Talsano e la Madonna delle Grazie
Come tradizione, nella prima domenica di luglio, Talsano onora la patrona, la Madonna delle Grazie, secondo un programma di iniziative stilato dal parroco don Pasquale Laporta e dall’apposito comitato.
La statua della Vergine, domenica 30 giugno, è stata portata processionalmente dalla chiesa-rettoria di via Domenico Savino nel santuario di Nostra Signora di Fatima dove rimarrà esposta per tutta la durata dei festeggiamenti.
Ogni sera, fino a sabato 6 luglio, alle ore 18.10 il rosario meditato con il canto delle litanie lauretane e alle ore 19 la santa messa con riflessioni mariane.
Domenica 7, giorno della festa, celebrazioni eucaristiche si terranno alle ore 8 e alle ore 10. In serata alle ore 18.30 il parroco presiederà la santa messa, al termine della quale, alle oe 19.30 circa, ci sarà la processione per le strade di Talsano con la partecipazione di tutte le realtà ecclesiali del quartiere e delle confraternite nell’abito di rito. Le vie lungo il percorso saranno addobbate dai devoti con luci e fiori. Presterà servizio la banda musicale “Città di Squinzano” diretta dal maestro Giuseppe Gregucci che al rientro si esibirà sul piazzale della chiesa.
Lunedì 8, alle ore 19 santa messa in ringraziamento; alle ore 21, sul sagrato, spettacolo musicale ‘Tributo a Claudio Baglioni’. Alle ore 23.45, conclusione con lo spettacolo pirotecnico. Durante i festeggiamenti, ricche luminarie saranno predisposte sul corso principale dove funzionerà il tradizionale mercatino.
Domenica 14 luglio, infine, dopo la santa messa vespertina delle ore 19, la statua della Madonna delle Grazie, portata a spalla, tornerà in processione nella chiesa-rettoria di via Savino. Sarà l’occasione per visitare questa graziosa chiesetta che, secondo lo storico De Vincentis, sarebbe stata edificata come badia nel 1350 dai padri basiliani greci, attorno alla quale sorse il primo nucleo di Talsano. La chiesetta fu poi ampliata e restaurata nel 1845 dall’allora re di Napoli Ferdinando II, come attesta una lapide murata nel luogo di culto. Nel 1973 la chiesetta,allora in stato di abbandono, fu visitata dai ladri che asportarono, fra l’altro, un quadro di inestimabile valore raffigurante la Madonna di Costantinopoli, giunta dall’Oriente nell’ottavo secolo. Il 25 marzo del 2017 il rettore mons. Antonio Caforio provvide a far giungere un nuovo quadro, realizzato dall’artista Gianluigi Marzo, sacerdote della diocesi di Ugento, che fu esposto solennemente al posto di quello trafugato.