Lotta alla povertà

Acli e Ali presentano un progetto per il contrasto alla povertà alimentare

31 Gen 2024

Oggi, mercoledì 31 gennaio, alle ore 15, Acli e Ali (Autonomie locali italiane) presentano in diretta zoom “#TheAvanzers”, la piattaforma per gestire e certificare i processi donativi delle eccedenze alimentari a favore dei più svantaggiati.

A ottobre 2023 le due associazioni hanno firmato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di contrastare concretamente la povertà attraverso il recupero e la donazione di beni primari da distribuire a persone in stato di fragilità socio-economica.

Dopo una prima fase di sensibilizzazione per creare una cultura condivisa sul tema della lotta allo spreco, Ali e Acli si sono impegnate per introdurre nei Comuni il modello Acli per il recupero delle eccedenze alimentari (“Rebus”, riconosciuto da Asvis come buona prassi per lo sviluppo sostenibile dei territori). Oggi, mercoledì, sarà presentata la piattaforma “The Avanzers”, creata dalle Acli, che permette la gestione e il tracciamento certificato delle attività donative tra aziende e associazioni consentendo agli enti locali di supervisionare l’intero processo.

Il modello proposto, valorizzando inoltre la costruzione di reti locali di sostenibilità, risponde agli impegni previsti dall’Agenda 2030, in particolare i Goals sui modelli sostenibili di produzione e consumo (Ob. 12) e di lotta alla fame (Ob. 2).

Emiliano Manfredonia, presidente delle Acli: “Lo spreco alimentare è uno dei più grandi paradossi della nostra società. Nel nostro Paese negli ultimi anni è risalito del 15% quando, di contro, oltre 5 milioni di di persone, quasi il 10% della popolazione, vive in povertà assoluta. Queste persone faticano a consumare un pasto completo e bilanciato giornaliero, eppure in Italia lo spreco vale 10,5 mld per l’intera filiera, lo 0,6% del pil.

“Con il modello proposto – continua Manfredonia – le Acli, insieme ad Ali, vogliono gestire in modo strutturato e collaborativo l’offerta e la domanda delle eccedenze alimentari sul territorio, promuovendo una filiera sostenibile e solidale. Solo facendo rete, riusciremo a contrastare la povertà e a trasformare lo spreco in risorsa, vista anche la futura attuazione del reddito alimentare”.

Matteo Ricci, presidente nazionale di Ali e sindaco di Pesaro: “La povertà alimentare è una delle tante facce del problema della povertà. In Italia sempre più persone vivono in stato di bisogno, i sindaci sanno bene quanto sia importante intervenire con azioni mirate e soprattutto creare una rete virtuosa di solidarietà che sia efficiente e capillare. Questa piattaforma innovativa, tracciando in modo certificato e trasparente tutto il processo delle azioni donative dalle aziende alle associazioni che si occupano delle fragilità, permetterà ai Comuni di seguire l’intero processo garantendo così trasparenza e partecipazione attiva nelle nostre comunità. È sicuramente una tappa importante per arrivare in quei posti dove finora non siamo arrivati – conclude Ricci – e creare maggiore sinergia e cooperazione sui nostri territori”.

L’incontro ha l’obiettivo di presentare gli strumenti tecnici, in particolare agli amministratori locali, ma è aperto a tutte le realtà e i soggetti potenzialmente interessati. Per partecipare è necessario iscriversi a questo link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_FqaVw6LEQ-2RnlwtYx3Vkw#/registration

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In provincia

A Claudia Vecchio il ‘Premio di studio dott. Ciro Rosati’ per Medici per San Ciro 2024

31 Gen 2024

Anche quest’anno il “Premio di studio dott. Ciro Rosati” è stato assegnato ad una donna, alla giovane laureata in medicina Claudia Vecchio.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella Chiesa madre di Grottaglie lunedì 29 gennaio 2024 nell’ambito della XIX Edizione Medici per San Ciro che si svolge in concomitanza con i festeggiamenti patronali della città. Laureata all’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Claudia Vecchio prima classificata nella graduatoria su tre partecipanti ha ricevuto il premio dal presidente dell’ordine dei medici di Taranto, Cosimo Nume, e dal dott. Enrico Rosati figlio del compianto dott. Ciro a cui è dedicato il premio.
Una nota di merito va anche alle altre 2 dottoresse classificate Federica Maggi e Giulia Greco. 
“Un percorso accademico d’eccellenza – spiega il presidente dell’associazione Medici per San Ciro, Salvatore Lenti – fatto con impegno ed interesse per lo studio e la ricerca con un profilo di eccellenza che denotano impegno e dedizione ma anche tanto sacrificio per raggiungere simili risultati. Si va veramente a ricercare quel quid che fa la differenza tra i candidati che sono tutti ugualmente meritevoli di apprezzamento e che consideriamo a giusta ragione giovani promesse per il futuro della medicina”.
Con il premio Claudia Vecchio acquisisce solo il diritto a corrispondere il beneficio e si dovrà impegnare a frequentare corsi di perfezionamento con tale premio.
La neovincitrice ha mostrato determinazione e idee chiare sulla continuità al suo percorso formativo. 
Il presidente Lenti ha lanciato un altro concorso riservato solo ai 19 vincitori delle passate edizioni. Trattasi di un concorso svolto alla promozione della ricerca e diffusione di conoscenze riguardanti la “SEPSI”. 
Il concorso offre l’opportunità ai partecipanti di pubblicare un articolo originale su una rivista con “impact factor” come premio e il vincitore verrà designato il 29 gennaio 2025 nella XX edizione di Medici per San Ciro. Questo concorso verrà poi rinnovato ogni anno con tematiche diverse. 
Visibilmente emozionati i soci dell’associazione Medici per San Ciro per aver concluso la 19° edizione, che ha avuto come clou l’apertura del CEntro Accoglienza Salute (CEAS) per le persone indigenti nel monastero della clarisse a Grottaglie. 

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Diocesi

Gli auguri della comunità diocesana a mons. Ciro Miniero

31 Gen 2024

Quest’oggi, mercoledì 31 gennaio, festa di San Ciro martire, tutta la comunità diocesana rivolge i più cari auguri al suo Pastore, Sua Ecc.za mons. Ciro Miniero, che in questo giorno festeggia il suo onomastico in coincidenza con il compleanno. 

L’intera Arcidiocesi di Taranto, per intercessione di San Ciro e San Cataldo, gli assicura la preghiera affidandolo al Signore per un fecondo ministero episcopale nella nostra amata terra.

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Corso di formazione

L’umanesimo planetario di Paolo VI

Si è svolto martedì 30 gennaio, nella parrocchia S. Roberto Bellarmino, il secondo appuntamento del corso di formazione sul tema: “L’umanesimo europeo per la fraternità dei popoli” dell’ufficio diocesano Cultura

foto del primo incontro del corso di formazione - G. Leva
31 Gen 2024

di Lorenzo Musmeci

Proseguono le attività pastorali avviate dall’ufficio diocesano Cultura per l’anno 2023-2024 e, in particolare, il corso di formazione sul tema: L’umanesimo europeo per la fraternità dei popoli.

Il secondo appuntamento sul tema L’umanesimo planetario di Paolo VI si è svolto martedì 30 gennaio 2024, alle ore 18, nella parrocchia S. Roberto Bellarmino. Gli incontri sono curati da don Antonio Rubino, vicario episcopale per la Cultura, e sono guidati dal prof. Lino Prenna, docente universitario.

L’Umanesimo tra storia e presente

Il prof. Prenna ha dato inizio all’incontro a partire da una chiara definizione: “L’umanesimo, nella sua accezione più generale, è definibile come un qualsiasi movimento culturale che tenda a mettere in evidenza l’intrinseco valore e l’irriducibile dignità dell’uomo”. Subito dopo, il relatore ha ricordato i caratteri storici dell’Umanesimo: il recupero filologico dei classici, gli studia humanitatis e, soprattutto, il ritorno ai valori della classicità greca e romana.

Emmanuel Mounier e Jacques Maritain

Il prof. Prenna ha, dunque, citato due grandi intellettuali del Novecento: Emmanuel Mounier e Jacques Maritain. Ha affermato, infatti: “Mounier diede vita al personalismo comunitario, con la rivista “Esprit” (1932) e con il primo articolo “Refaire la Renaissance” (1932). Jacques Maritain, nell’agosto del 1934, tenne sei lezioni all’università di Santander. Questo grande pensatore cristiano pubblicò, in spagnolo, “Problemas espirituales y temporales de una nueva cristianidad” (1935), per trattare il profilo di una nuova cristianità rispetto a quella medievale. Successivamente decise, sulla scorta dell’umanesimo francese, di intitolare “Humanisme intégral” (1936) il suo testo, ripubblicandolo l’anno successivo e parlando per la prima volta di umanesimo integrale”.

L’umanesimo per Maritain

Soffermandosi sulla figura di Maritain il prof. Prenna ha aggiunto: “Maritain nella sua opera è consapevole dell’ambiguità della parola ‘umanesimo’ e cerca di chiarirla. Per lui, essa è una parola neutra, che non dice nulla se non è legata all’idea di uomo che c’è dietro. Nella riflessione terminologica sul significato che la parola può avere in relazione all’uomo, Maritain distingue tra un umanesimo circoscritto nel tempo, chiuso nella finitudine della storia, e un umanesimo ultratemporale, che varca la soglia del tempo e attinge al sovrumano e al divino. Con questa distinzione assume il significato forte di umanesimo che tende essenzialmente a rendere l’uomo più veramente umano e a manifestare la sua grandezza originale facendolo partecipe di tutto ciò che può arricchirlo nella natura e nella storia (concentrando il mondo nell’uomo – come diceva su per giù Scheler – e dilatando l’uomo al mondo, aprendolo alla dimensione trascendente della vita). Maritain distingue due domande: “che cosa è l’uomo”, relativa alla sua dimensione materiale, all’individuo; e “chi è l’uomo”, relativa alla sua essenza, alla persona, insieme di intelligenza e di volontà.  Egli distingue tra umanesimo teocentrico (trascendente) e umanesimo antropocentrico (immanente). Il primo riconosce Dio come centro dell’uomo, mentre il secondo dice che il centro dell’uomo è l’uomo stesso”.

L’umanesimo per Paolo VI: lettera enciclica “Ecclesiam Suam”

Dopo aver ricordato alcune encicliche sociali, quali la “Rerum Novarum” e la “Quadragesimo Anno” o, ancora, la “Pacem in Terris”, e alcuni documenti conciliari, quali la “Lumen Gentium” e la “Gaudium et Spes”, il prof. Prenna si è dedicato ai contributi di papa Paolo VI, a partire dall’enciclica “Ecclesiam Suam”. Di quest’ultima ha ricordato i tre pensieri che, al tempo, agitavano l’animo del pontefice: “Il pensiero che sia questa l’ora in cui la Chiesa deve approfondire la coscienza di se stessa; il dovere odierno della Chiesa di correggere i difetti dei propri membri e di farli tendere a maggior perfezione; le relazioni che oggi la Chiesa deve stabilire col mondo che la circonda ed in cui essa vive e lavora”.

L’umanesimo per Paolo VI: “Populorum Progressio” e “Discorso alle Nazioni unite”

L’ultima parte dell’intervento del relatore ha sintetizzato i contenuti del “Discorso del santo padre alle Nazioni unite” e, in particolare, dell’enciclica “Populorum Progressio”. Infatti, ha affermato che: “Paolo VI vuole universalizzare e mondializzare la questione sociale che è nata nella seconda metà dell’Ottocento; egli estende la visione delle encicliche sociali ai popoli del sottosviluppo e crea un rapporto tra giustizia e pace, con un dinamismo di pacificazione progressiva dei popoli per un umanesimo plenario”. Ricordando il delicato clima degli anni Sessanta (guerra del Vietnam, rivoluzione culturale di Mao, indipendenza dell’Africa, ecc.), il suo intervento è terminato con la lettura di alcuni stralci dell’enciclica: “È un umanesimo plenario che occorre promuovere. Che vuol dire ciò, se non lo sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini? Lo sviluppo integrale dell’uomo non può aver luogo senza lo sviluppo solidale dell’umanità. Solo una collaborazione mondiale permetterebbe di superare le rivalità sterili e di suscitare un dialogo fecondo e pacifico tra tutti i popoli. La solidarietà mondiale, sempre più efficiente, deve consentire a tutti i popoli di divenire essi stessi gli artefici del loro destino”.

Il prossimo incontro

Il prof. Prenna ha concluso annunciando che il prossimo incontro del corso di formazione tratterà il tema: “Il nuovo umanesimo europeo di Francesco”. L’appuntamento è per il 20 febbraio, con inizio alle ore 18 e ingresso da via San Roberto Bellarmino. Per qualunque informazione si rimanda al sito dell’ufficio di pastorale della Cultura: http://cultura.diocesi.taranto.it/

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Sport

Nuovi Orizzonti corsara a Benevento, sconfigge anche la stanchezza

Claudia Tagliamento - foto G. Leva
31 Gen 2024

di Paolo Arrivo

Una vittoria sofferta, ma meritata. Un match equilibrato. Che ha visto la Nuovi Orizzonti spuntarla sulla Miwa Energia Cestistica Benevento nella quarta giornata di ritorno della serie B nazionale, con il risultato di 63-55 (11-10, 25-24, 42-41). Il successo in terra campana è stato costruito nell’ultimo quarto di gara. Quando le ragazze allenate da William Orlando hanno accumulato un vantaggio di undici punti sulla formazione locale. In precedenza le ioniche erano riuscite ad imporsi nel finale di ogni periodo di gara, dopo aver battagliato, subendo l’aggressività della Catillo soltanto all’inizio del secondo quarto. In doppia cifra Natalia Smaliuk (23 punti, top scorer della serata), Claudia Tagliamento, Alice Lucchesini e Yaroslava Ivaniuk, la Dinamo si è anche affidata a Francesca Gismondi, il suo capitano, che è stata costretta a uscire anzitempo dal campo per un infortunio alla caviglia. E ancora una volta è stata penalizzata da una direzione arbitrale tutt’altro che impeccabile.

All’interno di una partita fisica, complicata, Taranto è venuto fuori sulla distanza, grazie al gioco di squadra e alle sue giocatrici di maggior qualità. Onore a Benevento per la prova generosa che ha disputato: le cestiste dirette da Valentina Calandrelli hanno dimostrato di essere un buon organico, sebbene sia invischiato nella zona playout, capace di colpire dalla lunga distanza, e dotato di buone individualità – tra le migliori Andreana D’Avanzo.

Il successo a Benevento, nonostante le defezioni

Vittoria importantissima. La gara non era affatto facile: Benevento ha un buonissimo roster, competitivo, squadra che era partita con i favori del pronostico all’inizio del campionato”. Così William Orlando nel post match. “Per noi tante ore di viaggio – ha aggiunto il tecnico della Nuovi Orizzonti – ma le ragazze sono state bravissime, perché dal punto di vista fisico stiamo attraversando un momento non facile. Abbiamo tante giocatrici stanche. In più non disponiamo di Marzia Varvaglione, di Mari Panteva, che da quasi un mese ha lasciato Taranto per infortunio, mancava Annapia Molino. Tre assenze pesanti, a cui si è aggiunto l’infortunio in corsa di Francesca Gismondi”.

Il coach ribadisce che la vittoria è stata importante. Che si poteva chiudere prima la partita e prestare più attenzione (“abbiamo fatto tanti errori a livello conclusivo, di tiri ad alta percentuale”). Ma l’importante era vincere, e proseguire la striscia positiva di risultati. Mantenere il secondo posto in classifica: complice la sconfitta di Fasano, Taranto è a più quattro anche sul Campobasso. “Aggiungo che non mi sono mai lamentato delle assenze, non abbiamo mai trovato alibi, in questo senso, ma in questo momento sicuramente stanno pesando un po’. Dobbiamo cercare di recuperare energie fisiche e mentali: l’importante è continuare a vincere, perché così lo si fa di certo meglio”, chiosa.

Il campionato

Nel prossimo turno si torna al PalaMazzola per ospitare l’Uniogirls Maddaloni. Il match, in programma nella serata di sabato prossimo 3 febbraio (ore 21,15), è il terzultimo della regular season, che la Nuovi Orizzonti chiuderà sempre in casa contro Fasano. Quest’ultimo, terza forza del campionato, insieme al Campobasso, è stato sconfitto al Pala Assi di Trani dopo un over time. Lo ha sottolineato coach Orlando: il quarto successo del 2024 consente a Taranto di consolidare la seconda posizione alle spalle della Virtus Ariano Irpino. La quale, capolista imbattuta del girone A, a quota ventidue, si è sbarazzata agevolmente anche di Maddaloni nella scorsa giornata.

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Giornata mondiale

La celebrazione diocesana della Giornata mondiale della Vita consacrata

31 Gen 2024

di Angelo Diofano

Venerdì 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio, la celebrazione diocesana della 28.ma Giornata mondiale della vita consacrata sarà celebrata nella chiesa di San Giovanni Bosco a Taranto.

Questo il programma: ore 16.15: accoglienza nella cappella dell’istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, in via Umbria 162; ore 16.30, meditazione tenuta da don Giovanni Monaco, parroco della San Giovanni Bosco; ore 17.30 celebrazione dei Vespri; ore 18.15, benedizione dei ceri e processione diretta all’istituto Maria Ausiliatrice verso la chiesa di San Giovanni Bosco; ore 18.30, concelebrazione eucaristica presieduta da don Filippo Urso, vicario episcopale per la vita consacrata, delegato dall’arcivescovo.

Lo scorso anno papa Francesco così scriveva nel messaggio indirizzato ai consacrati: “Tutti insieme siamo membra della Chiesa, e la Chiesa è in missione dal primo giorno, inviata dal Signore Risorto, e lo sarà fino all’ultimo, con la forza del suo Spirito. E nel Popolo di Dio, inviato a portare il Vangelo a tutti gli uomini, voi consacrati avete un ruolo peculiare, che deriva dal dono particolare che avete ricevuto: un dono che dà alla vostra testimonianza un carattere e un valore speciali, per il fatto stesso che voi siete integralmente dedicati a Dio e al suo Regno, in povertà, verginità e obbedienza. Se nella Chiesa ognuno è una missione, ciascuno e ciascuna di voi lo è con una grazia propria in quanto persona consacrata. Oltre a questo dono fondamentale, la vostra missione si arricchisce dei carismi dei vostri istituti e delle vostre società, i carismi dei vostri fondatori e fondatrici. Nella loro stupenda varietà, essi sono tutti dati per l’edificazione della Chiesa e per la sua missione. Tutti i carismi sono per la missione, e lo sono proprio con l’incalcolabile ricchezza della loro varietà; così che la Chiesa possa testimoniare e annunciare il Vangelo a tutti e in ogni situazione”.

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Udienza generale

L’udienza generale di papa Francesco di mercoledì 31 gennaio

31 Gen 2024

“Se una persona non si arrabbiasse mai, se una persona non si indignasse davanti a un’ingiustizia, se davanti all’oppressione di un debole non sentisse fremere qualcosa nelle sue viscere, allora vorrebbe dire che non è umana, e tantomeno cristiana”. È il monito del papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in aula Paolo VI e dedicata all’ira. L’ira “è un vizio terribile, sta all’origine di guerre e di violenze”, ha ribadito Francesco, citando il proemio dell’Iliade, che descrive “l’ira di Achille” che sarà causa di “infiniti lutti”. “Ma non tutto ciò che nasce dall’ira è sbagliato”, ha puntualizzato Francesco: “Gli antichi erano ben consapevoli che in noi sussiste una parte irascibile che non può e non deve essere negata. Le passioni in qualche misura sono inconsapevoli: capitano, sono esperienze della vita. Non siamo responsabili dell’ira nel suo sorgere, ma sempre nel suo sviluppo. E qualche volta è bene che l’ira si sfoghi nella giusta maniera”. “Esiste una santa indignazione, che non è l’ira, ma è un movimento dell’intimo”, ha osservato il papa: “Gesù l’ha conosciuta diverse volte nella sua vita: non ha mai risposto al male con il male, ma nel suo animo ha provato questo sentimento e, nel caso dei mercanti nel tempio, ha compiuto un’azione forte e profetica, dettata non dall’ira, ma dallo zelo per la casa del Signore”. “Dobbiamo distinguere”, ha concluso il pontefice: “una cosa è lo zelo, la santa indignazione, un’altra cosa è l’ira, che è cattiva. Sta a noi, con l’aiuto dello Spirito Santo, trovare la giusta misura delle passioni. A educarle bene, perché si volgano al bene e non al male”.

 

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Popolo in festa

A Tramontone-Talsano si festeggia Sant’Egidio

31 Gen 2024

di Angelo Diofano

A Tramontone-Talsano, la parrocchia e la confraternita di Sant’Egidio celebrano il santo titolare, in occasione del suo “dies natalis” (7 febbraio 1812) con una serie di iniziative e celebrazioni che avranno luogo dal 4 al 7 febbraio.

Questo il programma:

Domenica 4 febbraio, sante messe alle ore 8 – 9.30 – 11 – 18. Alle ore 19 lettura di brani sulla vita del santo a cura degli attori Lino Conte e Antonello Conte, intervallate da esecuzioni a cura della banda “Associazione musicale Maria SS.ma Addolorata” di Talsano.

Lunedì 5, santa messa alle ore 8.30, dalle ore 9.30 alle 12 e dalle ore 17 alle 18 adorazione eucaristica; santa messa alle ore 18, alle ore 20 “L’Ora di Gesù”.

Martedì 6, santa messa alle ore 8.30, alle ore 12.30 nel salone pranzo di comunità, alle ore 18.30 santa messa nella chiesa di San Pasquale.

Mercoledì 7, nella mattinata, la banda musicale suonerà per le vie del quartiere; alle ore 18 santa messa celebrata da don Francesco Mitidieri con la partecipazione dell’associazione “Noi e Voi”; alle ore 19, convivialità comunitaria.

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Eventi religiosi cittadini

La “Candelora” in città vecchia

30 Gen 2024

di Angelo Diofano

Anche rappresentanze delle confraternita della città vecchia, in abito di rito, parteciperanno alla celebrazione della festa della Presentazione di Gesù al Tempio (la “Candelora”) che si terrà venerdì 2 febbraio a cura della parrocchia basilica cattedrale San Cataldo. S’inizierà alle ore 18 nel santuario della Madonna della salute, in piazzetta Monteoliveto, per la benedizione delle candele e il Lucernario. Quindi ci si muoverà in processione verso la basilica cattedrale dove avrà luogo la santa messa con l’offerta dell’incenso all’altare della Candelora, nella cripta della cattedrale.

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Tecnologia

Coltivare il futuro: nasce la prima Beeco farm a Taranto

30 Gen 2024

L’agricoltura del terzo millennio si orienta sempre più verso il miglioramento della propria efficienza e la crescita della sostenibilità per poter affrontare i cambiamenti del futuro, come clima e sicurezza, sia alimentare che idrica. Un percorso che porta all’Agrifood-tech, cioè alla creazione, manutenzione e miglioramento di infrastrutture digitali. L’obiettivo è massimizzare il rendimento delle produzioni, mantenere alta la qualità dei prodotti, ridurre sprechi e impatto ambientale, garantire tracciabilità dei prodotti e certificare quelli Made in Italy.
All’interno di questa macroarea si inserisce il convegno: “Coltivare il futuro –  Il laboratorio Beeco farm a Taranto”, promosso da Urban Labs , che si terrà giovedì 1° febbraio dalle ore 9 alle ore 13 nella sala Monfredi della Camera di Commercio di Taranto. 
Nel corso del convegno si parlerà di come far dialogare università, startup e attori dell’industria agricola e hi-tech. “I relatori che si alterneranno”, afferma Aldo Chetry di Urban Labs, “racconteranno le esperienze positive già realizzate e che oggi si annoverano come best practise: la Beeco farm, la fattoria delle api che collaborano, o la serra più grande e tecnologica d’Italia che produce pomodori buonissimi risparmiando acqua”. Urban Labs spa impresa sociale è un organismo di ricerca scientifica iscritto all’anagrafe del ministero dell’Università e della ricerca. “Il nostro obiettivo – continua Chetry – è analizzare la dimensione agroalimentare al Sud, partendo  proprio da Taranto, per sviluppare con il ceo Ivan Conte un sistema integrato con professionisti, pmi e istituzioni volto a garantire una crescita economica in un settore strategico anche per l’occupazione attiva dei giovani del territorio”.
Nel corso dell’incontro, che raccoglierà i maggiori esperti del settore a livello nazionale, si parlerà di investimenti nell’Agrifood-tech in Italia nel 2023 con Antonio Iannone di TheFoodCons, società di consulenza in comunicazione e advisor per il comparto agrifood. Iannone, dopo una lunga esperienza in un’isola in Venezuela a promuovere e vendere cibo italiano, è ritornato in  patria e si occupa ora di innovazione in campo agroalimentare. Ci sono nuove professionalità e nuovi spazi in un mercato che è in continua evoluzione. L’agricoltura 4.0 ha grandi potenzialità di sviluppo in termini di produzione, efficientamento, consumi. Produrre di più con meno cambiando il modo di lavorare la terra. Tutto ciò verrà evidenziato nel corso del convegno che racconterà anche del miglioramento del sistema agricolo attraverso l’innovazione. Come? “Favorendo il trasferimento tecnologico dai Centri Ricerca e Università al mercato, creando  startup,  brevetti per le medie aziende che nel settore agrifood forniscono servizi, tecnologia e mezzi tecnici, per accrescere la competitività Nazionale a livello mondiale” commenta Luigi Galimberti, presidente di To Seed & Partners.
L’evento, accreditato con la Fpc per gli agronomi, gode del patrocinio di: Beeco, Urbanlab, ToSeed & Partners, TheFoodCons, ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Taranto, Confindustria Taranto. A moderare i lavori sarà la dott.ssa Domiziana Bianchi.

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Popolo in festa

Carosino, la festa invernale di San Biagio

30 Gen 2024

di Angelo Diofano

Con la cerimonia d’intronizzazione del venerato simulacro nella chiesa della Madonna delle Grazie la santa messa dedicata ai bambini e ai ragazzi, è iniziata domenica 28 gennaio a Carosino la festa liturgica del Patrono, San Biagio, detta anche “San Biase Piccinnu”, per distinguerla da quella più solenne che si svolge nel mese di ottobre. Il triduo prevede ogni sera alle ore 18.30 la santa messa celebrata dal parroco don Filippo Urso. Nella prima serata, mercoledì 31 gennaio, la celebrazione in onore di San Giovanni Bosco sarà animata dalle ex allieve delle Figlie di Maria ausiliatrice; a seguire, nel salone parrocchiale, offerta del tradizionale panino con la mortadella. Venerdì 2, festa della Candelora, la santa messa delle ore 18.30 sarà celebrata da don Davide Errico, padre spirituale al seminario regionale di Molfetta.

Sabato 3 febbraio, festa di San Biagio, sante messe si terranno  alle ore 8.30 e alle ore 11; alle ore 18.30 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco don Filippo Urso. Al termine di ogni messa ci sarà la benedizione della gola con le candele incrociate e, come tradizione in onore del santo, sarà distribuito ai fedeli un trancio di panettone; finora, accogliendo l’invito del comitato festa, ne sono state donate alla parrocchia oltre cento confezioni, offerte da fedeli, aziende e attività commerciali.

Alle ore 19.30, sempre in chiesa,avrà luogo il “Concerto a San Biagio” che sarà eseguito dalla Grande Orchestra di Fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci, con la partecipazione del soprano Daniela Abbà, in un viaggio nella storia della musica tra tradizione e innovazione.

Domenica 4 febbraio, sante messe alle ore 8-10-11.30; al termine di quest’ultima celebrazione, processione per le vie del paese accompagnata dalla Grande orchestra di fiati ”Santa Cecilia-Città di Taranto”:  gli abitanti delle vie interessate al percorso sono invitati a esporre ai balconi il drappo rosso con l’immagine del santo, realizzato dal comitato.

I festeggiamenti saranno conclusi dalla santa messa delle ore 18.30.

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Confraternite

Montemesola, giuramento confraternite San Michele Arcangelo e Santissimo Rosario

30 Gen 2024

di Angelo Diofano

Si è tenuta sabato pomeriggio, 27 gennaio, in chiesa madre a Montemesola la cerimonia del giuramento degli organi sociali delle confraternite del Santissimo Rosario e di San Michele Arcangelo. La cerimonia si è svolta durante la santa messa celebrata da mons. Paolo Oliva (vicario episcopale per il laicato) e da don Andrea Casarano (parroco e padre spirituale dei sodalizi), in un momento davvero emozionante per tutta la comunità parrocchiale.  Si è ufficializzato così l’esito dell’assemblea elettiva tenutasi lo scorso 17 dicembre e che ha visto eletti quali priori Giovanni Guida per la confraternita di San Michele Arcangelo e Carmine Lezza per quella del Santissimo Rosario. (insieme, nella foto gentilmente concessaci da Elena Ricci).

Questi gli altri eletti:
Per la confraternita San Michele Arcangelo: Michele Saracino – confratello assistente, Antonia Aloia – consorella assistente, Vito Orlando – cassiere, Michele Giuliani e Cosimo Marasciulo – confratelli consiglieri, Palma Vincenza Trivisano e Agata Di Fino – consorelle consigliere, Francesca Basile, Pietro Guida e Cataldo Trivisani – revisore dei conti con Alfonso Raguso e Vito Sgobio – supplenti.

Per la confraternita del Santissimo Rosario: Francesco Matichecchia – confratello assistente, Teodora Santoro – consorella assistente, Cosimo Damiano Aloia – cassiere, Pietro Sgobio e Luciano Massafra – confratelli consiglieri, Maria Matichecchia e Veronica Blasi – consorelle consigliere, Giovanna Franco, Italia Valentina Moscato e Francesco Trivisano – revisori dei conti con Iolanda Cucca e Concetta Bruno quali supplenti.

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