Elezioni

Il voto europeo rafforza Ursula Von der Leyen

foto Marco Calvarese-Sir
10 Giu 2024

di Gianni Borsa, Marco Calvarese e Sarah Numico

Ursula Von der Leyen rafforza la sua posizione in Europa dopo il voto del 6-9 giugno per il rinnovo dell’Europarlamento. È uno degli elementi che prendono forma alla luce dei risultati (ancora parziali) nei 27 Stati Ue.
“È un bel giorno per il Ppe, abbiamo vinto le elezioni, siamo il partito più forte, siamo l’àncora della stabilità”, afferma pacata la presidente uscente della Commissione presentandosi a notte fonda al migliaio di giornalisti che segue in presa diretta a Bruxelles l’esito del voto europeo. I numeri sembrano darle ragione: cresce il Ppe, calano di poco i socialdemocratici, scendono – ma non crollano – i liberali di Renew. Mentre, questo è un altro elemento certo, avanzano le destre euroscettiche (conservatori) o nazionaliste (Identità e democrazia).
Secondo Von der Leyen dal voto emergono due messaggi: “La maggioranza è a favore di un’Europa forte”, anche se gli estremi a destra e sinistra hanno avuto buon sostegno elettorale. Ciò significa che “il risultato rappresenta un grande responsabilità per i partiti di centro”. “Inizialmente mi rivolgerò a quelli che erano nella piattaforma” (la cosiddetta “maggioranza Ursula”). Rispetto al consenso da parte dei capi di Stato e di governo ha dichiarato di “riuscire a ottenere la loro fiducia” per un secondo mandato.
Nonostante l’avanzata delle destre estreme, in Europa sembra non esserci alternativa alla coalizione uscente. Non a caso i leader di Popolari, Socialdemocratici e Liberali si lanciano messaggi di futura collaborazione, pur sottolineando aspetti programmatici diversi, ma non divergenti. Anche i Verdi paiono interessanti a una collaborazione (purché non si rinunci al Green Deal).
Non si può peraltro dimenticare che la tornata europea fa tremare diversi governi nazionali. Il successo del Rassemblement National e il crollo di Renaissance in Francia portano il Presidente Macron ad annunciare elezioni anticipate a fine giugno. Un editoriale del quotidiano cattolico La Croix commenta la decisione di Macron come “invito a tutti a uscire dal torpore di fronte al pericolo nazionalista che minaccia il Paese, a cominciare dalla metà di coloro che non hanno partecipato al voto”, si legge. “La decisione è seria e pesante. Si apre un momento di chiarimenti essenziali. Spetta ad ogni francese fare la scelta più giusta”.
Il premier belga De Croo rassegna in lacrime le dimissioni visto il crollo dei suoi liberali. In Germania la coalizione del cancelliere Scholz vede il forte ridimensionamento di Spd e Verdi, mentre crescono Cdu-Csu e l’ultradestra di Afd. In Spagna i popolari superano i socialisti del premier Sanchez.
In Italia, invece, il partito della premier Meloni rimane saldamente in testa nei numeri e nei seggi, seguito a ruota dalla principale forza di opposizione, il Pd. Per una volta è l’Italia a segnalare una sorta di “stabilità” politica.Per ulteriori analisi occorrerà attendere i dati definitivi sia per quanto riguarda la composizione del Parlamento europeo sia quelli relativi ai singoli Paesi membri. Ma di certo queste elezioni “in tempo di guerra” non sembrano rafforzare l’unità europea. A tutti vantaggio dei suoi detrattori, Putin in testa.

Leggi anche
L'argomento

Sanità: l'emergenza si aggrava, nessuna schiarita per Neonatologia e Utin

La sanità si rivela questione centrale per il nostro paese e anche per il nostro territorio. Medici e infermieri si sono fermati in massa anche nella provincia ionica in adesione allo sciopero nazionale indetto dai loro sindacati per protestare contro la manovra finanziaria. Che non solo non stanzia risorse adeguate, ma non conferma l’impegno all’assunzione […]

Sabato 23, Giornata diocesana dei giovani

Sabato 23 novembre, dalle ore 17 alle ore 20, nella parrocchia di San Massimiliano Kolbe (quartiere Paolo VI) si terrà la Giornata diocesana dei giovani. Il tema voluto dal Santo padre per l’evento è tratto dal Libro del profeta Isaia (40,31): “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi”, in preparazione al grande Giubileo che la […]

Save the Children: “Circa un miliardo di minori in tutto il mondo ogni anno è colpito dalla violenza”

“Circa un miliardo di minori in tutto il mondo ogni anno è colpito dalla violenza – tra cui l’abuso fisico, sessuale, emotivo e l’abbandono – con conseguenze di vasta portata che possono persistere fino all’età adulta, come il rischio di problemi di salute mentale e sociali”. Lo ricorda, in una nota, Save the Children, snocciolando […]
Hic et Nunc

Sanità: l'emergenza si aggrava, nessuna schiarita per Neonatologia e Utin

La sanità si rivela questione centrale per il nostro paese e anche per il nostro territorio. Medici e infermieri si sono fermati in massa anche nella provincia ionica in adesione allo sciopero nazionale indetto dai loro sindacati per protestare contro la manovra finanziaria. Che non solo non stanzia risorse adeguate, ma non conferma l’impegno all’assunzione […]

Francesco: “Durante il Giubileo canonizzerò Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati”

Udienza caratterizzata da annunci a sorpresa, quella di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata ai carismi. Papa Francesco, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, ha annunciato che il 3 febbraio dell’anno prossimo si svolgerà l’Incontro mondiale dei diritti dei bambini, intitolato “Amiamoli e proteggiamoli”, con la partecipazione di esperti e personalità […]

Daniela Fatarella (Save the Children): “Lavorare perché siano rispettati i diritti dei minori è urgente e rilevante quanto lo era 100 anni fa”

La direttrice generale della ong che sostiene i minori di tutto il mondo nella Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra oggi, mercoledì 20 novembre
Media
21 Nov 2024
newsletter