San Cataldo, giovedì 9, seconda giornata dei festeggiamenti
Il conferimento dei ministeri laicali e la consegna dei “Cataldus d’argento” caratterizzeranno giovedì 9 maggio la seconda giornata dei festeggiamenti patronali.
Il programma prevede alle ore 17.30 la recita dei primi vespri della solennità di San Cataldo presieduti da mons. Emanuele Tagliente, arcidiacono del Capitolo Metropolitano con la partecipazione di tutti i canonici. Seguirà alle ore 18 la concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, con il conferimento dei ministeri laicali
Alle ore 20, sempre in basilica si terrà la cerimonia di consegna dei “Cataldus d’argento” conferiti dal Comitato festeggiamenti e dalla Camera di Commercio alle personalità maggiormente distintesi nei vari ambiti di vita cittadina. Prevista inoltre la presentazione del Quaderno della Cattedrale per la collana Fragmenta dal titolo “Come manna dal cielo” di Emanuele Ferro (edizioni Mandese) sulla cappella del Santissimo Sacramento, con la partecipazione straordinaria dell’attore Beppe Convertini che leggerà brani dell’opera editoriale.
Gli interventi musicali saranno a cura di un quartetto d’archi del conservatorio Giovanni Paisiello nel giorno nel 284° anniversario della nascita dell’illustre compositore tarantino, battezzato in cattedrale.
La serata si concluderà con un eccezionale tour nella cappella del Santissimo Sacramento attraversando poi il percorso medievale dalla scaletta dell’antica sacrestia alla già cappella del Crocifisso miracoloso, ora piccolo auditorium della Colonna, fino alla venerazione dell’immagine più antica di San Cataldo affrescata nella cripta del Duomo. Il dipinto del Patrono è raffigurato su colonna monolitica in pietra rosa locale e architravata in elegante stile corinzio, risalente alla seconda metà del XII secolo e restaurato dall’Impresa Piacenti nell’ambito dei lavori di consolidamento della Basilica nel 2018.
Per l’occasione sarà presentata una grande foto della colonna di San Cataldo a Betlemme (donazione di Anna Svelto), posta nella navata centrale della Basilica della Natività; l’effige del santo è realizzata con decorazione a encausto, antica tecnica pittorica greco-romana.