La Belva è tornata: il 2024 di Silvia Semeraro, alla riconquista del podio internazionale
Un lungo periodo complicato. Un brutto infortunio che avrebbe potuto minare le certezze, l’autostima, le motivazioni, la capacità di recupero fisico e mentale dell’atleta chiamato a primeggiare. Non le qualità di Silvia Semeraro. Che non a caso viene da sempre soprannominata La belva umana. Così la karateka affamata, che sa aggredire la sfortuna e l’avversario, secondo le regole del tatami, è tornata alla medaglia conquistando il bronzo in Turchia (Antalya) nel secondo appuntamento con il circuito Karate 1 della Premier League 2024. E il sorriso si è allargato sul volto della persona sempre affabile.
Una medaglia carica di significato
L’atleta tarantina di Faggiano, classe 1996, è stata protagonista nella categoria 68 chilogrammi: ha superato dapprima il round robin, in modo brillante, poi la francese Agier Alizee per 5-2, prima di cedere alla svizzera Elena Quirici la possibilità di accedere all’ultima gara. Nella finale per il terzo posto è riuscita a sconfiggere nettamente la greca Konstantina Peppa con il punteggio di 5-1. Un risultato da festeggiare, in quello che viene considerato il più importante circuito internazionale del karate – nella stessa competizione, in Turchia, l’Italia ha portato a casa sette medaglie (2 argenti e 5 bronzi). È una iniezione di fiducia, il bronzo di Silvia Semeraro. Un riconoscimento e momento di prova per il lavoro di risalita compiuto nell’ultimo anno.
Il 2024 di Silvia Semeraro
L’operazione rinascita era stata preannunciata con il quinto posto ottenuto a Parigi nella prima K1 Premier League dell’anno. Poi certificata al Campionato Italiano Assoluto, al PalaPellicone di Ostia: un’altra medaglia di bronzo che aveva il sapore di quella più pregiata, agli occhi dell’atleta delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato. Lì Silvia Semeraro aveva lasciato presagire quest’ultimo risultato. Che a sua volta lascia intravedere altro: gli obiettivi non mancheranno per la campionessa di karate, che ricordiamo sanguinante e fasciata al capo ai Giochi olimpici di Tokyo, a cui ha preso parte, tre anni fa. Nuove sfide e gare attendono chi ha un palmares invidiabile. L’auspicio è che non smetta di lottare; e mai di sognare, negli anni della maturità.