Messaggio del Santo padre

Papa Francesco: “Le nuove tecnologie non promuovano la follia della guerra”

Il santo padre dedica il messaggio per la Giornata della pace 2024 all’intelligenza artificiale: No al “paradigma tecnocratico” e alla dittatura degli algoritmi

15 Dic 2023

di Maria Michela Nicolais

“Il mondo non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra. Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più artificiale”: lo scrive papa Francesco, nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace, che si celebra il 1° gennaio 2024 sul tema: “Intelligenza artificiale e pace”. “Le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace”, il monito relativo “alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti”: “La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra”. “Non possiamo nemmeno ignorare la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime”, tuona Francesco, che esorta ad “adottare un trattato internazionale vincolante, che regoli lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale nelle sue molteplici forme” e mette in guardia dal “paradigma tecnocratico” e dalla dittatura degli algoritmi.

“I progressi dell’informatica e lo sviluppo delle tecnologie digitali negli ultimi decenni hanno già iniziato a produrre profonde trasformazioni nella società globale e nelle sue dinamiche”, l’esordio del papa, secondo il quale ”i nuovi strumenti digitali stanno cambiando il volto delle comunicazioni, della pubblica amministrazione, dell’istruzione, dei consumi, delle interazioni personali e di innumerevoli altri aspetti della vita quotidiana”. Inoltre, “le tecnologie che impiegano una molteplicità di algoritmi possono estrarre, dalle tracce digitali lasciate su internet, dati che consentono di controllare le abitudini mentali e relazionali delle persone a fini commerciali o politici, spesso a loro insaputa, limitandone il consapevole esercizio della libertà di scelta”. “In uno spazio come il web, caratterizzato da un sovraccarico di informazioni, possono strutturare il flusso di dati secondo criteri di selezione non sempre percepiti dall’utente”, il grido d’allarme di Francesco, secondo il quale “l’intelligenza artificiale deve essere intesa come una galassia di realtà diverse e non possiamo presumere a priori che il suo sviluppo apporti un contributo benefico al futuro dell’umanità e alla pace tra i popoli”. Di qui la necessità di “agire in modo responsabile e rispettare valori umani fondamentali come l’inclusione, la trasparenza, la sicurezza, l’equità, la riservatezza e l’affidabilità” .
“Gli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualità di vita di tutta l’umanità, ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progresso”, la denuncia. “Non è sufficiente nemmeno presumere, da parte di chi progetta algoritmi e tecnologie digitali, un impegno ad agire in modo etico e responsabile”, avverte il Papa: “Occorre rafforzare o, se necessario, istituire organismi incaricati di esaminare le questioni etiche emergenti e di tutelare i diritti di quanti utilizzano forme di intelligenza artificiale o ne sono influenzati”. Alcuni dispositivi dell’intelligenza artificiale possono “allucinare”, cioè “generare affermazioni che a prima vista sembrano plausibili, ma che in realtà sono infondate o tradiscono pregiudizi”: “Questo pone un serio problema quando l’intelligenza artificiale viene impiegata in campagne di disinformazione che diffondono notizie false e portano a una crescente sfiducia nei confronti dei mezzi di comunicazione”, argomenta Francesco. Tra le conseguenze dell’uso improprio dell’IA, “la discriminazione, l’interferenza nei processi elettorali, il prendere piede di una società che sorveglia e controlla le persone, l’esclusione digitale e l’inasprimento di un individualismo sempre più scollegato dalla collettività”. Tutti fattori, questi, che “rischiano di alimentare i conflitti e di ostacolare la pace”, osserva Francesco, per il quale l’abilità di alcuni dispositivi nel produrre testi sintatticamente e semanticamente coerenti “non è garanzia di affidabilità”, così come “la grande quantità di dati analizzati dalle intelligenze artificiali non è di per sé garanzia di imparzialità”: “quando gli algoritmi estrapolano informazioni, corrono sempre il rischio di distorcerle”.

“Il rispetto fondamentale per la dignità umana postula di rifiutare che l’unicità della persona venga identificata con un insieme di dati”, conclude il papa, che getta l’allarme sulle possibili conseguenze nel mondo del lavoro: “mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo della manodopera umana vengono rapidamente assorbite dalle applicazioni industriali dell’intelligenza artificiale”.

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Raccolta fondi

Chiesa San Pasquale: appello per lavori urgenti al tetto

15 Dic 2023

di Angelo Diofano

I frati francescani minori della parrocchia di San Pasquale Baylon, a Taranto, hanno lanciato una campagna di raccolta fondi per la sostituzione della copertura della chiesa, ormai gravemente danneggiata, causando infiltrazioni di acque meteoriche con gravi danni alla struttura. Il costo complessivo della sostituzione della copertura ammonta a 83.000€: la Regione Puglia ha finanziato il progetto per 43.170 euro, la Provincia dei frati minori ha partecipato per 9.830 euro mentre la comunità parrocchiale dovrà provvedere per i rimanenti 30.000 euro.

Così riferisce il parroco padre Vincenzo Chirico  “Ci impegneremo durante l’anno a raccogliere i fondi necessari e ci affidiamo alla vostra generosità per tutelare e custodire un patrimonio storico per la città di Taranto, luogo per il culto di sant’Egidio e luogo di formazione alla fede per Aldo Moro.
Grazie per l’aiuto e per la vostra generosità. Il Signore vi dia pace”.

Per le donazioni, rivolgersi direttamente ai frati oppure tramite bonifico. Queste le coordinate:
Provincia San Giuseppe Frati Minori – Banca Intesa San Paolo – iban IT54 R030 6909 6061 0000 0006 898; causale: tetto chiesa San Pasquale

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Musica

La corale San Marco di Torricella alla 3° rassegna musicale delle Città Marciane

15 Dic 2023

di Angelo Diofano

Anche la corale della parrocchia San Marco Evangelista di Torricella prenderà parte alla terza edizione della rassegna della corali organizzata dall’associazione Rete delle Città Marciane che si terrà sabato 16 alle ore 17 nella chiesa madre di San Marco dei Cavoti (Benevento). La rassegna delle corali è un progetto che vuole valorizzare la musica sacra come strumento in grado di favorire la meditazione e la preghiera ed è anche momento di dialogo e confronto tra le comunità che aderiscono all’associazione, promuovendo altresì le tradizioni musicali dei singoli territori. A questa edizione, che ha come Tema “Aspettando il Natale, cantiamo ancora per la Pace”, hanno aderito otto corali: oltre quella di Torricella ci sarà quella interparrocchiale San Costabile di Castellabate – Salerno, la corale Cor Jesus della parrocchia San Nicola Vescovo di Caprarica di Lecce; la corale San Marco Evangelista della parrocchia San Marco di Cetraro – Cosenza;  la corale San Marco della omonima parrocchia di Manocalzati – Avellino; la Corale San Marco Evangelista della omonima parrocchia San Marco Evangelista di Futani – Salerno;  la corale San Marco della parrocchia San Marco Sylvis di Aafragola – Napoli; il coro “Cantiamo con gioia a Dio” della parrocchia San Marco di San Marco dei Cavoti – Benevento.

 Nel corso della serata si terrà la cerimonia di consegna delle nomine di Ambasciatore della Rete delle Città Marciane.

“Vogliamo ringraziare la comunità di San Marco dei Cavoti e il sindaco Angelo Marino con l’amministrazione comunale per aver condiviso la nostra proposta di ospitare la III edizione della rassegna musicale – dichiara il segretario della Rete Giuseppe Semeraro – e tutte le corali che hanno voluto aderire per questo canto di lode alla pace di cui, in questo tempo particolare, abbiamo tutti bisogno. La Rete delle Città è una grande opportunità di promozione culturale e di sviluppo turistico nel nome del grande Evangelista Marco e, nel 2024, sarà protagonista di importanti appuntamenti istituzionali, fra cui, il 23 gennaio, l’incontro con il presidente della Camera dei Deputati, on. Lorenzo Fontana”.

Guidata dal presidente Marco Rizzo, sindaco di Castellabate, con don Antonio Quaranta, parroco di Torricella, assistente ecclesiastico, l’Associazione fu costituita il 12 ottobre 2019 a Castellabate (Salerno), Comune capofila, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa da parte dei sindaci dei Comuni legati dal culto di San Marco Evangelista: Afragola (Napoli), Avenza borgo di Carrara (Massa Carrara), Camerota (Salerno), Caprarica di Lecce (Lecce), Cellino San Marco (Brindisi), Cetraro (Cosenza), Cropani (Reggio Calabria), Futani (Salerno), Latina, Lei (Nuoro), Manocalzati (Avellino), Ollastra (Oristano), Pacentro (Aquila), Petriolo (Macerata), Ruffano (Lecce), San Marco Argentano (Cosenza), San Marco D’Alunzio (Messina), San Marco dei Cavoti (Benevento), San Marco Evangelista (Caserta), San Marco La Catola (Foggia) Sonnino (Latina) e Torricella (Taranto). 

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Natale a Taranto

Talsano, concerto di Natale per l’Ant

15 Dic 2023

di Angelo Diofano

Al santuario Madonna di Fatima, a Talsano, domenica 17 alle ore 20 si terrà il 24° Concerto di Natale per l’Ant a cura dell’Accademia musicale “G. Verdi” di Monteiasi della quale si esibiranno il coro polifonico a quattro voci miste “Madonna di Loreto” e orchestra da camera di fiati “Giovanni Paisiello” diretti dal m° G. Parabita. Ne dà notizia il parroco don Pasquale Laporta.

Per sensibilizzare alle attività dell’associazione, volontari dell’Ant saranno presenti sul sagrato della chiesa in concomitanza con la santa messa delle ore 18.30.

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Fari di pace

Domenica arriva la “Luce di Betlemme”

15 Dic 2023

di Angelo Diofano

Giungerà domenica 17 alle ore 8 a Taranto sul sagrato della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (al quartiere Croce, nelle immediate vicinanze del cavalcavia) la “Luce della Pace”, a cura degli scout del centro studi ”San Giorgio” dell’Agesci, nello spirito di amicizia, solidarietà e, appunto, della pace all’accoglienza parteciperanno i rappresentanti delle varie religioni.

Il tema di quest’anno dell’iniziativa sarà “Fare Pace rende felici: Preghiamo con le religioni per la pace”, motivo per il quale si è voluto scegliere la chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli per l’elevato significato ecumenico.

Durante la cerimonia ogni gruppo scout reciterà una preghiera di altra religione; al termine la “Luce di Betlemme” sarà distribuita dagli stessi scout alle parrocchie e a quanti ne faranno richiesta.

Il tutto nasce in Austria dall’iniziativa natalizia di beneficenza “Lichts in Dunkel” (Luce nel buio) per la raccolta di offerte spontanee per aiutare bambini invalidi, emarginati e stranieri bisognosi. Nel quadro di questa iniziativa, nel 1986 si dette vita alla “Operazione Luce della Pace da Betlemme”, pensando alla tradizione natalizia e come segno di ringraziamento per le numerose offerte.

Ecco come si svolge. Poco prima di Natale una delegazione di scout austriaci accende una luce dalla lampada che arde perennemente nella Grotta di Betlemme poi portata a Linz e da lì distribuita dagli stessi in tutta Europa. Ciò permette di mettere  in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo: l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana.

La Luce della pace (riferiscono gli organizzatori) viene diffusa a quanta più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi ed atei, giungendo in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita.. L’iniziativa infatti  non ha solo un significato religioso ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

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Eventi cittadini

“Premio Solidarietà”: una serata per parlare del grande cuore tarantino

Storie di sport e inclusione, storie di persone, associazioni e istituzioni che hanno fatto la differenza

14 Dic 2023

Storie di sport e inclusione, storie di persone, associazioni e istituzioni che hanno fatto la differenza: sono state loro le protagoniste della prima edizione del “Premio Solidarietà – Città di Taranto”, iniziativa organizzata dal Comune di Taranto con la stretta collaborazione della Guardia di Finanza, nelle sue articolazioni del Comando Regionale Puglia, della Legione Allievi di Bari e del Comando provinciale di Taranto.
Una serata che ha mostrato il cuore grande del territorio tarantino attraverso esempi concreti. Una serata, tuttavia, che ha offerto dei momenti di intrattenimento e approfondimento, grazie all’esibizione della Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari e agli interventi del professor Mino Ianne sulla figura del “medico-atleta” Icco da Taranto.
Ma sono le storie, come detto, ad aver fatto la differenza. Soprattutto le storie del maggiore della Guardia di Finanza Gasparino La Rosa, che da Messina è arrivato a Capo Nord in bicicletta per raccogliere fondi in favore dell’Airc e in memoria della moglie prematuramente scomparsa a causa di un cancro, o di Egidio L’Ingesso, coach dei “Boys Taranto Basket”, che da tre decenni si impegna nella formazione degli atleti con disabilità. Entrambi hanno ricevuto il “Premio Solidarietà – Città di Taranto”, individuati dagli organizzatori per il loro impegno nel promuovere l’inclusione e lo sport.
Al loro fianco, altre storie di solidarietà, individuate negli ambiti delle associazioni, delle professioni e dell’istruzione. La fondazione “Taranto 25”, quindi, ha ricevuto un riconoscimento per il progetto di promozione della pratica sportiva denominato “Atleti in classe”, il dottor Luigi Santilio per l’impegno nel mondo della medicina sportiva e il liceo “Moscati” di Grottaglie, con una rappresentanza di studenti disabili, tra i quali una campionessa di corsa ipovedente.
«Dobbiamo ringraziare la Guardia di Finanza, e in particolare il comandante provinciale Massimiliano Tibollo, per l’intuizione avuta – l’intervento del sindaco Rinaldo Melucci durante la serata – perché ci hanno stimolato rispetto alla necessità di celebrare la Taranto solidale, operazione che compiremo ogni anno magari di nuovo con loro o con partner diversi. In questo modo, le Fiamme Gialle ci hanno mostrato come si possa svolgere in maniera innovativa il ruolo di istituzione, andando oltre le proprie funzioni, gettando il cuore oltre l’ostacolo e mostrando la capacità di intercettare i sentimenti della comunità».
«Abbiamo realizzato un evento bello e appassionato – le parole del vicesindaco Gianni Azzaro, presente all’iniziativa – un “numero zero” destinato a diventare tradizionale consuetudine nel calendario della città. Devo ringraziare per questo il sindaco Melucci, per aver creduto subito in questo progetto, e il comandante Massimiliano Tibollo, per aver lanciato l’iniziativa. Ma un sentito ringraziamento va a tutti i miei colleghi delle Fiamme Gialle per il supporto e l’organizzazione, alla professoressa Adriana Chirico e alla presentatrice Nicla Pastore per la loro professionalità e, soprattutto, ai premiati per il loro esempio».
«Ringrazio il Comune di Taranto per averci coinvolto in questo bellissimo progetto – ha aggiunto il comandante Tibollo – la Guardia di Finanza è al fianco di tutte le istituzioni per l’inclusione dei più fragili attraverso lo sport e ogni altra iniziativa benefica. Un ringraziamento speciale va ai miei finanzieri che, attraverso il proprio lavoro e in sinergia con lo staff del Comune di Taranto, hanno permesso la perfetta riuscita dell’evento».
In chiusura di serata, altri due riconoscimenti sono stati assegnati alla Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari per l’esibizione e al Comando Provinciale di Taranto per la co-organizzazione dell’evento.

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Avvento

Non c’era posto per loro

14 Dic 2023

di Giovanni M. Capetta

“Non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc 2,7). Forse non sempre poniamo sufficiente attenzione a queste parole nel racconto della nascita di Gesù. Esse, invece, sono tutt’altro che un dettaglio e ci interpellano evidenziando l’attualità del mistero dell’Incarnazione. Il Dio della storia accetta di non venire accolto fin dal suo nascere. Giuseppe e Maria non trovano neanche uno spazio in quei caravanserragli dell’epoca in cui uomini e bestie passavano la notte. Maria incinta del Creatore è costretta a partorire da sola, in un luogo di fortuna. Se fossimo stati lì avremmo riconosciuto in quella nascita l’inizio della nostra redenzione? E oggi ancora, siamo davvero capaci di fare posto a Gesù che chiede di essere protagonista nelle vite delle nostre famiglie? Forse, come moderni albergatori di Betlemme, rischiamo ogni anno di rispondere che “è tutto occupato”, che nei nostri giorni non c’è posto per Colui che è la Vita e può dare senso al nostro esistere. Il tempo di preparazione al Natale vuole proprio scardinare le nostre resistenze all’accoglienza di Gesù che ha scelto di incontrarci non con eclatanti effetti speciali, ma nella fragilità di un neonato che, appunto, possiamo facilmente rifiutare, come se non ne sentissimo il vagito. Dobbiamo ammettere che sta a noi liberare spazio nel cuore e tempo delle nostre giornate perché questo bambino possa essere accolto. La capacità di accogliere non viene da una commozione superficiale, ma è il frutto di un discernimento anche difficile e di una preghiera perseverante. A questo ci chiama anche la liturgia che in tante occasioni, dopo il giorno di Natale, presenta eventi che rievocano il rifiuto a cui Gesù è andato incontro. Di fronte ai pericoli corsi dal Signore appena nato, che il Vangelo ci racconta, noi famiglie possiamo riunirci in preghiera e offrire un rifugio a Dio che ci chiede di aprirgli la porta di casa. Spesso non è neanche mancanza di volontà, eppure ci troviamo avvinti da un affanno costante che non ci predispone ad essere dei buoni ospiti per chi vuole venire da noi. Come se fossimo sempre di corsa, o ogni volta ci fosse qualcosa di più importante; come se quella sera fossimo troppo stanchi; o al contrario, pensando che tutto in casa debba essere in perfetto ordine, finiamo per rinunciare sempre all’invito dell’Altro. Ed ecco che accogliere Gesù, come un cerchio d’onda, si dilata a non perdere le tante e preziose occasioni che ci vengono offerte per accogliere tutti coloro che come lui ancora oggi “non trovano posto”. Ciascuno secondo le sue possibilità, ma onestamente, con costanza, possiamo prenderci cura dei tanti che bussano alla nostra coscienza. Non dobbiamo pensare a gesti eclatanti: se ci sono famiglie che sanno entrare in relazione con un povero al punto da chiamarlo amico e ospitarlo a tavola, quello sarà senz’altro un pranzo “natalizio”, ovvero all’insegna di una gratuità di grande valore, ma spesso basta porre attenzione alla qualità delle relazioni anche le più abituali, fra noi, a casa, ogni giorno. Ci sono parole di attenzione, di affetto, di gratitudine che sembrano piccole ma hanno una luminosità intensa e possono rischiarare la giornata di chi le riceve, soprattutto se si tratta di un povero per strada, un escluso, o chiunque la cui speranza è a rischio di spegnersi. Vogliamo attingere vita e speranza da quel bambino e imitare i pastori. All’epoca di Gesù, erano gli ultimi degli ultimi, mercenari un tutt’uno col gregge, la feccia della società, esclusi dalla relazione col sacro; eppure Dio rovescia ogni logica e proprio a loro chiede di annunciare che la sua è una luce capace di illuminare tutte le notti degli uomini. È questo il Signore che attendiamo e che ci chiede, dopo averlo adorato nella mangiatoia, di riconoscerlo nel volto di ogni fratello che ci domanda amore.

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Natale a Taranto

Il Natale della parrocchia Santa Famiglia di Martina Franca

14 Dic 2023

di Angelo Diofano

La parrocchia della Santa Famiglia (parroco, mons. Pasquale Morelli) ha reso noto il ricco programma delle iniziative natalizie che partiranno venerdì 15 (ore 19.15) con il concerto di Natale a cura dell’orchestra dell’istituto comprensivo ad indirizzo musicale “Grassi” e del coro delle classi quarte e quinte della primaria.

Domenica 17, benedizione dei Bambinelli e, dopo la santa messa delle ore 11.15, le mascotte accompagneranno i bambini alla “Casa di Babbo Natale”.
Venerdì 22, alle ore 19.15, poesie e canti di Natale in dialetto martinese con gli artisti de “L’accademia d’a Cutezze 2010”.
Domenica 24, dopo la santa messa delle ore 11.15, arrivo di Babbo Natale sulla slitta per la consegna delle letterine. Venerdì 29 dicembre, alle ore 19.30, “Concerto di Natale” dell’Orchestra della Magna Grecia.
Infine il 6 gennaio, dopo la santa messa delle ore 11.15, arrivo della Befana e distribuzione della calza a tutti i bambini.

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Natale a Taranto

La Novena di Natale in Città vecchia

14 Dic 2023

di Angelo Diofano

Inizia sabato 16, la novena in preparazione al Santo Natale, che un tempo si viveva nei vicoli, davanti alle edicole sacre, e in alcune case con la partecipazione di u piccolo gruppo di musicanti e di un coretto di bambini che eseguivano motivi popolari della tradizione. Il tutto si concludeva con il canto delle litanie (“‘U Kirieleise”), con l‘accenno di una pizzica-pizzica, sulle note di “Cicerenella teneva teneva”, e con l’atteso quanto sobrio rinfresco offerto dal padrone di casa a base di pettole, sanacchiùtele e buon rosolio.

In Città vecchia

In Città vecchia la novena sarà animata dal coro di voci bianche della cattedrale formato dai bambini residenti nel quartiere e dalla banda Santa Cecilia, a cura della basilica cattedrale di San Cataldo e delle chiese del centro storico. Questo il programma: 16 dicembre, alle ore 17.15, raduno piazza Duomo per recarsi in corteo a Salita San Martino; 17 dicembre, alle ore 10, santa messa in cattedrale con la benedizione dei bambinelli; 18 dicembre, alle ore 17.15 raduno in San Cataldo per recarsi in processione nel santuario dei Santi Medici; 19 dicembre, ore 17.15, raduno nel santuario dei Santi Medici per recarsi nella chiesa di Sant’Anna; 20 dicembre, ore 17.15, raduno nella chiesa di Sant’Anna per dirigersi nella chiesa di San Domenico; 21 dicembre, ore 17.15, raduno in San Domenico per andare al santuario della Madonna della Salute; 22 dicembre, alle ore 17.15, raduno al santuario della Madonna della Salute per dirigersi alla chiesa di San Giuseppe; 23 dicembre, alle ore 17.15, dalla chiesa San Giuseppe si andrà al “cortile della Madonna” in via Garibaldi; 24 dicembre, alle ore 10.30, messa conclusiva in cattedrale.

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Natale a Taranto

“Voci di Natale”, venerdì 15 in San Domenico

14 Dic 2023

di Angelo Diofano

“Voci di Natale”, seconda edizione, è il titolo della serata di meditazione sulla Natività di Nostro Signore Gesù Cristo che si terrà venerdì 15 dicembre alle ore 19 nella chiesa di San Domenico Maggiore a cura della confraternita SS. Addolorata e San Domenico (priore, Giancarlo Roberti).

A intervallare i momenti di meditazione le esecuzioni dei cori “Alleluja della San Domenico Maggiore, “Crux Fidelis” del SS. Crocifisso, “Madonna della Fiducia” della omonima parrocchia; dell’Orchestra d’archi diretta dal m° Antonio Legrottaglie e dell’Orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal m° Giuseppe Gregucci.

A seguire, l’inaugurazione della mostra presepistica dell’associazione italiana “Amici del presepe” di Taranto e la degustazione di dolci tipici natalizi.

Durante la serata saranno raccolti prodotti per l’infanzia a favore dell’“Opera Sant’Anna”.

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Natale a Taranto

I presepi a Taranto

14 Dic 2023

di Angelo Diofano

S’inaugura sabato 16 nella galleria del castello aragonese alle ore 18.30 la 35.ma edizione della rassegna presepistica “I presepi a Taranto”, a cura della sede jonica dell’associazione italiana Amici del Presepe (presidente, Francesco Schinaia) con il patrocinio del Comune. Nel medesimo pomeriggio, dalle ore 15.30, annullo filatelico di Poste Italiane sul tema “La giornata della filatelia nell’arte presepiale”, con mostra filatelica.

Le visite sono possibili tutti i giorni dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16.30 alle 20, il 24-25-26-31 dicembre e 6 gennaio, apertura solo la mattina.

Dal 15 dicembre l’Associazione sarà presente nella chiesa di San Domenico con una piccola mostra.

Infine domenica 17 alle ore 10.30 inaugurazione della mostra “I presepi di Montegiordano” e alle ore 11.30 incontro con l’associazione presepistica tarantina.

La mostra chiuderà i battenti il 6 gennaio con un concerto in San Francesco di Paola e l’assegnazione del premio “Mons. Grottoli”.

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Lavoro

AdI, porto, call center: centinaia di posti a rischio, oggi presidio degli ex Tct in prefettura

13 Dic 2023

di Silvano Trevisani

Il panorama occupazionale di Taranto continua a presentare nuove ombre inquietanti, al di là di proclami e buoni propositi che da più parte vengono espressi. Negli ultimi giorni destano molte preoccupazioni, oltre alla “madre di tutte le vertenze”, cioè l’ex Ilva, appesa alla controversia tra Stato e attuale azionista di maggioranza, Mittal, e che vede numerose iniziative sindacali, ultima la protesta per il mancato pagamento di stipendi e tredicesime a circa 4.000 lavoratori dell’indotto, le vicende ex Tct e call centert. Parliamo dei 350 lavoratori ex Tct in cassa integrazione, e di 120 lavoratori del call center, che rischiano di perdere il posto a causa della liberalizzazione del mercato.

Ex Tct

Partiamo dagli ex Tct che hanno proclamato lo stato di agitazione e che oggi, 14 dicembre, a partire dalle ore 9 terranno un presidio davanti alla prefettura. Il mancato inserimento da parte del governo nel cosiddetto Decreto Anticipi, dopo la precedente esclusione dalla Finanziaria, dell’emendamento volto a estendere per altri due anni la copertura finanziaria dell’Agenzia del lavoro portuale, in particolare della TPWA a Taranto, rischia di lasciare i 350 lavoratori e le loro famiglia non solo senza sostegno economico, ma anche senza prospettive per il futuro.

Come ci spiega il segretario generale della Uil Trasporti, Carmelo Sasso, che con le altre organizzazioni di categoria Filt Cgil e Fit Cisl ha indetto la protesta, il prolungamento del trattamento è indispensabile per assicurare una prospettiva occupazionale.

Dopo la cessazione della Taranto container terminal che, come si ricorderà, lasciò senza lavoro circa 550 dipendenti, la subentrante impresa turca Ylport presentò un programma di assorbimento dei lavoratori. Ma, in realtà, ne assunse solo 120, mentre un altro centinaio furono collocato in altre aziende, sempre in virtù di una procedura di affidamento dei lavoratori all’Agenzia del lavoro portuale. La stessa agenzia gestisce attualmente i restanti 350 lavoratori ex Tct che, secondo i progetti di insediamenti di varie aziende in area portuale, dovrebbero poter trovare tutti occupazioni. Vi è infatti – ci spiega Sasso – una richiesta, in prospettiva di 404 lavoratori da occupare entro i prossimi 24 mesi, a cui si aggiungono i 200 previsti dalla Ferretti, che è già impegnata nella progettazione delle bonifiche. Ma il mancato rinnovo del trattamento non solo priverebbe i lavoratori della cassa integrazione, ma, peggio ancora, annullerebbe la clausola che obbliga le nuove imprese interessate a insediarsi in zona porto ad assumere in via prioritaria gli ex Tct”.

Si comprende, a questo punto, la grave preoccupazione di lavoratori e sindacati, per il rischio della perdita di un’opportunità occupazionale difficilmente ripetibile.

Call center

Un incontro urgente al prefetto è stato chiesto dai sindacati anche per la situazione dei lavoratori addetti ai call center, il cui posto di lavoro sarebbe messo a rischio dal passaggio del settore energetico al libero mercato. A Taranto, una società specializzata nel settore ha già avviato la cassa integrazione per oltre 120 dipendenti. Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio, che preannuncia l’intenzione di chiedere che la vertenza venga posta all’attenzione della Task force regionale sull’occupazione. “In questo senso – sostiene Di Gregorio – vanno coinvolti i ministeri interessati che devono fornire risposte certe e immediate ai lavoratori. Esistono gli strumenti legislativi per accompagnare questo processo di transizione e fare in modo che il passaggio al mercato libero dell’energia non abbia ricadute negative sulle migliaia di addetti dei call center”.

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