaggiati da privati) riprenderanno il giro per poi ritrovarsi alle ore 9 in arcivescovado per omaggiare l’arcivescovo mons. Ciro Miniero e alle ore 9.30 a Palazzo di Città per il saluto al primo cittadino Rinaldo Melucci.
La processione della serata
In serata alle ore 17 ci si ritroverà ancora davanti alla chiesa di San Giuseppe per la processione di gala, con la partecipazione delle confraternite in abito di rito e della “Grande Orchestra di fiati Santa Cecilia”, che dal 2009 si è fatta promotrice della festa (mai svoltasi fino ad allora) assieme alla parrocchia basilica cattedrale e alla confraternita di San Cataldo in Santa Caterina. La statua di Santa Cecilia sarà portata per via Garibaldi, via Sant’Egidio, via Di Mezzo, pendio La Riccia, piazza Castello, via Duomo e piazza Duomo per poi entrare in Cattedrale dove l’arcivescovo mons. Ciro Miniero presiederà la celebrazione eucaristica. Al termine, la “Grande Orchestra di fiati Santa Cecilia” eseguirà altre pastorali in piazza Duomo, a scandire l’atmosfera gioiosa della tradizionale “pettolata”.