Giorgio La Pira, Garofalo (Centro studi): “A 120 anni dalla nascita rimane l’insegnamento della politica come missione”
“A 120 anni della nascita di Giorgio La Pira, cosa rimane? Prima di tutto la profonda fede, come sorgente della vita e della sua vocazione sociale; la politica come missione e non come ricerca di un tornaconto personale; la necessità concreta di aiutare i poveri”: è quanto afferma, Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano All’Jonio. “È stato uno dei simboli, di una stagione alta e altra del cattolicesimo politico in Italia. La stagione del Codice di Camaldoli, dello spirito costituente e della ricostruzione del Paese. La politica – ha evidenziato – come un impegno di umanità e santità senza cercare nulla per se stessi. Oggi più che mai – ha proseguito -, abbiamo bisogno di uomini profetici come La Pira. Abbiamo bisogno di uomini con la sua ‘ingenuità’, con il suo spirito di servizio, con il suo essere controcorrente, con la sua integrità morale, con la sua audacia e, soprattutto, con la sua fede. Per questo, rappresenta un esempio di vita per il laicato cristiano ed è un monito importantissimo per tutti coloro che rivestono incarichi di responsabilità. E mai come in questo momento particolare – ha concluso -, segnato da guerre assurde, di cui vediamo con orrore gli effetti, il suo incessante impegno per la pace, dev’essere recuperato e rilanciato affinché torni il sereno su tutto il mondo”.