Il ‘Resu resu’ della notte di Pasqua per le vie dei paesi
In alcuni paesi del versante orientale la gioia della Pasqua sarà portata per le strade dal canto del “Resu resu”, una sorta di traslitterazione dialettale del “Resurrexit”. L’usanza viene portata avanti da otto anni a Fragagnano, Carosino e Lizzano dal gruppo dei Mandatari, dopo un’interruzione durata circa quarant’anni. Tanto rammenta un po’ quello che avviene nel capoluogo jonico la notte di Santa Cecilia con le bande musicali che annunciano l’imminente Avvento.
Il “Resu resu” (spiega Francesco Pastorelli dei Mandatari, che ha condotto un lungo studio sull’argomento) fa parte della famiglia dei canti di questua pasquali in uso in tutt’Italia, abbisognevoli però di una riscoperta. Il brano si compone di una parte iniziale costituita da un coro a cappella, che ricorda i canti dei contadini al lavoro nei campi, di una successiva più ritmata dalle percussioni con il finale che riporta alla tradizionale pizzica.
I cantori e i musicisti inizieranno il giro a Fragagnano dalla chiesa madre a partire dalle ore 23.30, dopo la benedizione finale della santa messa di Pasqua. Alle ore 4.30 i Mandatari (cui man mano si aggiungeranno elementi del posto) si sposteranno nelle strade di Carosino, dove resteranno per circa un’ora. Infine alle ore 6 il gruppo sarà a Lizzano dove porteranno per le vie del paese l’annuncio della Pasqua fino alle ore 11.30, concludendo nella chiesa di San Pasquale Baylon, al termine della santa messa.
Durante il giro, come tradizione, i Mandatari raccoglieranno offerte in denaro o in generi alimentari che verranno devolute alle Caritas dei paesi interessati all’iniziativa.