Monteparano unita nell’abbraccio a San Gaetano
A Monteparano, a cura della chiesa madre parrocchia Maria SS.ma Annnunziata, si festeggia il patrono San Gaetano. Questo, in riconoscenza per aver salvato la popolazione dall’epidemia della peste che nel 1656 fece strage in tutto il Regno di Napoli ma miracolosamente non colpì Taranto e i casali vicini, come Lizzano e Monteparano, rivoltesi a San Gaetano per ottenerne la protezione. Per questo motivo i due comuni del tarantino lo proclamarono loro patrono principale.
Il programma dei festeggiamenti prevede per mercoledì 7 agosto alle ore 18.45 l’esposizione della statua di San Gaetano in piazza Castello dove alle ore 19 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Angelo Pulieri; a seguire, la consegna delle chiavi del paese al santo patrono da parte del sindaco, avv. Maristella Carabotta e la solenne processione.
Le iniziative esterne prevedono per domenica 4 sul campo di via V. Veneto, alle ore 21, in collaborazione con l’Asd Real Petrello il torneo di calcetto ‘1° memorial Giuliano Grassi’; martedì 6, caccia al tesoro di San Gaetano, organizzata dalla proloco Monteparano.
Mercoledì 7, festa di San Gaetano, per tutta la giornata presterà servizio il gran concerto bandistico ‘Città di Rutigliano’ diretto dal m° Gaetano Cellamara, che dopo la processione suonerà in piazza. Giovedì 8, alle ore 21, in piazza Castello, premiazione del torneo di calcetto e spettacolo del ‘Party Salento-Radio video show live’; al termine, spettacolo pirotecnico in viale Marconi, a cura della ditta Piroshow di Valerio Laneve.
San Gaetano nacque a Vicenza nel 1480. La madre, Maria Porta, lo consacrò subito alla Beata Vergine, educandolo alla fede. Mandato a studiare a Padova, egli si distinse specie nella teologia ed ottenne la laurea dottorale. Suo desiderio però era quello di vivere nell’umiltà e nel nascondimento, realizzando questa sua aspirazione a Roma. Anche nella sua elezione a protonotario apostolico, accettata unicamente per ubbidienza al papa, risplendette la sua umiltà; appena fu libero dall’incarico, tornò nella sua città e si dedicò al servizio dei poveri e degli ammalati. Unitosi ad alcuni suoi ferventi compagni, il 24 giugno 1524 presentò a papa Clemente VII, per l’approvazione, la Regola dei Chierici regolari o Teatini, che unisce la vita religiosa contemplativa a quella sacerdotale attiva.
Un’altra sua iniziativa fu quella dei Monti di Pietà, banche popolari che distribuivano sussidi alla gente povera, senza interessi o con piccole restituzioni, con denaro che Gaetano otteneva dai nobili e dai ricchi. Egli morì il 7 agosto 1547 e il 12 aprile 1671 Clemente X lo proclamò santo.