Teologia del Mediterraneo: a Palermo, dal 24 al 26 giugno, si ritrova la “Rete” per la costruzione di un futuro di pace
Nel 2019 a Napoli, papa Francesco ha lanciato la proposta di una teologia mediterranea che si lasciasse provocare dalla ricchezza e dal dramma di questo “mare del meticciato” come lui stesso lo ha definito. Ne è nato un lavoro in rete tra teologi e teologhe delle cinque sponde del Mediterraneo con la costituzione della Rete teologica Mediterranea e, lo scorso anno a Marsiglia, la pubblicazione del Manifesto per una teologia del Mediterraneo. “La riflessione teologica vuole essere pienamente parte dell’impegno della Chiesa per la costruzione di un Mediterraneo di pace ed è dentro il cammino che ha portato da Bari a Firenze e poi a Marsiglia nella tessitura della comunione tra le chiese del Mediterraneo e con quanti si spendono a diverso livello perché questo mare, da spazio di conflitti e di tensioni globali, diventi un ‘mare di fraternità’”, si legge in una nota.
Dal 24 al 26 giugno la Rete teologica mediterranea si ritroverà a Palermo per continuare a costruire insieme una riflessione teologica e transdisciplinare che parta dall’ascolto e abbia a cuore il dialogo, perché “Dio è dialogo e il dialogo è il luogo di Dio”; per individuare strade di pace e di giustizia, nella comprensione delle diverse situazioni contestuali culturali e religiose lungo le sponde del Mediterraneo. “Una riflessione che abbia il respiro spirituale e mistico, il desiderio di Dio, divenendo così esperienza teologale di quella forza performativa della Rivelazione che la teologia riconosce, in quanto essa stessa soggetto di fede e di sequela della Pasqua del Risorto e del dono del Suo Spirito”, chiarisce la nota.
A Palermo, nella Facoltà Teologica di Sicilia, giungeranno teologhe e teologi, ma anche ricercatori di diverse discipline, più di 60, da tutto il Mediterraneo: Egitto, Marocco, Israele, Libano, Turchia, Croazia, Bosnia, Romania, Malta, Francia, Spagna, Italia. Saranno presenti anche l’arcivescovo di Marsiglia, card. Jean Marc Aveline, l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, l’arcivescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti.
Il primo giorno servirà per la ripresa teologica delle narrazioni condivise nel percorso di quest’anno: i nodi, le categorie, i criteri per una teologia della pace che muova dai vissuti dei popoli e dei contesti mediterranei. In serata avremo anche la presentazione del libro di Claudio Monge e Giuseppina De Simone “La misura mediterranea dell’umano”.
Il secondo giorno sulla via del “tra” per la costruzione della pace, interverranno Francois Jullien, Mauro Ceruti e Piero Coda. Il pomeriggio avremo dei laboratori esperienziali transculturali e la presentazione del libro di Massimo Naro “Le protagoniste est l’étreinte”.
Il terzo giorno si lavorerà su una via per strutturare ulteriormente anche a livello giuridico questa rete di interfacoltà e centri culturali, ma anche sulle prospettive, gli impegni futuri, le collaborazioni e le sinergie che si aprono sul territorio. Raccoglieremo il tutto con un messaggio di pace dal Mediterraneo.
Per informazioni più dettagliate si può visitare il sito RTMed o contattare la Facoltà Teologica di Sicilia di Palermo.