Settimana della Fede, la presentazione del programma
“L’evento della Settimana della Fede è per l’intera comunità diocesana una grande opportunità per camminare insieme, per comunicare il Vangelo ed essere testimoni del Risorto. Abbiamo bisogno di formarci e di vivere la profezia della pace nella speranza”: così l’arcivescovo mons. Ciro Miniero alla presentazione della “Settimana della Fede”, svoltasi martedì 20 febbraio in arcivescovado, coordinata dal nostro direttore, mons. Emanuele Ferro, alla presenza del vicario generale mons. Alessandro Greco.
Il tema di questa 52.ma edizione (26 febbraio-1 marzo) avrà come tema “Per una Chiesa sinodale”. Questo il programma degli incontri, che avranno inizio alle ore 19. Lunedì 26 relazionerà sul tema “Speranza”di don Eugenio Nembrini, sacerdote di Bergamo impegnato nell’accompagnamento spirituale dell’associazione dei”Quadratini & Carità”, il cui scopo è di sostenere moralmente e materialmente gli ammalati, specialmente quelli gravi, e le loro famiglie. Tale realtà, nasce dall’esperienza della santa messa celebrata quotidianamente in videoconferenza da don Nembrini e raccoglie da tutta Italia e dall’estero 1200 aderenti che condividono la stessa condizione di malattia personale o di assistenza a disabili e anziani. Al termine della celebrazione segue un breve momento di dialogo, in cui i nuovi arrivati si presentano e si condivide la vita: domande, difficoltà, fatiche, ma anche gioie della propria condizione di malati o caregiver, abbracciando tutto e tutti, sempre cercando la bellezza e il bene. Martedì 27 svilupperà l’argomento “Partecipazione” il sacerdote tarantino don Giuseppe Bonfrate, professore ordinario di Teologia dogmatica alla Gregoriana, consultore della Segreteria generale del Sinodo e presidente delegato dell’assemblea sinodale. Mercoledì 28, il tema “Comunione” sarà al centro dell’intervento del prof. Ignazio Punzi, di Montemesola, psicologo di comunità, già ospite mensile nella trasmissione “Siamo noi” di Tv 2000, in qualità di esperto del rapporto genitori-figli. Giovedì 29, il saveriano padre Gianni Zampini parlerà di “Missione”; dal 1980 al 1990 egli è stato missionario in Colombia (esperienza, racconta, che ha generato la sua conversione) e dal 2020 risiede nella casa dei saveriani a Lama, al servizio della comunità diocesana. Venerdì 1 marzo,’arcivescovo metropolita mons. Ciro Miniero presiederà la solenne concelebrazione eucaristica di chiusura.
“In questa esperienza di annuncio, evangelizzazione e formazione costituito della ‘Settimana della Fede – ha detto in apertura il vicario per la pastorale, mons. Gino Romanazzi – ci soffermeremo su quello che la Chiesa universale, italiana e diocesana sta vivendo per realizzare la sinodalità. Si tratta di un termine che da sempre è stato adoperato nella Chiesa che significa ‘camminare insieme’, che è proprio la grande testimonianza che possono dare i cristiani per testimoniare l’appartenenza a Cristo e alla Chiesa, presenza del Signore come suo prolungamento nella storia. All’interno della nostra diocesi, come in tutte quelle del mondo, si sta compiendo questo cammino di verifica e di ascolto. Noi abbiamo fatto già la fase narrativa e, giunti nell’anno della fase sapienziale, ci stiamo accorgendo che è bello scoprire o riscoprire quel camminare insieme come in quella pagina del Vangelo dei discepoli di Emmaus”.
“Nell’ormai atteso e significativo momento di formazione che si svolge in Quaresima – ha detto nel suo intervento l’arcivescovo mons. Ciro Miniero – tutti potranno sentirsi parte di una comunità in cammino, come abbiamo sperimentato nelle passate edizioni della ‘Settimana’ e come lo stiamo vivendo nel sinodo, ormai nelle fasi conclusive, cioè come la ricchezza dell’altro e dell’ascolto dell’altro possano aiutare ciascuno a camminare per il bene di tutti. L’ascolto e l’abbraccio al mondo intero è certamente atteggiamento fondamentale per poter poi partecipare a questo momento come a tanti altri della vita ecclesiale. Infatti se non prestiamo attenzione all’altro non avremo poi la missione e il servizio ma solo noi stessi e ci sentiremo certamente soli. Uno dei temi che mi sta particolarmente a cuore e che sarà trattato nella ‘Settimana della Fede’ è quello della speranza e in questo momento alla città ne serve anche tanta. Sì, perché la speranza deve animare sempre il nostro pensiero, il nostro agire il nostro cuore. Quando ci avviciniamo all’altro dobbiamo sempre infondere speranza e insieme aiutarci l’un l’altro per costruire il domani”.