In tutte le chiese francescane, indulgenza plenaria per gli 800 anni del presepe di Greccio
In occasione dell’ottavo centenario del “Natale di Greccio” realizzato da San Francesco d’Assisi, dall’8 dicembre (solennità dell’Immacolata) al 2 febbraio (festa della Presentazione di Gesù al Tempio) la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria a quanti andranno a visitare un presepe in una chiesa affidata ai frati francescani in tutto il mondo. Questo, venendo così incontro alla richiesta avanzata dalla famiglia francescana lo scorso 17 aprile, “al fine di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli ed incrementare la vita di grazia”.
Queste sono le condizioni: la confessione sacramentale, la partecipazione alla santa messa e la preghiera secondo le intenzioni del santo padre. L’indulgenza plenaria sarà estesa anche a coloro sono malati o impossibilitati a partecipare fisicamente, possano ugualmente fruire del dono dell’Indulgenza plenaria, offrendo le loro sofferenze al Signore o compiendo pratiche di pietà”.
Le origini della prima rappresentazione del Presepe al mondo affondano le appunto 800 anni addietro, quando San Francesco, recatosi a Greccio, decise insieme all’amico Giovanni Velita di rappresentare la natività in quel luogo a lui così caro e che gli ricordava in particolar modo Betlemme. Così il 24 dicembre 1223, a mezzanotte, fu realizzato il primo presepe della storia, che ha reso celebre in tutto il mondo il borgo di Greccio, incastonato tra le rocce a 700 metri di altezza.