Gioiella Prisma Taranto, comincia presto chi fa sul serio
Neanche il tempo di festeggiare il traguardo della salvezza che la società presieduta da Tonio Bongiovanni si è messa al lavoro. Perché nulla si improvvisa in Superlega: la Gioiella Prisma Taranto pensa alla prossima stagione con l’allestimento del nuovo roster. Tante le notizie di mercato che si sono susseguite negli ultimi due mesi. L’ultimo arrivo è quello di Andrea Santangelo, opposto molisano classe 1994 resosi protagonista di una bella stagione in serie A2 a Pineto. Al netto del possibile innalzamento del livello tecnico, ovvero coniugato allo stesso, la sensazione è che la programmazione tempestiva e l’esperienza accumulata nel campionato più difficile del mondo possano rafforzare la validità di un progetto sostenibile: la Prisma è e resta la massima espressione dello sport nel capoluogo ionico, dopo essere tornata nel gotha del volley nell’immediato post pandemia.
Un nuovo coach per la Gioiella Prisma
La prima novità è rappresentata dal cambio tecnico. Se n’è data notizia già il quattordici marzo: il nuovo allenatore della Gioiella Prisma Taranto per la stagione 2024-25 sarà Davide Boninfante, che ha preso il posto di Ljubomir Travica, e proprio questa settimana è stato accolto in riva allo Jonio. Per arrivare dove? L’obiettivo, ha dichiarato Davide Boninfante al suo arrivo, sarà partire bene, puntando a un netto miglioramento a fine stagione. Cercando di riempire il PalaMazzola. Auspicio quest’ultimo da condividere: vorremmo vedere più spettatori, non solo nelle partite di cartello, o quelle decisive, ma nell’intera regular season. Occorre sostenere la squadra anche quando i risultati non arrivano. C’è da pazientare, perché certamente servirà tempo per trovare l’amalgama giusta. Sono tanti i nomi nuovi. Volti da conoscere e da riconoscere sul parquet di gioco. Gli appassionati del grande volley già conosceranno Wout D’Heer, centrale belga proveniente da Trento; lo schiacciatore canadese Brodie Hofer, che si è messo in evidenza con la sua nazionale e in Polonia. Ma il primo acquisto, ribadiamo, è il successore di coach Travica. A lui il compito di testare e guidare l’autovettura nel grande Circus della Superlega.
Il ritorno
Vestirà la maglia della Gioiella Prisma anche Fabrizio Gironi. Un giocatore che, nella stagione 2020-21, aveva dato un contributo fondamentale nella promozione della squadra nella massima divisione, continuando a fare il proprio dovere anche nell’annata successiva. Il suo ritorno emoziona. Ed è utile al collettivo, perché l’opposto può mettere a disposizione non solo il suo talento e l’esperienza ma anche la grinta e la determinazione per cui è conosciuto. In Superlega c’è da lottare sino all’ultima partita. Servono, allora, giocatori motivati, i guerrieri più dei campioni. Lo dimostra anche Catania. Che nonostante la retrocessione in serie A2, ha battagliato lungo tutto il percorso, anche quando veniva data per spacciata prima che finissero i giochi. I tarantini e gli abitanti del Meridione dovrebbero fare il tifo per il ritorno dei siciliani nella massima categoria. Perché i ritorni, a livello individuale o di squadra, sono il sale dell’emozione sportiva.