Boxe, la Quero-Chiloiro si laurea campione d’Italia per la seconda volta
Una notizia che non sorprende più di tanto in riva allo Jonio. Perché la Quero-Chiloiro Taranto è una società storica, nota e solida, fucina di talenti che esporta in giro per la Penisola: l’ultimo in ordine cronologico è “Nino” Rossetti, campione che abbiamo ammirato anche in un incontro andato in scena al PalaMazzola, nel periodo pre-Covid, prima che lo stesso boxeur prendesse il volo combattendo in palcoscenici più prestigiosi. I successi di questa realtà rimandano proprio alla figura di un pugile capace di difendersi per poi mandare l’avversario ko. Infatti, la Quero Chiloiro deve aver trovato difficoltà, non poche, per resistere da cinquantaquattro anni sul territorio; ma grazie alla passione è riuscita ad emergere e non solo a sopravvivere. A eccellere. L’ultimo riconoscimento attribuitogli dalla Federazione Pugilistica Italiana è il titolo di Campione d’Italia della boxe 2023.
I valori della boxe
“Un risultato immenso, perché racchiude il nostro infaticabile lavoro per cementare il movimento nazionale del ring, scoprendo ed allevando talenti che fanno di questa disciplina, nella nostra storica palestra di via Emilia a Taranto, un motore di aggregazione socio-educativa, prima del sostegno allo spirito puramente sportivo”. Così Cataldo Quero commenta la conquista e il senso del titolo. Lo stesso responsabile tecnico della società ionica, figlio del grande maestro Vincenzo, aggiunge che questo importante risultato “è balsamo a tutti i nostri sacrifici, ci spinge a lavorare ancora con maggiore entusiasmo per il bene del pugilato e della nostra città di Taranto”. La prossima sede dei Giochi del Mediterraneo, potremmo aggiungere noi, deve spingere su tutte le discipline incluse nella grande manifestazione, vetrina internazionale per gli sport che non utilizzano un pallone.
La Quero-Chiloiro sul gradino più alto del podio
In classifica la società ionica si è messa alle spalle ben 3221 società. Ha fatto meglio della Reggiana Gino Bondavalli, seconda, e della Boxe Latina, al terzo gradino del podio. Ed è l’unica del Meridione a rientrare nella Top 10. Il secondo titolo di campione d’Italia arriva a cinque anni dalla prima conquista nel 2018. Per quanto attiene all’attività giovanile, si tratta invece del quinto titolo tricolore vinto per i risultati della scorsa stagione – la Quero-Chiloiro aveva già trionfato nelle stagioni 2013, 2014, 2017 e 2018. I numeri dicono che la società migliore ha collezionato un totale di 1485,10 punti. Che comprendono: le attribuzioni valoriali della partecipazione alle attività agonistiche-dilettantistiche ed al settore professionistico per il 35%; il 35% della somma dei punteggi di organizzazione dell’attività dilettantistica più professionistica; il 20% della somma dei punteggi dell’attività giovanile (Criterium regionali e Sparring-Io); il 10% del punteggio derivato dal tesseramento dei propri atleti alla Federazione Pugilistica Italiana come amatori. La Quero-Chiloiro, insomma, si conferma team vincente ed inclusivo, impegnato tutto l’anno nella promozione dell’arte nobile.