L’arcivescovo Ciro Miniero ha presieduto la celebrazione eucaristica per la festa della Virgo fidelis
Per la festa della Virgo Fidelis, patrona dell’arma dei Carabinieri, l’omelia durante la celebrazione eucaristica è stata pronunciata dall’arcivescovo, mons. Ciro Miniero: “La comunità tarantina nutre per voi, grande famiglia dell’arma dei carabinieri, un’autentica simpatia, un apprezzamento vero, una convinta fiducia; questa fiducia e questa simpatia diventano sempre più intense, sempre più condivise.
Tra i tanti titoli attribuiti alla Vergine santa, risalta quello che è diventato il vostro motto ‘Virgo Fidelis’ e noi oggi contempliamo da vicino l’esemplarità spirituale della vostra patrona, meditando sulle parole del Vangelo che abbiamo ascoltato: «Chi è mia madre? Chi sono i miei fratelli? Chiunque fa la volontà del padre mio che è nei cieli – dice Gesù – è per me fratello, sorella e madre!»
Gesù, dimostrando libertà di spirito e grande franchezza, scoraggia i suoi parenti dal ritenere che i legami di sangue possano costituire una fonte di privilegi e vantaggi.
Ciò che determina il valore vero di una persona, è la capacità di affidarsi – senza riserve – alla volontà del Padre, sull’esempio della Vergine fedele.
Maria quando con amore si mise a cercare il senso profondo del progetto di Dio per lei e per il mondo: «Come avverrà questo?» chiedeva all’angelo dell’annunciazione.
Non ci sarà fedeltà se non ci sarà nella radice dei cuori questa ardente e paziente ricerca!” – sono state le parole del nostro arcivescovo.