Inaugurato il Parco della musica negli ex Baraccamenti Cattolica
Con una manifestazione aperta alla cittadinanza, è stato inaugurato il piazzale dei Bac – Parco della Musica, nell’area degli ex Baraccamenti cattolica, in via Di Palma. Con l’apertura della nuova infrastruttura, è stata riconsegnata alla comunità cittadina la piazza di questa importante area, oggetto di un intervento di riqualificazione urbana, che prevede il recupero complessivo degli immobili presenti e una nuova destinazione d’uso dedicata alla cultura, all’arte e allo sviluppo tecnologico.
Al taglio del nastro da parte del sindaco Rinaldo Melucci e la benedizione impartita dal vicario generale monsignor Alessandro Greco in rappresentanza dell’arcivescovo Miniero, è seguito un breve intermezzo musicale a cura dell’Orchestra giovanile della Magna Grecia. Nel momento istituzionale, sono intervenuti il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore ai lavori pubblici, Cosimo Ciraci, che ha illustrato lo stato di avanzamento del cantiere complessivo dei Bac, che prevede nel 2025 l’apertura al pubblico del nuovo teatro. L’assessore alla Cultura, Angelica Lussoso, ha annunciato un bando destinato a operatori economici e culturali per l’allestimento di un cartellone di eventi in vista della stagione estiva, tutti rigorosamente gratuiti. A tale scopo, sarà allestito un palco smontabile e disposte 500 sedie per la platea, da depositare dopo l’utilizzo in uno dei tre ex bunker, già riqualificati.
Per l’occasione sono stati allestiti spazi espositivi per talk tematici di approfondimento, con un focus particolare sulla “Giornata internazionale della donna”. Il dipartimento prevenzione dell’Asl di Taranto ha promosso attività a favore delle donne, in particolare vaccinazioni e screening oncologici, mentre l’Associazione Alzaia ha illustrato le opportunità offerte dal Centro antiviolenza del Comune in cogestione con SudEst Donne. La Biblioteca comunale “Pietro Acclavio” ha promosso le proprie attività a favore della cittadinanza. Presente anche uno stand del progetto Calliope – Casa delle tecnologie emergenti.
Nell’occasione abbiamo rivolto alcune domande al sindaco Melucci.
Che significato assume in questo momento l’inaugurazione del parco della musica?
Questa non è un’operazione di semplice riqualificazione urbana. Ma rientra in un piano strategico dell’amministrazione, un piano che serve per trasformare il nostro modello di convivenza, il nostro modello economico e il sostrato culturale. Dobbiamo andare a grandi passi verso la solidarietà, la circolarità, la socializzazione, l’innovazione. Questo è un luogo che, oltre a farsi di nuovo bello attrattivo nel cuore della città, si presta all’attuazione di progetti come il distretto dell’innovazione, oltre che a un nuovo teatro da quasi cinquecento posti, che quindi duplicherà la piattaforma del Fusco, che già ha avuto tanto successo in questi anni. Un luogo che è un esplicito segnale che ce la possiamo fare anche noi a risalire la china. Iniziative come queste sono altra cosa da quelle che abbiamo visto negli ultimi 50 anni. C’è tanta cultura, tanta innovazione, spazio verde, penso che sia la risposta alla transizione giusta che l’Europa ci chiede di fare.
Dica la verità: non sente una sorta di affievolimento all’attenzione, in conseguenza della situazione che il Comune sta vivendo?
Io non vedo nessuna situazione. Io vedo un gruppo di persone che fa politica e vive l’istituzione in una maniera molto vecchia, pensando alle rendite di posizione, alle antipatie, al gossip, a come interferire con l’attività del sindaco, della giunta e del consiglio comunale. E poi vedo un gruppo di persone che non sta facendo politica, sta facendo l’amministrazione nell’interesse dei cittadini. Noi siamo quella categoria di persone, che continua a lavorare e a fare i fatti, come quelli di oggi. Se qualcuno vuole spendere il suo tempo e il suo ruolo pubblico secondo un’altra traiettoria, lo facciano pure, per me sono fuori dal tempo. Rispondono a interessi che non sono interessi tarantini. I cittadini possono stare tranquilli noi siamo quelli di Bac.
La giunta Melucci va avanti per la sua strada, quindi. Ma ci sono altri grandi spazi all’interno della città che aspettano di essere rimessi in circuito.
Dopo due anni di lavoro, quasi ottanta tavoli a Roma, abbiamo presentato il master plan della città e i cantieri ormai sono partiti. Quest’anno noi consegniamo Palazzo Troilo che è un altro grandissimo contenitore di cultura e di impresa culturale. Stiamo al lavoro per il secondo lotto di Palazzo Archita: entro fine anno dovremmo appaltare le nuove facciate. Insomma: il centro storico di Taranto, tra città vecchia e borgo, si sta già trasformando… Poi servono altre misure, ma abbiamo una programmazione così vasta per i prossimi dieci anni e abbiamo attratto così tanti investimenti europei che se solo qualcuno la smette di interferire con la risalita di questa città noi le riportiamo a casa per i tarantini.