Diocesi

Festa di San Lorenzo, alla sequela del suo impegno per la pace

16 Lug 2024

di Angelo Diofano

Riflessioni, ma anche divertimento per tutti i gusti nei festeggiamenti di San Lorenzo da Brindisi a cura della parrocchia dei frati cappuccini a lui intitolata (viale Magna Grecia).

Da giovedì 18 a sabato 20 luglio il programma delle celebrazioni prevede alle ore 19 le funzioni del triduo presiedute da padre Roberto Francavilla.

Per le iniziative esterne, venerdì 19 (ore 21) serata musicale con la ‘Napolatino Band’ e sabato 20 (ore 21) cabaret show con ‘I figli di Troll’.

Domenica 21, solennità di San Lorenzo da Brindisi, sante messe saranno celebrate alle ore 8.30 e alle ore 10; alle ore 19, solenne celebrazione eucaristica presieduta da fra Sergio Tagliente; alle ore 20 uscirà la processione con il seguente itinerario: viale Magna Grecia, via Lago di Bolsena, via Lago di Iseo, via Lago di Como, piazzetta San Lorenzo, viale Magna Grecia con rientro in chiesa, salutato dai fuochi pirotecnici Presterà servizio il gran complesso bandistico “Città di Crispiano” diretto dal maestro Francesco Bolognino. Concluderà i festeggiamenti alle ore 21.30 lo spettacolo ‘Live Music’ con Massimo Del Giudice. Durante le serate funzioneranno spazi gastronomici.

Il comitato festa e la parrocchia ringraziano l’associazione donatori sangue “Bambino Microcitemico” e l’Alleanza assicurazioni per il generoso sostegno alle iniziative.

Così il parroco fra Pietro Gallone parla della vita e dell’insegnamento del santo: “In mezzo a tanti lavori, San Lorenzo coltivò una vita spirituale di eccezionale fervore, dedicando molto tempo alla preghiera e in modo speciale alla celebrazione della santa messa, che protraeva spesso per ore, compreso e commosso nel memoriale della Passione, Morte e Risurrezione. Alla scuola dei santi, ogni presbitero può evitare il pericolo dell’attivismo, di agire cioè dimenticando le motivazioni profonde del ministero, solamente se si prende cura della propria vita interiore. Il momento della preghiera è il più importante nella vita del sacerdote, quello in cui agisce con più efficacia la grazia divina, dando fecondità al suo ministero. Pregare è il primo servizio da rendere alla comunità. Perciò i momenti di preghiera devono avere nella nostra vita una vera priorità. Se non siamo interiormente in comunione con Dio, non possiamo dare niente neppure agli altri. Perciò Dio è la prima priorità. Dobbiamo sempre riservare il tempo necessario per essere in comunione di preghiera con nostro Signore. Del resto, con l’ardore inconfondibile del suo stile, Lorenzo esorta tutti, e non solo i sacerdoti, a coltivare la vita di preghiera perché per mezzo di essa noi parliamo a Dio e Dio parla a noi: “Oh, se considerassimo questa realtà! –  diceva – Cioè che Dio è davvero presente a noi quando gli parliamo pregando; che ascolta veramente la nostra orazione, anche se noi soltanto preghiamo con il cuore e la mente. E che non solo è presente e ci ascolta, anzi può e desidera accondiscendere volentieri e con massimo piacere alle nostre domande’.

Un altro tratto che caratterizza l’opera di questo figlio di san Francesco è la sua azione per la pace. L’autorevolezza morale di cui godeva lo rendeva consigliere ricercato e ascoltato. Oggi, come ai tempi di san Lorenzo, il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori. Tutti coloro che credono in Dio devono essere sempre sorgenti e operatori di pace. Fu proprio in occasione di una di queste missioni diplomatiche che Lorenzo concluse la sua vita terrena, nel 1619 a Lisbona, dove si era recato presso il re di Spagna, Filippo III, per perorare la causa dei sudditi napoletani vessati dalle autorità locali. Inoltre, essendo un mariologo di grande valore, autore di una raccolta di sermoni sulla Madonna intitolata “Mariale”, egli mette in evidenza il ruolo unico della Vergine Maria, di cui afferma con chiarezza l’Immacolata Concezione e la cooperazione all’opera della redenzione compiuta da Cristo.

Tutta l’attività di san Lorenzo da Brindisi è stata ispirata da un grande amore per la Sacra Scrittura, che sapeva ampiamente a memoria, e dalla convinzione che l’ascolto e l’accoglienza della Parola di Dio produce una trasformazione interiore che ci conduce alla santità. ‘La Parola del Signore – egli affermava – è luce per l’intelletto e fuoco per la volontà, perché l’uomo possa conoscere e amare Dio. Per l’uomo interiore, che per mezzo della grazia vive dello Spirito di Dio, è pane e acqua, ma pane più dolce del miele e acqua migliore del vino e del latte… È un maglio contro un cuore duramente ostinato nei vizi. È una spada contro la carne, il mondo e il demonio, per distruggere ogni peccato’.

San Lorenzo da Brindisi ci insegna ad amare la Sacra Scrittura, a crescere nella familiarità con essa, a coltivare quotidianamente il rapporto di amicizia con il Signore nella preghiera, perché ogni nostra azione, ogni nostra attività abbia in Lui il suo inizio e il suo compimento. È questa la fonte da cui attingere affinché la nostra testimonianza cristiana sia luminosa e sia capace di condurre gli uomini del nostro tempo a Dio”.

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