Le celebrazioni alla rettoria di Santa Maria di Talsano per la festa della Visitazione di Maria a Sant’Elisabetta
“Ritorna la festa liturgica della Visitazione di Maria a Sant Elisabetta, da cui deriva la festa della Madonna delle Grazie, titolo con il quale Talsano onora da secoli la sua protettrice. Siamo tutti invitati a venerarLa nel suo luogo, Tazzano, dove è nata la fede di tutta Talsano”: così mons. Antonio Caforio, rettore di Santa Maria di Talsano, invita alle celebrazioni che si terranno nella bella chiesetta alla periferia del quartiere.
Stasera, giovedì 30, alle ore 18.30 ci sarà la santa messa vigiliare cui seguirà il corteo processionale con la statua della Madonna verso la masseria Gravame, dove saranno celebrati i primi vespri.
Venerdì 31, alle ore 9, avrà luogo l’omaggio della scuola primaria ‘Sovito Quarto’ con la consacrazione dei bimbi; alle ore 19 la celebrazione eucaristica sarà presieduta da don Lucangelo De Cantis, parroco alla Sant’Egidio. A seguire, si snoderà la fiaccolata mariana.
Narra lo studioso di storia talsanese Angelo Laliscia che la chiesa fu edificata da un gruppo di monaci d’origine greca dell’ordine di San Basilio, i basiliani, nei pressi dell’attuale cimitero. Tale zona era detta allora “Talassano” (termine greco indicante una zona paludosa vicina al mare) che anticamente tramite la Salina Grande era collegata al Mar piccolo. Intorno a questo insediamento sorsero le prime case, dando vita ad un piccolo villaggio che prese il nome dalla zona e cioè Talsano. Verso il 1400 vi si contavano più di duecento abitanti.
Nel 1845 la chiesetta fu ampliata e restaurata, così come la vediamo attualmente, per volere del Re di Napoli Ferdinando II, come attesta una lapida murata all’interno. I lavori comportarono una spesa di 1.138 ducati. Caratterizzata da un bel campanile a vela, a muro traforato, con le campane ben visibili, la chiesa intitolata a Santa Maria di Talsano nel 1792 divenne parrocchia con bolla dell’arcivescovo mons. Giuseppe Capecelatro. Attualmente la Santa Maria di Talsano non è più parrocchia ma rettoria, affidata alle cure di mons. Antonio Caforio.