Comunicazione efficace… in oratorio
Da sabato 20 aprile un ciclo di incontri di formazione per animatori di oratorio, organizzato dal comitato zonale Anspi di Taranto
A quanti di noi piacerebbe intercettare gli stati d’animo dei nostri destinatari quando comunichiamo un messaggio? Come la nostra comunicazione può diventare efficace?
Questi interrogativi dominano oggi l’attualità dei social media, degli influencer, degli youtuber, degli instagrammer, dei tiktoker, che veicolano i loro messaggi in base al tipo di piattaforma digitale utilizzata, ponendo particolare attenzione a non cadere nei cosiddetti “errori di comunicazione”.
Dovrebbe essere risaputo che lo stile comunicativo non è mai neutrale e che la scelta di determinati messaggi veicola anche un mondo di valori, ma a volte può accadere di sbagliare.
Per la Chiesa la questione è ancor più vitale, perché essa ha il compito di trasmettere il Vangelo. Per farlo si può usare, dunque, qualunque mezzo, qualunque linguaggio o il messaggio evangelico ha una forma espressiva propria?
A questi interrogativi il comitato zonale Anspi di Taranto ha cercato di dare una risposta “efficace”, dando inizio sabato 20 aprile al ciclo di incontri di formazione per Animatori di Oratorio, giunto ormai alla sua 14^ edizione.
Con l’aiuto di Alessio Perniola, animatore del comitato regionale Anspi Puglia e con la metodologia interattiva propria dell’Anspi, i partecipanti sono stati invitati a riflettere sul fatto che una comunicazione efficace parte anzitutto dall’intenzionalità, ovvero dalla capacità di prendersi cura delle persone. L’animatore d’oratorio è consapevole del fatto che ha di fronte a sé un tesoro, che ha l’onore di accompagnare per un piccolo tratto di strada della sua vita. L’educatore deve saper unire all’intenzionalità anche un po’ di sacrificio, perché non è facile comunicare bene, non è scontato che il nostro messaggio arrivi all’altro senza che venga filtrato da alcuni condizionamenti che inevitabilmente attraversano la vita del nostro prossimo (condizionamenti culturali e ambientali, educazione ricevuta, etc.).
L’animatore d’oratorio, inoltre, non è attento solo al messaggio verbale, ma anche a tutte le forme di comunicazione para verbale che accompagnano il contenuto che vogliamo veicolare. Siamo indotti a pensare che questo stile comunicativo era proprio quello di Gesù, che entrava in empatia con i suoi interlocutori veicolando il suo messaggio a partire da esperienze comuni e suscitando in chi ascoltava il desiderio di un immaginario diverso, migliore, desiderabile, rispetto al quale l’azione giusta non si imponeva per dovere, ma per il piacere di compiere liberamente il bene.
Lo stile per una comunicazione efficace, ovunque ma soprattutto negli oratori, è uno stile creativo, attento agli interlocutori, mai manipolatorio nei confronti dei ragazzi che ci sono affidati, rispettoso della libertà, credibile in virtù della coerenza della nostra vita, ma anche chiaro nel proporre la visione evangelica dell’esistenza.
Al fine di continuare, verificare e approfondire le tematiche sui nostri stili comunicativi, un secondo appuntamento, aperto sempre ai Circoli e ad ogni parrocchia e/o realtà educativa presente sul territorio, si terrà sabato 11 maggio dalle 16.30 alle 19.30 nel seminario arcivescovile di Taranto durante il quale sarà presentata l’attività estiva 2024 dal titolo: “A gonfie vele! Un’estate in viaggio con Ulisse”.
Vi aspettiamo!