Terra e mare da salvaguardare, un progetto per educare i giovani alla cura del mare
Per celebrare il “Decennio delle Scienze del Mare” al circolo ufficiali della Marina Militare di Taranto si è tenuto il convegno “Marittimità, storia ambiente e tutela” organizzato dall’associazione culturale e di volontariato Marco Motolese con il Club per l’Unesco di Taranto
Proseguono le attività del progetto “Terra e mare da salvaguardare” ideato e promosso dalla capofila associazione culturale e di volontariato Marco Motolese con il Club per l’Unesco di Taranto ed altri partner.
Nella splendida cornice del circolo ufficiali della Marina Militare di Taranto si è tenuto il convegno “Marittimità, storia ambiente e tutela”, un evento per celebrare il “Decennio delle Scienze del Mare”.
Il parterre della manifestazione ha annoverato numerose autorità militari, civili e religiose, tra cui il col. Alessandro Del Buono, comandante Svam Aeronautica Militare, e una importante rappresentanza della Marina Militare: ammiraglio Giacinto Sciandra, com.te seconda div.ne navale, amm. isp. Pasquale De Candia, direttore Arsenale MM Taranto, contrammiraglio Francesco Milazzo, com.te Mariscuola Taranto, amm. Luca Esposito, com.te Maricentadd Taranto, ammiraglio F. rettori dello Stato Maggiore e il cv Fabio Danese, com.te del Comando logistico Napoli.
Partner del convegno sono stati lo Stato Maggiore e il Comando Interregionale Marittimo Sud della Marina Militare, la Capitaneria di porto, il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari e la Ficlu, nonché alcuni istituti scolastici superiori di Taranto: Archita, Battaglini, Pitagora e Vittorino Da Feltre; la manifestazione si avvalsa del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Taranto.
Introducendo il convegno Carmen Galluzzo Motolese, presidente dell’associazione Marco Motolese e del Club per l’Unesco di Taranto, ha sottolineato che «celebrare la conoscenza la bellezza e la ricchezza dei nostri mari è il fulcro di “Terra e mare da salvaguardare”, un progetto che intende sensibilizzare i ragazzi, le famiglie e le istituzioni sulla necessità di proteggerli dalle minacce antropiche. Il club per l’Unesco di Taranto, partner del progetto, oggi ha inteso evidenziare l’importanza del Decennio delle scienze del Mare voluto dalle Nazioni Unite e sostenuto dalla Commissione nazionale Unesco Italia».
«Con questo progetto vogliamo educare i nostri giovani – ha concluso Carmen Galluzzo Motolese – ad avere cura del mare: famiglia e scuole insieme possono riuscire in questa sfida evitando di ripetere gli errori del passato».
Nel corso dei lavori sono stati sviluppati gli argomenti del titolo del convegno: marittimità, storia, ambiente e tutela; ad ogni relatore, in particolare, è affidato un approfondimento affinché i ragazzi presenti in sala abbiano potuto acquisire così una consapevolezza da cui, questo l’auspicio, potranno poi scaturire azioni comportamentali e di spinta emotiva verso una maggiore conoscenza del nostro Pianeta.
I saluti istituzionali sono stati affidati all’ammiraglio di squadra comandante Cim Sud Vincenzo Montanaro, tarantino doc, che nel suo intervento ha sottolineato ai giovani la necessità di essere legati alla propria città, di amarla, di completare gli studi universitari e realizzarsi in ambito lavorativo in questo territorio che ha bisogno di loro per crescere, trasformarsi e, soprattutto, per riconoscere nel mare un elemento importante in ogni campo: commerciale, turistico e strategico per la sua straordinaria posizione geografica.
Concetti poi ripresi dal sindaco Rinaldo Melucci che ha anche presentato alcuni elementi del programma Ecosistema Taranto dell’amministrazione da lui condotta. Il commissario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto, Vito Felice Uricchio, impegnato a Bari per concomitanti impegni istituzionali, ha portato i suoi saluti attraverso un video; il direttore Dipartimento jonico Università A. Moro Bari, prof. Paolo Pardolesi, ha spiegato ai giovani studenti i percorsi di studi che il Dipartimento offre loro.
Nella sua relazione la presidente Nazionale Ficlu, arch. Teresa Gualtieri, ha parlato del valore che l’Unesco ha nella programmazione mondiale della salvaguardia dei beni naturali e culturali, oltre alla necessità di condurre linee guida che possano essere propulsori di pace e di crescita verso i cittadini del mondo, sottolineando poi il compito educativo che l’Unesco conferisce al decennio delle Scienze del mare: «il nostro futuro dipende dal mare – ha infatti sottolineato la presidente Ficlu – e le Nazione Unite hanno dedicato una piattaforma all’Italia e alla regione mediterranea con l’obiettivo di creare un circolo virtuoso che connetta le persone tra loro e all’oceano».
È seguita la relazione del vice capo del 3° Reparto dello Stato Maggiore Marina Militare, contrammiraglio Fabrizio Rutteri, che anche attraverso la visione di una mappa geografica sulla quale erano riportati i numerosi punti del globo in cui è presente la Forza Armata, ha evidenziato l’importanza, evoluzione e l’operatività della Marina Militare nei suoi importanti compiti istituzionali, tra i quali la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e la salvaguardia delle vie di comunicazione marittime in alto mare Sono stati sviluppati
Nei lavori sono poi intervenuti con relazioni di assoluto spessore il comandante Capitaneria di Porto Taranto, cv Rosario Meo, il ricercatore Cnr nella sede Irsa di Taranto, Dott. Giovanni Fanelli, e il coordinatore corsi giuridici Dipartimento jonico Uniba, Prof. Stefano Vinci.
Il Progetto “Terra e mare da salvaguardare” è sostenuto dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017) – Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0.