Benedetta Pilato, è tutto oro quello che le luccica attorno al bronzo mondiale
La medaglia più pregiata è quella che ha conquistato e a noi donato sabato dopo la semifinale dei Mondiali di nuoto del Qatar. Quando, ai microfoni della Rai, ha sfoderato un sorriso smagliante, l’aria rilassata, la voglia di scherzare con chi la intervistava. Sebbene non fosse pienamente soddisfatta. Perché lei non si sa risparmiare. Anche se la competizione iridata, collocata all’inizio dell’anno, non rappresentava l’appuntamento più importante del 2024, che sarà l’Olimpiade di Parigi questa estate. Era il preludio di quanto avrebbe realizzato l’indomani. Per eccellere, infatti, per competere con gli atleti più forti del mondo, serve serenità d’animo alla base. Poi ci vogliono cattiveria e classe da sprigionare nella breve prova in vasca. Qualità che non mancano a Benedetta Pilato, arrivata al bronzo nei 50 rana, con il crono di 30”01. Risultato che è una conferma straordinaria: la quarta medaglia consecutiva a un Mondiale è un record comunitario e non solo personale. Meglio di lei non aveva fatto nessun atleta italiano.
Il podio nei 50 rana
È la sua specialità. Quella che l’ha lanciata, fatta conoscere al mondo, quando aveva soltanto quattordici anni: la più precoce azzurra sul podio mondiale nei 50 metri rana. Poi ha imparato ad affrontare anche i 100. E a vincere – è la campionessa europea in carica. Meglio di Benny in finale a Doha hanno fatto solamente due atlete altrettanto straordinarie: la lituana Ruta Meilutyte (29”40), salita sul gradino più alto del podio, per la terza volta consecutiva, e la cinese Qlanting Tang (29”51). Sono loro le più in forma in questo momento particolare. Non ci sono state sorprese, infatti, rispetto ai tempi registrati in semifinale. Insieme alla tarantina tesserata per CC Aniene e per il Gruppo sportivo della Polizia di Stato, capace di confermarsi dopo il Mondiale di Fukuoka 2023, ha festeggiato tutta l’Italia, per la decima medaglia azzurra conquistata nell’ultima edizione dei mondiali.
La crescita di Benedetta Pilato
“Sono contenta, sicuramente questa medaglia conferma una continuità. Mi dispiace non essere ai miei livelli top, però oggi sapevo che era importante fare medaglia, non tanto il tempo. Adesso posso nuotare questo e va bene così”. Sono le parole di Benny nel post gara. La mente va a Parigi, al sogno a cinque cerchi, all’appuntamento al quale vorrà farsi trovare in forma “mondiale”. Per riuscirci deve continuare a crescere pian piano. Un crescendo è stata la stessa ultima settimana: a cinque giorni dalla mancata qualificazione alla finale dei 100 rana, è arrivato il riscatto nei 50. La 19enne orgoglio di Taranto sa di essere vocata alle imprese strabilianti. A quelle vorrà tornare, non accontentandosi di reggere il confronto con le nuove e vecchie avversarie. E al netto dei tempi, dei record da battere, la vittoria più grande lei l’ha già conquistata: è entrata nel cuore della gente, che ama il nuoto e lo sport in generale, facendosi personaggio mediatico ed empatico.