Sinner, la scalata al primo posto è come un bacio
Una dimostrazione di manifesta superiorità. Un successo, il master 1000 di Miami, che lo ha fatto diventare numero 2 del mondo: nessun italiano aveva fatto meglio di Jannik Sinner, che grazie all’ultima vittoria di domenica scorsa ha scalzato lo spagnolo Carlos Alcaraz nella classifica Atp. L’altoatesino ha impressionato per la facilità con cui si è sbarazzato sul campo di gioco degli avversari. Dapprima del russo Daniil Medvedev, tra i big presenti in Florida, poi di Grigor Dimitrov, che era la mina vagante del torneo disputato. Un giocatore capace di esprimere un gran bel tennis – non a caso, il bulgaro veniva considerato il nuovo Federer. Lo stesso aveva messo in difficoltà Sinner all’inizio dell’incontro. Poi Jannik ha preso le contromisure; e quando alza il ritmo, non ce n’è per nessuno. Anche quando non gioca al 100 per cento.
La caccia a re Djokovic
Novak resta il numero 1. Ma i mille punti conquistati da Sinner al Miami Open (in totale sono 8.710 nel ranking) fa sì che il serbo cominci a sentire il fiato sul collo. La conquista del primo posto non deve essere un’ossessione, ad ogni modo; semmai, la conseguenza naturale di un percorso di crescita inarrestato. Come un bacio scambiato tra due persone che si incontrano lungo il cammino della conoscenza, e si piacciono. Come un dono e un premio meritato. Qualcuno azzarda la data del 10 giugno come giorno buono. Quello del sorpasso, perché al Roland Garros (il secondo dei tornei del Grande Slam è in programma dal 20 maggio al 9 giugno) Djokovic ha da difendere il titolo e 2000 punti, mentre il suo avversario ha solo da guadagnare. Il numero uno sta vivendo una fase calante. La parabola discendente, probabilmente, nella carriera del quasi 37enne. La stagione, però, è appena cominciata, e quel mostro sacro del tennis è un diesel dalle risorse infinite. Per la stessa ragione c’è da considerare che la classifica è dinamica. Perché si gioca sempre. Così anche Alcaraz, distanziato di 65 punti, può riprendersi il secondo posto momentaneamente. E non sarebbe un dramma.
Sinner campione dentro e fuori il campo
Tra le tante dichiarazioni del post Miami Open spicca quella di Angelo Binaghi. “Abbiamo un mattatore che si chiama Jannik Sinner. Sta battendo tutti i record, che non avevamo nemmeno sognato perché non pensavamo che sarebbe potuto succedere”, ha detto il presidente della Federazione italiana tennis e padel – ma sta accadendo, e con una fretta che nessuno avrebbe potuto immaginare”. Non mancheranno le occasioni per migliorare. Nell’ordine, questi gli appuntamenti: Internazionali Bnl d’Italia, Roland Garros, Wimbledon, Olimpiadi, Us Open, Coppa Davis e Nitto Atp Finals. Li preannuncia lo stesso presidente Binaghi sottolineando il miglior pregio di Jannik. Il quale “è un ragazzo straordinario con un’educazione e dei valori straordinari, che ha costruito uno staff di livello assoluto”. È giusto riconoscere i meriti del team oltre a quelli del singolo. Il quale fuoriclasse, a sua volta, può farsi esempio trascinante: ciò di cui ha bisogno il mondo dello sport, e di questi tempi l’umanità in generale, sono i successi costruiti con le armi del reciproco rispetto e del lavoro instancabile.