Parrocchia San Lorenzo da Brindisi, la processione del Crocifisso
“Guardando Gesù nella sua passione, noi vediamo come in uno specchio le sofferenze dell’umanità e troviamo la risposta divina al mistero del male, del dolore, della morte… O Cristo, la speranza è che la tua croce trasformi i nostri cuori induriti in cuori di carne capaci di sognare di perdonare e di amare. Trasformi questa notte tenebrosa della tua croce in alba folgorante della tua resurrezione”. Con queste parole di papa Francesco, la parrocchia di San Lorenzo da Brindisi dei frati francescani cappuccini (in viale Magna Grecia) annuncia la processione del Crocifisso che si terrà il Venerdì di Passione, 22 marzo, subito dopo la santa messa delle ore 17 che sarà presieduta dal parroco padre Pietro Gallone. Questo l’itinerario: via Lago di Como, da ed. 1 a 4/C; via Lago di Como, da ed. 6/C a piazzetta San Lorenzo da Brindisi; via Lago di Com,o ed. 15; via Lago di Como (strada della scuola Livio Tempesta); Via Lago di Lesina, da ed. 2 a 10 (i civici pari); via Istria, da ed. 55 a 106; via Ancona; via Lago di Como ed. 16 C/B/A (bocciodromo); via Lago di Como, ed. 14 A/B/C; via Lago D’Iseo ed. 18 C/B/A; via Lago di Bolsena ed. 23 A/B/C/D; via A. Savino da ed. 2 a ed 4; via Lago di San Giuliano (intorno piazzettina); via Emilia da ed. 233 a ed. 215; viale Magna Grecia 339, con rientro in chiesa.
Durante il percorso la sacra immagine sarà fatta sostare per un momento di preghiera davanti ai quadri delle Stazioni della Via Crucis appesi ai balconi e illuminati da lampade ad olio. Solitamente il rientro in chiesa avviene attorno alle ore 22. Non mancheranno le tradizionali marce funebri, affidate anche quest’anno al complesso bandistico “Santa Cecilia-Città di Taranto” diretto dal maestro Giuseppe Gregucci, che si alternerà con i canti del coro parrocchiale. Per l’organizzazione la parrocchia si avvale della collaborazione del gruppo “SS.Crocifisso”, con proprio abito di rito.
La processione si svolse per la prima volta agli inizi degli anni sessanta, con il simulacro donato alla parrocchia nel 1963 dalla famiglia Tria-Schiavone. Dopo alcuni anni di interruzione, ci fu la ripresa nel 1978 per volontà dell’allora parroco padre Severino Ciannella allo scopo di amalgamare i giovani della parrocchia provenienti da diversi quartieri.