La confraternita dell’Immacolata a Taranto, dal 1578 ad oggi
Ai frati francescani del convento di via Duomo si deve l’istituzione della confraternita dell’Immacolata, nata come confrateria dei Cordiglieri (o Cordigeri) di San Francesco. Sua sede era la cappella di Santa Maria degli Angeli nella chiesa di San Francesco d’Assisi. Successivamente trasformatasi in cappella della Immacolata Concezione, ubicata nella stessa chiesa di San Francesco. In tal luogo il 14 gennaio 1578 fu eretta la confraternita sotto il titolo della “Immacolata Concezione di Maria Santissima”, aggregata alla Primaria Romana eretta nella chiesa dei Santi Lorenzo e Damaso. Il Regio Assenso da Ferdinando IV pervenne il 31 gennaio 1769. Molti confratelli appartenevano al patriziato tarantino, legato per via di parentela ai nobili napoletani e di tanti altri casati del regno. Fra le sue finalità, l’assistenza dei carcerati e dei condannati a morte oltre che dei poveri in generale. Il sodalizio possedeva l’”Oratorio di basso”, in postierla Immacolata, per il quale pagava un tributo annuo ai frati. Ben presto questi locali manifestarono tutta la loro inadeguatezza e i confratelli cominciarono a chiedere alle autorità ecclesiastiche una sede più adeguata, anche in considerazione della elevazione della Titolare a protettrice della città, avvenuta, come già riferito, nel 1711. Ma solo nella seconda metà di quel secolo che la confraternita si trasferì nella chiesa delle Cappuccinelle, cioè San Michele, ottenendo dal monastero un locale da adibire a oratorio.
La confraternita oggi
Attualmente la confraternita dal 2018 ha sede nel santuario della Madonna della Salute e, dal 2019, ne è priore Angelo De Vincentis. Questo, dopo un lungo periodo di commissariamento da parte del papà di Angelo, l’indimenticabile Vincenzo (il “cavaliere”), che instancabilmente ha lavorato per consentirne la rinascita.
Attualmente la confraternita dell’Immacolata provvede ai solenni festeggiamenti della Titolare, patrona della città assieme a San Cataldo, con numerose iniziative che culminano con il Pontificale dell’arcivescovo la sera dell’8 dicembre e la successiva processione. Nei giorni 9-10-11 del mese di febbraio, inoltre, si provvede nel mese di febbraio alle funzioni del triduo votivo, nel ricordo della protezione offerta dalla Beata Vergine nel terribile terremoto del 1743.
Attualmente il sodalizio conta circa 160 aderenti, con una decina circa di professioni annuali che si svolgono durante la festa di dicembre, assieme alla consacrazione dei bambini all’Immacolata.
Molte le incombenze cui la confraternita deve far fronte, come la custodia del santuario di piazza Monteoliveto, i festeggiamenti nel mese di maggio in onore della Madonna della Salute che vi è venerata, l’allestimento dell’altare della reposizione (il tradizionale “sepolcro”) nella Settimana Santa e la piccola processione di Gesù Risorto dalla cattedrale, che si tiene la mattina della Domenica in Albis.
Inoltre ogni seconda domenica del mese la confraternita partecipa in abito di rito alla messa sociale.
In questo periodo, infine, si sta lavorando per il recupero dei locali al primo piano dell’edificio attiguo al santuario, da destinare a sede sociale.