L’allarme di Assoturismo: i sogni non tolgono Taranto dall’isolamento
Ma che succede a Taranto? Ci si esalta per l’arrivo delle navi da crociera, per la realizzazione di impianti sportivi, in vista dei Giochi del Mediterraneo, al di là del suo reale valore, per le previsioni di arrivi di stranieri, per i futuristici voli spaziali, ma nessuno si occupa realmente dell’isolamento in cui Taranto viene lasciata. L’aeroporto resta chiuso, nonostante battaglie e proclami che si inseguono nel tempo. L’autostrada, nonostante programmi ormai quarantennali, che avevano persino finanziato la bretella di tre chilometri e mezzo che dovrebbe collegare l’uscita di Massafra con la 106, rimane monca, con inevitabili intasamenti soprattutto nelle partenze con bollino rosso. La stazione, ormai ridotta a casello ferroviario, non offre più partenze dirette per Roma, ricacciando la nostra città decenni indietro. Le Ferrovie hanno chiarito, infatti, che nessun Freccia Rossa tornerà a collegare Taranto con Roma. L’alta velocità resta un sogno.
Isolamento
In questa prospettiva, anche la Brt che il Comune ha progettato e sta perseguendo con convinzione, appare persino sproporzionata: collegare velocemente la città con la stazione ferroviaria, dalla quale partono pochi treni, nessuno dei quali diretti, somiglia vagamente al progetto del ponte sullo Stretto di Messina, che consentirebbe (nel malaugurato caso delle sua realizzazione) di collegare le due regioni in pochi minuti, in maniera non solo inutile, ma persino dannosa, perché di qua e di là dei due imbocchi, si verificheranno enormi intasamenti. Le arterie stradali e ferroviarie sono assolutamente inadeguate, non in grado di far fronte al traffico normale, e un fiume di mezzi che approdano nell’isola si ritroverebbero a incolonnarsi per proseguire a passo d’uomo.
Viene da chiedersi, a questo punto: ma il grande movimento che ci si aspetta per il turismo prossimo venturo e in particolare per i Giochi del Mediterraneo, vedrà Taranto preparata?
Assoturismo
A chiederselo con una certa preoccupazione è Assoturismo Confesercenti Taranto: “Scontata l’assenza dell’aeroporto (strategico per l’arrivo di turisti stranieri), vogliamo parlare di treni? Diminuisce sempre più il numero dei treni disponibili e, insomma raggiungere Taranto non è facile. Anche l’ultimissima notizia che giunge da RFI, ovvero che la fermata a Taranto del Frecciarossa sia stata eliminata e che quindi non ci sia più neanche un treno diretto Taranto-Roma e viceversa, rende Taranto sempre più isolata e al di fuori dei flussi turistici: dovremo accontentarsi solo di inevitabili cambi a Bari o di Bus sostitutivi”.
E, dopo aver sottolineato lo stato di arretramento della stazione, che non ha più servizio per i viaggiatori, Confesercenti sottolinea anche “la carenza di collegamenti tra gli aeroporti di Bari e Brindisi con la nostra città, se non possiamo ottenere a differenza di Bari e Brindisi, come sembra oramai, l’alta velocità, che le autorità competenti ci assicurino per lo meno i necessari collegamenti con gli aeroporti, e anche maggiori collegamenti ferroviari regionali. A proposito, a che punto siamo con il famoso contributo regionale per i collegamenti, così come è avvenuto per il Salento ed il Gargano? Quando arriverà e quanto spetterà a Taranto? Giusto per organizzarci anche se la stagione estiva è già a metà”.