Diocesi

Aperte le iscrizioni all’Istituto superiore di scienze religiose

28 Ago 2024

di Angelo Diofano

Sono aperte le iscrizioni al nuovo anno accademico dell’Istituto superiore di scienze religiose ‘San Giovanni Paolo II’ della metropolia (diocesi di Taranto, Oria e Castellaneta).

“La finalità di un percorso di studi in Scienze religiose – spiega il nuovo direttore, don Francesco Nigro – è quella di voler dare spessore e fondamento scientifico alla nostra esperienza di fede ecclesiale, in continuità con quanto dice papa Francesco, nella Evangelii Gaudium (115): ‘La grazia suppone la cultura’”.

Tale realtà offre un articolato percorso accademico filosofico, teologico, storico, psico-pedagogico e didattico consistente in corso triennale finalizzato al conseguimento del Baccalaureato in scienze religiose, equivalente alla laurea triennale, e al successivo corso biennale per la licenza in scienze religiose, equivalente alla laurea specialistica.

Lo studente potrà conseguire il titolo valido per l’insegnamento della religione cattolica e matura la competenza per il dialogo con culture e religioni che chiedono integrazione e incontro armonioso.

Il percorso di studi abilita alla formazione delle giovani generazioni e allo svolgimento qualificato dei vari ministeri ecclesiali.

Per informazioni e contatti visitare il sito http://www.issrgiovannipaoloii.it o telefonare allo 099.4764195 – 331.5297556 oppure recarsi direttamente nella sede dell’istituto, in via Duomo 107, nei pressi della basilica cattedrale di San Cataldo.

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Solidarietà

Lotteria di beneficenza della confraternita SS.Addolorata e San Domenico

28 Ago 2024

di Angelo Diofano

A Taranto la confraternita Santissima Addolorata e San Domenico invita, confratelli e non, a partecipare alla ‘Lotteria 2024’ il cui ricavato servirà a sostenere le proprie opere di carità: si tratta del ‘C.A.S.A.’ (Centro Addolorata sostegno alimentare, per le famiglie bisognose) e dell’’Opera sant’Anna’, per l’aiuto alle mamme e ai bambini in stato di necessità.

Il costo del biglietto è di 8 euro, acquistabile nei locali della segreteria della confraternita o al book shop della basilica cattedrale di San Cataldo, in via Duomo.

Questi i premi in palio: monopattino Xiaomi Electric Scooter; percorso spa con massaggio per due persone al Relais Histò San Pietro sul Mar piccolo; una cena per due persone al ristorante ‘La Paranza’. 

L’estrazione avverrà l’11 settembre.

“Un piccolo contributo di ciascuno di noi farà la differenza e  sarà un grande gesto per tanti – si legge in una nota della confraternita –  Il nostro più sentito ‘grazie’ va a quanti aderiranno alla nostra iniziativa’.

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Emergenze ambientali

Maltempo, Protezione civile: “Piogge e temporali al centro-Sud. Allerta gialla su dieci regioni”

foto Ansa-Sir
27 Ago 2024

“Il campo di alta pressione, presente sulla nostra penisola, tende lievemente ad indebolirsi nel corso della giornata di domani determinando un’instabilità soprattutto nelle ore diurne e specie sulle zone interne e sulle aree montuose del Centro-Sud”. Lo evidenzia, sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione civile, che – d’intesa con le regioni coinvolte – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
L’avviso prevede “dalla tarda mattinata di domani, martedì 27 agosto, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Umbria, zone interne del Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, specie settori centro-settentrionali, e su Basilicata, Calabria e Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento”.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 27 agosto, allerta gialla su Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e su gran parte del Piemonte, Lazio, Sicilia, Puglia e Basilicata.

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Sport

Paralimpiadi, Porru: “Gli atleti ci dimostrano che nella vita ognuno può fare tutto ma con la propria unicità”

foto Pagliaricci/Bizzi Team/Cip
27 Ago 2024

di Massimo Lavena

Dopo i Giochi olimpici delle XXXIII Olimpiadi di Parigi 2024, eccoci arrivati al secondo appuntamento sportivo che la Ville Lumière ci regala in questa lunga estate di sport a 360°: la XVII edizione dei Giochi paralimpici. 4.400 atleti di 185 Comitati nazionali, 22 discipline sportive con le diverse classi per gli atleti con differenti disabilità, 18 sedi delle gare, circa 2,3 milioni di spettatori previsti dalla Francia e dal resto del Mondo, una copertura televisiva e in streaming mondiale e completa. I numeri sono eccezionali e testimoniano un grande sviluppo del movimento, internazionale e nazionale. In Italia, per la prima volta, ci sarà una copertura integrale dei Giochi paralimpici: la Rai ha destinato Rai 2 e RaiSport a “Canali paralimpici”, permettendo a tutti gli spettatori italiani di gustarsi le prestazioni dei campioni paralimpici.

Sandrino Porru, presidente della Fispes – Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali, consigliere dirigente del Comitato paralimpico italiano (Cip), già pluricampione paralimpico, ci racconta quali prospettive possano venire dai Giochi paralimpici di Parigi.

Cosa ci possiamo aspettare da questo evento sportivo?
Sarà sicuramente una rassegna importante che, già in partenza, riporta numeri lusinghieri. Anche la rappresentativa italiana è la più nutrita di sempre: 141 atleti (70 donne e 71 uomini) in ben 17 discipline sportive su 22. Già questo risultato rappresenta il valore del lavoro svolto dal Comitato italiano paralimpico e sintetizza il frutto dell’opera di promozione svolta in modo capillare nell’intero Paese. Questi numeri sono la punta dell’iceberg di un movimento sportivo che cresce sempre di più, rendendosi artefice anche di un’azione di politica votata a sostenere processi di valorizzazione della persona e della sua inclusione sociale, divenendo uno degli strumenti di welfare più incisivi del nostro Paese. Grazie a questo grande lavoro, svolto nella quotidianità da parte di tutte le Federazioni paralimpiche con il supporto del Cip, siamo certi che i risultati non mancheranno ma, per scaramanzia, preferisco non fare pronostici.

Cosa è cambiato da Roma 1960, primi Giochi paralimpici riconosciuti come tali, a oggi? Cosa rappresentano oggi gli atleti paralimpici, che ora sono assurti a campioni universali?
Direi che in 44 anni di storia un po’ d’acqua sotto i ponti è passata, a giovamento della crescita culturale dell’inclusione e del valore della diversità. Pensiamo solo alle terminologie: la denominazione dei Giochi di Roma 1960 era “Giochi internazionali per paralizzati”, per poi passare ad altri termini come minorati, invalidi, handicappati, disabili e oggi paralimpici, termine che esprime l’abilità della persona, ribaltando la negatività in positività. In questo modo gli atleti paralimpici rappresentano l’icona di persone straordinarie che sono capaci di andare al di là dell’ostacolo fisico ma soprattutto culturale. Ci dimostrano che nella vita tutti possiamo fare tutto ma con la nostra unicità. Questo approccio è capace di rendere anche “l’imperfetto” qualcosa di irripetibilmente bello e unico”.

In che modo lo sport paralimpico può essere una via preferenziale nel miglioramento delle condizioni sociali e di vita delle persone con disabilità?
Un’altra rivoluzione culturale portata dal paralimpismo è stata quella di averci fatto percepire gli ausili come meri strumenti di autonomia, a tal punto che vengono disegnati e realizzati con gusto e di buon aspetto, creando anche dei trend di moda, rendendoli armonici con la nostra persona e familiari nel loro utilizzo. Tutto questo ha portato ad abbandonare il senso di vergona e la pesantezza del giudizio altrui che si nutriva nel sentirsi osservati dagli altri, stando su una carrozzina o utilizzando una protesi. Per questo lo sviluppo tecnologico non è importate solo per i risultati sportivi. Nel raggiungere questo obiettivo, come accade in altri settori come l’automobilismo con la F1, anche gli strumenti di vita quotidiana diventano più prestativi, migliorando l’autonomia e la qualità di vita della persona, facilitando i percorsi di inclusione e di cittadinanza attiva.

C’è il pericolo di perdere di vista il vero significato dei Giochi paralimpici?
Questo è un rischio concreto ma che va accompagnato da un altro salto culturale, stavolta richiesto proprio alle persone con disabilità. Le Paralimpiadi sono l’espressione massima della prestazione atletica nelle varie discipline sportive dedicate alle persone con disabilità e pertanto, come accade per gli atleti olimpici, sono riservate ai grandi talenti che sono capaci di migliorare sempre più le migliori performance sportive raggiunte. Non dobbiamo cadere nel tranello che l’essere una persona con disabilità sia il passe-partout che assegna il diritto di partecipazione alle Paralimpiadi. Il posto nell’olimpo sportivo, anche quello paralimpico, va conquistato sul campo, rispettando le regole che accompagnano questo percorso. Piuttosto, non può essere trascurato il concetto dello “sport per tutti”. Il più solenne degli impegni e degli intenti del paralimpismo è proprio quello di creare le condizioni perché tutte le persone con disabilità possano scegliere liberamente di praticare un’attività sportiva. È a questo livello che lo spirito paralimpico deve insinuarsi e perpetuarsi nel tempo, diventando parte fondante della cultura sociale.

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Disabilità

Inclusione scolastica, CoorDown: “Da Consiglio di Stato precedente pericoloso. Difenderemo diritti alunni con disabilità”

foto Sir/Marco Calvarese
27 Ago 2024

“Un precedente preoccupante quello stabilito dal Consiglio di Stato la settimana scorsa in merito al ricorso di una famiglia di un alunno con disabilità a cui sono state ridotte le ore di assistenza scolastica previste dal Piano educativo individualizzato (Pei), precedente che rischia di legittimare gli enti locali a fare in futuro scelte al ribasso nell’assegnazione delle ore sulle spalle delle alunne e degli alunni con disabilità.
Con la sentenza n.7089/2024 relativa al ricorso n.1798/2024, il Consiglio di Stato ha stabilito, infatti, il principio che, in tema di ore di assistenza scolastica assegnate allo studente con disabilità previste nel Pei, sia necessario subordinare il diritto all’inclusione scolastica ai limiti di bilancio degli enti locali”. Lo sottolinea, in una nota diffusa oggi, CoorDown Odv, reputando “inaccettabile una simile impostazione”: “Si tratta di un regresso nel campo dell’inclusione scolastica e un ritorno al passato che rischia di cancellare i passi in avanti faticosamente percorsi negli ultimi tempi anche grazie alle battaglie portate avanti dal mondo associativo. Si rischia in questo modo di far pesare sulle persone con disabilità l’incapacità di definire in maniera adeguata alle necessità i capitoli di bilancio da parte delle amministrazioni locali alle quali, in casi come questi, sono da ascrivere invece le responsabilità per la carenza di fondi”.
Il Consiglio di Stato finisce con il declassare un “diritto incomprimibile” a semplice “interesse legittimo”, facendo “predominare le compatibilità di bilancio dei Comuni e delle Città metropolitane rispetto al diritto all’inclusione scolastica e sociale degli alunni con disabilità”.
È “quanto meno fuorviante il richiamo nella citata sentenza del Consiglio di Stato al principio dell’accomodamento ragionevole, previsto dalla Convenzione Onu e recepito dal decreto legislativo 62/2024, posto che detto accomodamento dovrebbe essere uno strumento a tutela delle persone con disabilità, mentre in tale contesto viene utilizzato espressamente per legittimare interventi contro le stesse! Apprezziamo il disappunto manifestato dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Un futuribile diverso orientamento del Consiglio di Stato in adunanza generale, potrebbe orientare diversamente l’applicazione delle norme in modo più favorevole. Ma non essendo questa ipotesi di agevole attuazione riteniamo che la soluzione debba essere innanzitutto politica e strategica immettendo le necessarie risorse e attuando misure che garantiscano inclusione e pari opportunità”.
Martina Fuga, presidente di CoorDown, dichiara: “Un precedente pericoloso che ci mette in allarme alla vigilia del rientro sui banchi di scuola. Proprio quando si pensa di aver fatto dei passi avanti in termini di inclusione, ci troviamo invece a dover difendere i traguardi e i diritti conquistati. Le associazioni e le famiglie che rappresentiamo, in questa occasione unanimi nel prendere le distanze da questa sentenza, sono allenate a questo e veglieremo compatti sui diritti degli studenti con disabilità difendendoli con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

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Popolo in festa

Montemesola, ‘Premio San Michele’ alle forze dell’ordine

La cerimonia avrà luogo domenica 1 settembre alle ore 20 in chiesa madre

27 Ago 2024

Torna a Montemesola il consueto appuntamento con i tanto attesi festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo e dei Santi Medici Cosma e Damiano, a testimonianza di una secolare devozione della comunità. Quest’anno le novità sono tantissime, a partire dalla durata della festa che sarà di tre giorni, anziché due: il 30, 31 agosto e 1 settembre. Il programma civile e religioso è davvero molto ricco al quale si aggiunge la consegna di una benemerenza istituita su proposta di una consorella per premiare coloro che, seguendo l’insegnamento di San Michele, si sono distinti nella lotta contro il male, in questo caso contro la criminalità, affermando gli ideali di legalità e giustizia. Nasce così il Premio San Michele, una vera e propria benemerenza istituzionale che premia le forze dell’ordine per il loro lavoro quotidiano a tutela della pubblica incolumità. La prima edizione del Premio San Michele, quindi, sarà inaugurata premiando chi rappresenta le donne e gli uomini in uniforme sul territorio ionico: il questore di Taranto Massimo Gambino e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, colonnelli Gaspare Giardelli e Massimiliano Tibollo.
La cerimonia avrà luogo domenica 1 settembre alle ore 20 in chiesa madre, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Andrea Casarano e dal vicario generale mons. Alessandro Greco.

La festa in onore dei  Santi Medici e di San Michele Arcangelo, originariamente celebrata nelle giornate del 28 e 29 settembre, si tiene in estate da tempo per permettere a tutti di viverla al meglio.

La nuova amministrazione della confraternita di San Michele Arcangelo, guidata dal priore Giovanni Guida, ha voluto omaggiare la comunità riportando all’originario splendore le statue dei Santi Medici, restaurate da Maria Di Capua di Martina Franca.

Il programma delle tre giornate è così articolato. Venerdì 30 agosto alle ore 19 ci sarà la traslazione dei venerati simulacri dalla chiesa di San Michele Arcangelo alla chiesa madre; alle ore 20 celebrazione eucaristica con la professione dei nuovi confratelli e consorelle mentre alle 21 in piazza IV novembre si terrà il concerto della banda musicale ‘Città di Francavilla Fontana’. Sabato 31, alle ore 18, avrà luogo la solenne processione dei Santi Medici e al termine della santa messa, in piazza IV novembre, avrà luogo il concerto dei Palasport, tribute band ufficiale dei Pooh, reduce dal successo di ‘Tale e Quale Show’ su Rai Uno. Domenica 1 settembre, alle ore 18, solenne processione di San Michele Arcangelo, con la cerimonia di premiazione al termine della santa messa alle ore 20; alle ore 21  grande spettacolo pirotecnico e concerto dei Vega80 alle ore  21.30 in piazza IV novembre.

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Diocesi

A Martina, ‘La Notte Bianca alla ricerca interiore’

Quest’anno al villaggio di Sant’Agostino Gabriele Rossi, pianista compositore e influencer

26 Ago 2024

Al villaggio di Sant’Agostino torna la Notte Bianca alla ricerca interiore, appuntamento fisso da undici anni che unisce fede, arte e cultura, quest’anno con un focus speciale su letteratura e musica.
Nel cuore del centro storico di Martina Franca, il 27 e il 28 agosto l’ex convento delle Agostiniane diventa ogni estate cornice di iniziative civili e religiose che si collocano nel programma dei festeggiamenti per Santa Monica e Sant’Agostino. Ospite speciale di mercoledì sera è Gabriele Rossi, compositore e pianista, nonché influencer che conta oltre due milioni di followers totali su Instagram e Tik Tok e diverse partecipazioni a talent show televisivi. Il giovane talento si esibirà in un’originale performance al pianoforte, in occasione della serata di consegna delle borse di studio universitarie.

Si comincia martedì 27 agosto alle ore 21, con l’apertura straordinaria notturna del convento agostiniano. Mentre nel chiostro si svolgerà l’adorazione eucaristica notturna, sul Belvedere – uno dei punti più alti di Martina – la compagnia teatrale “Le Quinte” terrà una lettura animata di passi tratti dalla letteratura mondiale.  Fonte d’ispirazione per questa scelta è stata l’ultima lettera di papa Francesco ai sacerdoti, nella quale il pontefice ha sottolineato l’importanza della lettura come atto di discernimento con cui l’uomo può avvicinarsi all’Invisibile. Una ricerca interiore espressa e vissuta in vario modo da uomini e donne di cultura di ogni tempo. La regia è di Pasquale Nessa, le coreografie di Francesca Sibilio. La performance sarà ripetuta tre volte, alle 21:30, alle 22:15 e l’ultima alle ore 23, con posti limitati ma a ingresso libero.

A seguire, la tradizionale riapertura all’alba del Belvedere con la celebrazione della santa messa alle 5:30, in attesa del sorgere del sole.

La serata del mercoledì è dedicata invece alle iniziative civili. Nella splendida cornice del chiostro, appuntamento alle 20:30 per la sesta edizione de “La Riconoscenza”, che il Villaggio di Sant’Agostino dedica ogni anno a persone e istituzioni che si sono distinte per generosità e dedizione verso l’opera. Quest’anno il “grazie” del Villaggio di Sant’Agostino va alla Scuola Girasole e all’avvocato Francesco Giuliani. A seguire, la consegna di dieci borse di studio a studenti universitari selezionati da un’apposita commissione e bando interno, offerte da benefattori locali che hanno condiviso con il Villaggio l’attenzione alla cultura e alla formazione dei giovani come preziosa risorsa del futuro della società.

Qui si colloca Gabriele Rossi con le sue note fantasiose al pianoforte. Chiude la serata l’inaugurazione della sala lettura della biblioteca artistica, dedicata all’avvocato Francesco Giuliani, nella quale saranno esposte alcune opere artistiche da lui donate all’associazione.

Tra le celebrazioni religiose che si svolgono nella chiesa della Madonna della Purità, martedì 27 agosto mons. Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina, presiederà la santa messa delle ore 20.

Di seguito, il programma dettagliato degli appuntamenti:

Martedì 27 agosto

Santa messa alle ore 20, presieduta da mons. Cesare Di Pietro,  vescovo ausiliare di Messina;

Notte Bianca alla Ricerca Interiore

Adorazione eucaristica notturna nel chiostro a partire dalle ore 21.

Apertura Belvedere dalle 21:15 all’una, con performance di lettura animata a cura della compagnia teatrale Le Quinte alle ore 21:30; 22:15; 23:00. Ingresso libero, senza prenotazione.  Posti limitati.

Mercoledì 28 agosto

Santa messa alle 5:30 sul Belvedere in attesa dell’alba; ore 19 nella chiesa della Madonna della Purità;

Evento civile alle ore 20:30

Assegnazione de “La Riconoscenza”; performance musicale di Gabriele Rossi; consegna delle Borse di Studio; inaugurazione della sala lettura della biblioteca d’arte dedicata all’avvocato Francesco Giuliani.

Per info: 080 3210356 (anche whatsapp).

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Peregrinatio in diocesi

Peregrinatio in diocesi delle reliquie del beato Novarese

26 Ago 2024

di Angelo Diofano

Dall’ 8 al 14 settembre si svolgerà in diocesi la peregrinatio delle reliquie del  beato Luigi Novarese nel quarantesimo anniversario della morte e nel sessantacinquesimo di presenza del Centro Volontari della sofferenza a Taranto.

S’inizierà domenica 8 settembre alla parrocchia Madonna della Fiducia di Taranto con la santa messa alle ore 11.30 presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero. Queste le tappe successive: il 9 alla San Giovanni Battista (Monteiasi); il 10 alla Madonna del Rosario (Grottaglie); l’11 alla Sant’Egidio (Tramontone-Talsano); il 12 alla rettoria di Santa Maria di Talsano; il 13 all’Addolorata (Taranto); il 14 al Cuore Immacolato di Maria (Taranto).

Spiega l’assistente ecclesiastico del Centro Volontari per la Sofferenza, don Cristian Catacchio, che ha organizzato l’evento: “La vita di mons. Novarese fu profondamente segnata dai suoi trascorsi di ex malato, testimonianza di come da una condizione di limitazione fisica possono emergere potenzialità spirituali e terapeutiche. Subito dopo la guarigione, proprio per lenire le sofferenze degli ammalati, pensava di intraprendere la carriera di medico, ma poi decise che la sua strada sarebbe stata il sacerdozio. L’esperienza della malattia lo segnò profondamente e gli fece intraprendere un cammino spirituale profondo. Si dedicò all’assistenza religiosa agli ammalati negli ospedali, alla pastorale sanitaria e a chiunque potesse aver bisogno di assistenza e supporto”.

“Preghiamo – conclude il sacerdote – perché la presenza in diocesi delle reliquie possa essere un evento significativo per tutti gli appartenenti al Cvs e per coloro che potranno conoscere il carisma associativo. Alla preghiera uniremo l’azione, impegnandoci, per quanto possibile, a collaborare con la presenza nelle parrocchie coinvolte nell’iniziativa”.

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Angelus

La domenica del Papa – “Solidarietà a chi è colpito dal vaiolo delle scimmie”

foto Vatican media-Sir
26 Ago 2024

“Desidero manifestare la mia solidarietà alle migliaia di persone colpite dal vaiolo delle scimmie, che costituisce ormai un’emergenza sanitaria globale. Prego per tutte le persone contagiate, specialmente la popolazione della Repubblica democratica del Congo così provata. Esprimo la mia vicinanza alle Chiese locali dei Paesi più colpiti da questa malattia e incoraggio i governi e le industrie private a condividere la tecnologia e i trattamenti disponibili, affinché a nessuno manchi l’adeguata assistenza medica”. Queste le parole di papa Francesco, ieri mattina, dopo la recita dell’angelus, affacciato alla finestra dello studio nel palazzo apostolico vaticano per recitare l’angelus con i circa 12mila fedeli e pellegrini riuniti in piazza San Pietro.
Poi un pensiero “all’amato popolo del Nicaragua”: “Vi incoraggio a rinnovare la vostra speranza in Gesù. Ricordate che lo Spirito Santo guida sempre la storia verso progetti più alti. La Vergine Immacolata vi protegga nei momenti della prova e vi faccia sentire la sua tenerezza materna. La Madonna accompagni l’amato popolo del Nicaragua”.
Dal Nicaragua all’Ucraina: “Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione Russa, e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perché chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perché si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo, sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perché ha pregato. E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore, non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. Le Chiese non si toccano!”, l’appello del Pontefice.
E “continuiamo a pregare perché si ponga fine alle guerre, in Palestina, in Israele, in Myanmar e in ogni altra regione. I popoli chiedono pace! Preghiamo perché il Signore ci dia, a tutti, la pace”.
Al momento dei saluti, in particolare, ha citato i nuovi seminaristi del Collegio Nord-Americano, augurando loro “un buon cammino formativo” e anche” di vivere il loro sacerdozio con gioia, perché la vera preghiera ci dà la gioia”; i ragazzi con disabilità motorie e cognitive, che partecipano alla “staffetta dell’inclusione” per “affermare che le barriere possono essere superate”; gli amici, i ragazzi dell’Immacolata.

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Tracce

È un barcone o uno yacht?

(Photo ANSA/SIR from https://www.agensir.it/)
24 Ago 2024

di Emanuele Carrieri

Le aperture delle prime pagine dei quotidiani e i sommari dei titoli dei telegiornali di questi giorni sono polarizzati dall’inabissamento del veliero avvenuto al largo di Porticello, nel quale sono annegate sette persone. La causa che ha provocato attenzione e sconcerto è legata alla tromba marina che ha rovesciato e affondato il natante. Un’eccellenza, un panfilo a vela, da diporto, di cinquantasei metri e dotato di un albero di settantacinque metri, battente bandiera del paradiso fiscale dell’Isola di Man. Non era dunque una carretta del mare ma una super imbarcazione, che si è però dimostrata fragile di fronte alla forza improvvisa della natura. Fra i sette deceduti nel disastro, il tycoon Mike Lynch e il banchiere Jonathan Bloomer. Ma l’attenzione dei giornali e dei notiziari televisivi si è concentrata su due elementi di questo naufragio: la frequenza delle trombe d’aria e delle trombe marine e ciò che le provoca da un lato e, dall’altro, il fatto che fra le vittime vi siano personaggi dell’alta finanza. Forse si parlerà ancora a lungo di questa vicenda. Ma parliamo molto poco del fatto che il Mediterraneo sia una sconfinata tomba in cui tutti i giorni annegano migliaia di uomini e donne, adulti e giovanissimi, che, non per passatempo ma per bisogno, cercano di attraversarlo per venire in Europa e che non sono degni della nostra attenzione e neppure, spesso, di essere nominati. È l’effetto dell’abitudine alla normalità di quelle morti perché le vite umane non sono poi tutte uguali, nonostante i proclami di civiltà dei diritti umani di cui gran parte degli occidentali, ma, soprattutto, degli europei, pretendono di essere la culla. È chiara e visibile l’asimmetria fra il naufragio dei giorni scorsi e la catastrofe quotidiana delle persone migranti sulle rotte del Mediterraneo. Un’asimmetria sia nella copertura da parte dei mezzi di informazione, ma anche per le operazioni di soccorso e le tecnologie messe in azione per la ricerca e il recupero. E allora, perché una attenzione dissimile di fronte alle due diverse tragedie del mare? E perché il dramma di migliaia di persone che fuggono da guerre, povertà, instabilità non ha la stessa rilevanza? E se sono stati e sono seguiti con una attenzione mediatica diversa, dipende da meccanismi che hanno a che fare con la attitudine di un fatto a essere trasformato in notizia di elevato interesse? È forse più facile riconoscersi in turisti occidentali anziché in profughi che fuggono da fame e da conflitti? Si sfuggono le tragedie dei migranti perché si proiettano in loro le nostre paure, quelle di una società e di forze che sentiamo di non riuscire più a controllare? La paura inconscia è quella del contagio con la fame, con la povertà, con il dolore, con il lutto? Ciò che colpisce è la lontananza fra l’empatia verso i turisti del veliero e il trattamento verso i migranti che attraversano il mar Mediterraneo da parte dell’informazione, della politica e di tutta la società civile. Certo, si possono cercare e trovare alcune differenze per giustificare le difformità di trattamento. I naufraghi del panfilo non avevano bisogno di mezzi di fortuna per raggiungere le coste siciliane, non sapevano di affrontare un rischio tremendo, né tanto meno avevano intenzione di presentare qualche domanda di asilo, ammesso che questa sia un peccato. Non graveranno sul precario sistema di accoglienza e non chiederanno alcun sussidio allo Stato italiano, a parte l’immediato soccorso. Resta il fatto, scrisse Giorgio La Pira nell’ultima lettera al suo amico di sempre, papa Paolo VI. E resta il fatto è che, nel 2023, nel mar Mediterraneo, hanno perso la vita più di tremila persone. Questo è il numero soltanto dei decessi accertati perché molti altri avvengono nell’oscurità e nel silenzio di tutti. Resta il fatto che questo dato, non solo chiama in causa tanti aspetti di responsabilità, ma solleva, innanzitutto e soprattutto, un problema di coscienza e di principi, quelli sui quali è fiorita, dopo il secondo conflitto mondiale, l’idea di una Europa unita, fra i quali la salvaguardia della vita umana. Resta il fatto che, nel nostro tempo, l’Unione europea reagisce di fronte a questa carneficina come se i naufragi fossero effetto collaterale del fenomeno migratorio. Resta il fatto che si festeggia la riduzione del numero degli sbarchi come una squadra di pulcini che ha fatto rete sul campetto parrocchiale. Ma la riduzione degli sbarchi può avere tante cause. Sono calate le partenze dalla Tunisia, anche per effetto del memorandum siglato dall’Italia con il Paese del Maghreb. È un accordo che lascia aperto un altro problema di coscienza: è stato dimostrato che centinaia di migranti respinti dalla Tunisia vengano deportati nel deserto libico e abbandonati senza acqua e senza cibo. Tutto ciò perché niente è cambiato in Libia: nonostante le rinnovate denunce dell’Onu, sono sempre aperti i campi di concentramento nei quali sono rinchiusi i migranti respinti in mare nel corso dei tragitti verso l’Europa. Nelle intese che hanno esternalizzato le frontiere dell’UE non è regolata la imposizione di interventi per porre fine a pratiche criminali pure verso donne e bambini. E così resta il fatto che si assiste a tragedie che chiamano in causa le coscienze: non è accettabile, non tutto è accettabile in nome della riduzione degli sbarchi. È una questione di umanità, di solidarietà, di comprensione e di compassione verso gli altri esseri umani.

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Visite guidate

‘Notte in cattedrale’

Venerdì 30, viaggio immersivo e multimediale attorno alla figura di San Cataldo

23 Ago 2024

di Angelo Diofano

La figura del ‘nostro’ San Cataldo vescovo senza più segreti, attraverso un percorso inedito sulla sua storia. Questo sarà possibile in una serata tutta da ricordare, quella di venerdì 30, con inizio alle ore 21, nella più antica cattedrale di Puglia, quella appunto intitolata a San Cataldo, il santo pellegrino proveniente dall’Irlanda, giunto a Taranto dopo  un avventuroso viaggio in Terrasanta. Tanto promette l’iniziativa intitolata ‘Notte in cattedrale’, lontana dagli stereotipi delle pur interessanti  visite guidate in basilica, alle quali quotidianamente partecipano folte comitive di turisti. Infatti attraverso un percorso  immersivo, fra videomapping, digital board e altri sofisticati supporti offerti dal mondo della multimedialità, il visitatore potrà compiere un viaggio coinvolgente, ricco di colpi di scena, alla scoperta della storia del nostro patrono assieme a quella di Taranto, ‘risorta’ proprio grazie all’arrivo di San Cataldo.

E non è finita qui: al termine del percorso, gli intervenuti saranno invitati a salire sulla terrazza della cattedrale per godere del panorama mozzafiato dei due mari, assaporando nel contempo  gustosissime orecchiette, ‘innaffiate’ da buon vino, e frutta prelibata delle nostre campagne. Chi vorrà, potrà anche accostarsi all’’angolo caffè’, sempre sulla medesima terrazza, dove Valentina Palange, ‘la tarantina espatriata’ e nota influencer, parlerà della gustosissima bevanda che scandisce i momenti più importanti della giornata, raccontandone la storia e illustrandone la molteplice varietà di gusti. E ovviamente Valentina non si sottrarrà dall’offrire un buon caffè, chiacchierando delle vicende della città di cui pur vivendo  lontana, continua a esserne follemente innamorata.

Il tutto sarà possibile con l’offerta di un contributo di dieci euro che sarà devoluto in favore delle attività oratoriali per i bambini della città vecchia.

Per informazioni e prenotazioni, telefonare al 328.9268385

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Sport

Taranto, esordio in campionato a Giugliano: la strada è in salita ripida

Nella foto di Varese sport, Carmine Gautieri
23 Ago 2024

di Paolo Arrivo

Gabriel Meli, Francesco Verde, Mattia Del Favero, Francesco Sacco: sono i nomi dei nuovi volti aggregati al gruppo ionico. Qualcuno li ha definiti eroi. Perché venire a Taranto, in questi tempi burrascosi, è davvero un atto coraggioso. Una iniezione di fiducia che andrebbe estesa all’intera tifoseria ionica. La squadra, infatti, merita il massimo sostegno, finché i calciatori non vengono messi alla prova. Questa sera a Giugliano riparte il campionato di serie C. E se è vero che ogni inizio è difficile, stavolta la strada appare in salita ripida: al disimpegno preannunciato questa estate dal presidente Giove, al centro della contestazione (tre ordigni sono stati lanciati contro la sua villa nelle scorse ore), ha fatto seguito l’addio di mister Capuano sostituito in panchina da Carmine Gautieri. Il quadro è quanto mai incerto, doloroso e imprevedibile. In classifica pesano anche i 6 punti di penalizzazione.

Il campionato

Cinque le pugliesi che fanno parte del girone C: Audace Cerignola, Foggia, Monopoli, Team Altamura, insieme alla società ionica diretta dal nuovo direttore generale Fabrizio Lucchesi. Da segnalare la presenza in questo torneo della Juventus Next Gen. Ovvero l’under 23, che esordirà in casa contro il Cerignola. Le 38 giornate della regular season termineranno domenica ventisette aprile. Poi l’appendice dei playoff, disputati quest’anno dal Taranto al termine di un’ottima stagione.

La sfida di Giugliano

La squadra campana è reduce dal passaggio del turno in Coppa Italia ai danni della Casertana, fatta fuori ai calci di rigore. Il Taranto invece è già uscito indegnamente dalla competizione – sconfitta con punteggio tennistico (6-0) sul campo del Benevento. L’auspicio è che il Giugliano non infligga la stessa pena a una formazione che ha perso per strada i suoi pezzi migliori (da Gianmarco Vannucchi a Mamadou Kanoute). Il cammino è lungo, ad ogni modo. Occorrerà allora limitare i danni in questo avvio di stagione sperando in un assestamento o in qualche favorevole colpo di scena. La sfida di questa sera allo stadio Alberto De Cristofaro di Giugliano (fischio d’inizio alle ore 20.45) potrebbe già offrire qualche sorpresa. Di certo ai padroni di casa, allenati da Valerio Bertotto, non è dato sottovalutare l’avversario: lo impone la storia del club ionico, il rispetto che si deve.

Lo Iacovone

Il Taranto rivedrà il suo campo di gioco? Com’è noto le motivazioni che hanno portato Massimo Giove alla decisione più dolorosa sono legate alla vicenda dei Giochi del Mediterraneo, e precisamente alla ristrutturazione dello stadio Erasmo Iacovone: il patron aveva ricevuto “grandissime rassicurazioni” sulla possibilità di continuare a giocare tutte le partite casalinghe all’interno della stessa struttura, durante lo svolgimento dei lavori, prima di ricevere comunicazione, da parte del Comune e del commissario Ferrarese, di una agibilità garantita solamente fino al 30 settembre. Così gli accordi stabiliti nei mesi scorsi sarebbero venuti meno. E pure il sostegno degli sponsor, potremmo prevedere, se tutti gli incontri dovessero disputarsi oltre le mura dello Iacovone. Per conoscere le sorti della squadra che rappresenta la città dei due mari nel mondo del pallone si dovrà attendere la nuova riunione della Commissione pubblico spettacolo prevista nella giornata di mercoledì prossimo ventotto agosto.

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