Telefono Azzurro, presentato il bilancio sociale: le situazioni di disagio hanno superato il “livello di guardia”
Non solo la fotografia dei progetti messi in campo e degli obiettivi raggiunti nel 2023, ma un vero e proprio piano strategico che dà il senso dei tanti fronti di bisogno che emergono dall’ascolto quotidiano di bambini, adolescenti, famiglie ed educatori, e delle competenze e delle progettualità necessarie per mettere in campo risposte concrete ed efficaci per accompagnare e guidare le nuove generazioni verso un futuro sicuro, rendendoli consapevoli di rischi e pericoli che corrono online e offline. È quanto emerge dal bilancio sociale della Fondazione Sos Il Telefono Azzurro che mette in primo piano quella che è oggi “l’emergenza più drammatica (e più nascosta), quella della fragilità del benessere e della salute psicofisica di bambini e adolescenti che vivono in bilico tra il mondo reale e i tanti mondi del digitale che sono pieni di attrattive e di opportunità, ma anche densi di pericoli che giovani e giovanissimi non hanno ancora gli strumenti per affrontare”.
I due anni di pandemia e i lunghi periodi di lockdown, poi la paura per le guerre in corso, le crisi ambientali ed economica stanno “amplificando tra i minori un disagio che era già presente”. A questo si aggiunge l’utilizzo delle tecnologie digitali, che “non comporta solo una trasformazione nel modo di comunicare, ma ha anche un importante impatto sulla salute mentale di tutti, compresi i giovanissimi”. Sono queste alcune delle nuove sfide che Telefono Azzurro si trova quotidianamente ad affrontare, per poter cogliere “la sfida di questi cambiamenti, per essere in grado di interpretarli mettendo come sempre al centro l’ascolto e la tutela dei minori, per trovare modelli di intervento innovativi idonei a fornire risposte concrete per accompagnare e guidare bambini e adolescenti verso un futuro sicuro, rendendoli consapevoli di rischi e pericoli che corrono online e offline”. “Abbiamo bisogno che di diritti di bambini e adolescenti si parli in maniera corretta, informata, scientifica. La velocità trasformativa del digitale modifica lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei ragazzi che si trovano a gestire, spesso da soli, forme di difficoltà e disagio, oltre a essere esposti a molti rischi”, ha spiegato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro: “Il senso di angoscia dei più giovani influisce sulle loro aspettative future e noi non possiamo lasciarli soli consentendo che i mondi digitali e i social network colmino le lacune delle reti familiari e le difficoltà delle scuole nello svolgere, con le famiglie, un ruolo educativo”. Per questo Telefono Azzurro si impegna a “implementare quella che è una vera e propria piattaforma per il rispetto dei diritti di bambini e adolescenti con strumenti, innovazione, studio, partecipazione e confronto multistakeholder per promuovere tutela e benessere psicofisico dei minori, per dare risposte certe a un futuro oggi troppo incerto”. Le voci e i dati che quotidianamente Telefono Azzurro accoglie dimostrano come le situazioni di disagio che l’infanzia vive hanno superato il “livello di guardia”: crescono esponenzialmente gli istinti suicidi, gli atti di autolesionismo anche gravi, i casi di depressione, le fughe da casa. Nel 2023 sono 2.188 i casi gestiti da Telefono Azzurro attraverso la linea gratuita per bambini e adolescenti 19696, una media di 182 casi gestiti ogni mese, circa 6 al giorno; 2.609 invece i casi gestiti dalla linea 114 Emergenza Infanzia, una media di 217 casi gestiti al mese, oltre 7 al giorno e 94 i casi di bambini scomparsi gestiti dalla linea 116000.