Festeggiamenti patronali

La Polizia celebra San Michele Arcangelo

30 Set 2024

Domenica mattina nella chiesa dello Spirito Santo in via Lago D’Averno si è celebrata come tradizione vuole la festa di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato.
La celebrazione è stata officiata dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, alla presenza del questore Massimo Gambino e di tutte le massime autorità civili e militari della provincia.
Il questore, in un sentito saluto per il suo ‘ultimo’ San Michele Arcangelo nel capoluogo jonico, ha ringraziato l’ arcivescovo per la sua presenza, tangibile segno dell’indissolubile legame tra la Polizia di Stato e la Chiesa, ed ha reso omaggio alle autorità per la loro presenza. Queste le sue parole: “La mia nomina a questore del capoluogo di regione costituisce un riconoscimento alla questura di Taranto e anche a tutto il territorio che, pur tra mille difficoltà, ha un notevole potenziale e grandi margini di sviluppo.
Rivolgo un sentito pensiero di gratitudine a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato in servizio nella provincia di Taranto che, con la loro professionalità e con il loro silenzioso operato hanno collaborato in questi tre anni per garantire il rispetto di ogni forma di legalità”.

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Inclusione

‘Tutti matti per il calcio’: lo sport strumento d’integrazione

foto Nives Concolino
30 Set 2024

di Nives Concolino

Lo sport come attività inclusiva e terapeutica per chi soffre di problemi mentali. L’esempio arriva dalla sedicesima edizione di Tutti matti per il calcio’, rassegna nazionale promossa dalla Uisp, rivolta ai centri di salute mentale. A dare il calcio d’inizio, giovedì scorso nello stadio comunale di Riccione è stato l’assessore allo sport, Simone Imola, si va avanti oggi fino al termine delle trenta partite di calcio a 7 che chiamano in campo una decina di squadre miste, formate da giocatori e giocatrici giunti da varie regioni italiane con una schiera di operatori, medici e infermieri. Tutti pronti a confermare il “ruolo positivo e salutare rivestito dal calcio e dallo sport sociale come momento ricreativo e competitivo”, concetto ribadito da Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp. L’integrazione delle persone con disagio mentale, disabilità intellettiva, psichica, fisica e sensoriale è uno dei capisaldi della mission Uisp, che porta con se una forte carica di positività.

La soddisfazione degli speciali giocatori si coglie anche da bordo campo, sui loro volti e nell’atmosfera che si respira. “Questi sono momenti molto belli, costituiscono l’apice di un anno di lavoro svolto assieme ai pazienti psichiatrici con vari disturbi, che magari hanno avuto delle sfortune nella vita – osserva Nicola Bianchi, educatore del Dipartimento di salute mentale di Como -. Il riuscire a partecipare a queste manifestazioni, il giocare in bei campi con belle maglie, con il pubblico e la televisione (in apertura è stata presente anche la Rai, ndr) è molto inclusivo per persone che per la malattia si sono ritirate socialmente. In queste occasioni riprendono a fare le cose insieme agli altri e a stare bene dal punto di vista fisico e mentale. Si riprende il posto che la malattia ti porta via”. Che importanza riveste questo appuntamento per i giovani in campo? “Il torneo per noi che giochiamo significa tantissimo – assicura il giovane Davide Iovino -, perché facciamo parte di una comunità e questo è un modo per mettersi in gioco, per stare insieme, divertirsi e condividere una grande passione. È una notevole opportunità . Speriamo si continui così e che ci siano sempre più squadre per essere in tanti a divertirsi”.

foto Nives Concolino

La valenza sportiva è condivisa da medici e operatori. “Questo è un evento sicuramente terapeutico – premette la psichiatra Marialucia Moalli dalla panchina -. Serve ai nostri ragazzi soprattutto per canalizzare l’aggressività, cosa importante che, se avviene in una manifestazione sportiva e soprattutto competitiva, diventa funzionale e consente anche d’integrare la virilità. La potenza maschile per un uomo è molto rilevante e la competitività è socialmente accettata. All’interno dello sport diventa positiva, inclusiva e rafforza l’identità del ragazzo e la sua potenza maschile. In altri ambiti la stessa aggressività non è ammessa e diventa disfunzionale”.

Praticare il calcio o altri sport contribuisce comunque a diminuire anche lo spirito aggressivo. Lo conferma Alessandro Baldi, responsabile del Settore calcio nazionale della Uisp. “Abbiamo realizzato un progetto innovativo ‘Sportiva…mente’, lo Sportpertutti per la qualità della vita delle persone nell’area del disagio mentale, elaborato in base a due campioni: chi pratica lo sport e chi non lo fa. I benefici, il riacquistare la quotidianità e la diminuzione dell’assunzione dei farmaci, sono stati scientificamente provati. Vale per tutti gli sport, come basket, pallavolo, nuoto che abbiamo proposto e in particolare per il calcio, in quanto più diffuso nel nostro Paese”. Per tutti i valori racchiusi in questo torneo, Imola spera di replicare l’evento in futuro a Riccione.

foto Nives Concolino

Quest’anno “Tutti matti per il calcio” celebra anche l’inserimento dello sport nella Costituzione (articolo 33), che ne riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psico-fisico. Non solo. “Tutti matti per il calcio” commemora il centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia, figura di primo piano per il trattamento del disagio mentale, da sempre punto di riferimento della Uisp. Come evidenzia Pesce: “È stato il primo a capire che le malattie mentali non hanno solo bisogno di cure, ma anche del rapporto umano e sociale che si crea con il contesto circostante, a cominciare dalle strutture e dai medici. Il calcio si è dimostrato un ottimo terreno per costruire sul campo relazioni in grado di superare disagio mentale e solitudine”.

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Popolo in festa

Tamburi in festa per gli Angelo Custodi

30 Set 2024

di Angelo Diofano

Si concludono mercoledì 2 ottobre al quartiere Tamburi i festeggiamenti in onore degli Angeli Custodi, nella parrocchia loro intitolata. Alle ore 17 l’arcivescovo emerito di Potenza, mons. Salvatore Ligorio, presiederà la solenne celebrazione eucaristica cui seguirà la processione per le vie del territorio parrocchiale accompagnata dalla banda musicale ‘Ss.ma Addolorata’ di Talsano diretta dal maestro Vito Bucci. A conclusione, lo spettacolo pirotecnico della ditta Insogna di Taranto.

Inoltre domenica sera, 29 settembre, dopo la santa messa celebrata dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, si è svolta la cerimonia della seconda edizione del premio ‘Angeli Custodi’ alle personalità o associazioni che in tutto questo tempo sono state molto vicine alla parrocchia e che si sono impegnate per la promozione sociale nel territorio. Il riconoscimento è andato all’associazione ‘Soleterre’ (per l’impegno condiviso nella realizzazione di vari progetti durante lo scorso anno pastorale, in particolare per la messa in opera dei laboratori parrocchiali, delle attività del catechismo e di tante altre iniziative rivolte ai bambini del quartiere) e a Marco D’Errico di Teleperformance (come segno di gratitudine per l’amore verso i più piccoli, soprattutto nel periodo particolarmente intenso delle festività natalizie).

Nella medesima circostanza ha avuto luogo la consegna delle borse di studio, offerte da Teleperformance, agli alunni dell’istituto comprensivo Galileo Galilei che hanno concluso il ciclo di studi con il massimo dei voti: Lorenzo Murciano, Jennifer Demirovic, Federica Lenti e Ginevra Manigrasso. Ha presenziato alla serata la dirigente scolastica Antonietta Iossa, che è stata premiata assieme ad Alessandro Ladiana di Teleperformance.

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Azione cattolica

La festa diocesana di inizio anno associativo dell’Azione Cattolica

‘Un tesoro di condivisione’, il nome del festoso incontro di sabato 28 settembre

foto Ac Taranto
30 Set 2024

di Daniele Panarelli
Sabato 28 settembre, il seminario arcivescovile è stato teatro di una giornata ricca di entusiasmo e partecipazione per ‘Un tesoro di condivisione’, la festa di inizio anno dell’Azione Cattolica.
Adulti, giovani, giovanissimi e ragazzi della Acr si sono ritrovati per un pomeriggio all’insegna dell’amicizia e della collaborazione. Protagonista indiscussa della giornata è stata una coinvolgente caccia al tesoro che ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Indizi da decifrare, enigmi da risolvere e sfide da superare hanno impegnato i partecipanti, che si sono mossi per gli spazi esterni del seminario alla ricerca del ‘prezioso’ tesoro.
Filo conduttore dei giochi è stata la storia e i testimoni di Ac e, per chi ancora non la conosceva c’è stata la possibilità di vedere la sede diocesana dell’azione cattolica. Ma c’è stato un colpo di scena: per raggiungere l’obiettivo, era indispensabile la collaborazione di tutti i gruppi. Un messaggio chiaro e importante, che ha sottolineato il valore della partecipazione e dell’unitarietà.
Al termine della caccia, la gioia della scoperta si è unita al piacere di condividere una gustosa merenda. 
La festa si è conclusa con momenti di musica e allegria, suggellando un pomeriggio indimenticabile.
Il successo della festa è stato possibile grazie al prezioso lavoro del consiglio diocesano, che fin dalla mattinata si è dedicato alla sua preparazione con entusiasmo e dedizione.
Auguriamo a tutta l’Azione Cattolica un anno ricco di iniziative, di crescita e di nuove amicizie!
foto Ac Taranto

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Popolo in festa

San Giorgio Jonico, la ‘Santi Patroni d’Italia’ celebra San Francesco

30 Set 2024

di Angelo Diofano

“Ci prepariamo a vivere la nostra festa patronale, chiedendo al Signore di imitare S. Francesco nell’umiltà, nella povertà in spirito e nella fraternità. Il Santo di Assisi custodisca la nostra comunità”. Così don Angelo Baldassarre, amministratore parrocchiale dei Santi Patroni d’Italia, in San Giorgio jonico, annuncia le iniziative in onore di San Francesco d’Assisi, con la partecipazione di due dei quattro sacerdoti recentemente ordinati.

Mercoledì 2, alle ore 18, la celebrazione eucaristica verrà presieduta da don Marco Albanese, vicario parrocchiale all’Immacolata di San Giorgio jonico.

Giovedì 3, alle ore 18, la santa messa sarà celebrata da don Federico Marino, vicario parrocchiale alla Santa Lucia; a seguire, l’adorazione eucaristica con la celebrazione del Transito di San Francesco. La serata sarà conclusa da una cena comunitaria nel teatro parrocchiale con i collaboratori e tutti i fedeli.

Venerdì 4, alle ore 18 santa messa solenne celebrata dall’amministratore parrocchiale don Angelo Baldassarre; alle ore 9.30, rappresentazione dell’opera teatrale in reading  su San Francesco dal titolo ‘Laudato si’’, a cura della ‘Carusteatro’ con testi e regia di Davide Roselli; al termine, annuncia don Angelo, ci sarà una gradevolissima sorpresa per i presenti.

Anche durante i festeggiamenti sarà proposto l’acquisto del calendario dedicato ai Santi Patroni e al Giubileo 2025, occasione per rafforzare nei parrocchiani il senso della comunità.

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Popolo in festa

Grottaglie festeggia la Madonna del Rosario

30 Set 2024

“Carissimi, dopo la grandiosa festa dello scorso anno in occasione del 50.mo anniversario della parrocchia, vivremo la festa della nostra Protettrice come occasione preziosa per introdurci al Giubileo 2025 volgendo lo sguardo a Maria che splende davanti a noi come un segno di consolazione e di sicura speranza in un tempo minacciato da conflitti e ingiustizie. Vogliamo chiedere a Lei la forza di essere pellegrini e seminatori di speranza attorno a noi”: così a Grottaglie don Mimino Damasi, parroco della Madonna del Rosario, il suo vicario don Adriano Arcadio e il suo collaboratore don Francesco Nigro annunciano i festeggiamenti in onore della Titolare a cura della omonima parrocchia e della confraternita del Rosario con il patrocinio del Comune.

Mercoledì 2, alle ore 17.30, inizierà la peregrinatio della Madonna pellegrina nelle famiglie della parrocchia; alle ore 19, nella ricorrenza degli Angeli Custodi, santa messa con la partecipazione di nonni e nipoti.

Giovedì 3, alle ore 19, santa messa presieduta da don Cristian Catacchio, parroco alla Madonna della Fiducia di Taranto e cappellano ospedaliero, con la sua testimonianza sul mondo della malattia, con la presenza degli ammalati e degli aderenti all’Unitalsi e al Cvs; alle ore 20, in occasione del Transito di San Francesco, recital dal titolo ‘Francesco, uomo del Vangelo’ a cura di Michele Mancone, musicista e docente di religione.

Venerdì 4, dalle ore 17, attività ricreative per bambini e ragazzi nella villa della zona 167 bis; alle ore 19 santa messa presieduta da don Francesco Mitidieri, cappellano carcerario, con testimonianza sul mondo della detenzione e della marginalità; alle ore 20.30, sul sagrato, concerto di Francesco Greco in ‘Violin Live Show’.

Sabato 5, alle ore 18.15, rosario ‘aux flambeau’ con la statua della Madonna pellegrina per: via dello Sport, via Tiziano, via Masaccio, via Raffaello, via Buonarroti; alle ore 19, santa messa presieduta da don Pino Calamo, parroco alla Madonna delle Grazie di Taranto, con testimonianza sull’accoglienza e sull’integrazione dei migranti nelle comunità cristiane.

Domenica 6, solennità della Madonna del Rosario, alle ore 10.30, ‘Un fiore per Maria’ da parte dei bambini del catechismo, segno di affidamento alla Vergine; alle ore 12, supplica alla Madonna del Rosario di Pompei; alle ore 17, santa messa solenne presieduta da mons. Ottavio Vitale, vescovo di Lezhe, in Albania; alle ore 18.30, processione con la partecipazione dei confratelli e delle consorelle del Rosario in abito di rito per: via dello Sport, via Buonarroti, via Sturzo, via Modigliani, via De Gasperi,  via Calò, piazza Padre Pio (con omaggio dei bambini alla Vergine), via Ariosto, via Deledda, via Collodi, via F.lli Bandiera, piazza Principe di Piemonte, via Matteotti, via Marconi, via Giotto, via dello Sport.

Nei pressi dello stadio, durante la processione, sosta per lo spettacolo di fuochi d’artificio a cura della ditta ‘Itria Fireworks’ di Martina Franca.

Alle ore 21.30, sul sagrato, spettacolo musicale del gruppo degli ‘Akusimba’, con estrazione dei biglietti vincenti della lotteria.

Lunedì 7, memoria liturgica della Madonna del Rosario, alle ore 8.30, santa messa con adorazione eucaristica; alle ore 12, supplica e benedizione eucaristica; alle ore 19, santa messa presieduta da mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo emerito di Potenza; alle ore 20, in chiesa, recital mariano a cura del gruppo famiglie.

Presterà servizio di giro e alla processione la banda musicale ‘Città di Grottaglie’.

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Tracce

Il grido di dolore di Francesco

(Photo Marco Calvarese/Sir from website https://www.agensir.it)
30 Set 2024

di Emanuele Carrieri

Da diverso tempo, è la “voce di uno che grida nel deserto”. Il grido, di angoscia, di dolore, di sofferenza, ma anche di contestazione, di dissenso, di protesta, di Jorge Mario Bergoglio traccia il discrimine fra la politica di devastazione, che le forze di difesa israeliane, sulla base degli ordini di Benjamin Netanyahu, stanno conducendo sul suolo del Libano, e lo stato d’animo che sta sperimentando la gran parte, forse la schiacciante preponderanza, dell’opinione pubblica mondiale. In una delle ultime udienze generali, papa Francesco ha parlato di una “terribile escalation” che la comunità internazionale dovrebbe fermare. Dopo, di slancio, ha aggiunto: “È inaccettabile!”. E, nel frattempo, il numero dei morti si avvicina paurosamente alla cifra di mille in tutto il Libano. C’è una ambiguità, che si rispecchia di continuo nei confronti e nei dibattiti televisivi, ossia che la scena sia suddivisa fra pro-israeliani e pro-palestinesi. No, davvero non è così. Da un lato, ci sono i sostenitori di una pacifica convivenza con pari dignità fra lo Stato d’Israele e lo Stato di Palestina, fra il popolo israeliano e il popolo palestinese. In Italia, in Europa, nella maggior parte del mondo, da sempre, sono sicuramente la maggioranza. E nel mondo, la maggior parte degli stati considera come sottintesa la esistenza di Israele come di ogni altro paese. Senza considerare, poi, che già da tempo molti paesi arabi o con una popolazione che appartiene alla religione musulmana hanno già rapporti “civili” con la Stella di Davide. Lo Stato d’Israele e il popolo israeliano non sono minimamente messi in discussione, tanto quanto non può essere confuso il primo ministro Benjamin Netanyahu – che, in relazione alle diverse convinzioni, è ostaggio della maggioranza di governo oppure tiene lui in ostaggio tutta la compagine – con i cittadini di Israele. Marchiare di antisemitismo, antigiudaismo o antisionismo chi accusa Netanyahu è una vera e propria mascalzonata. Questo da un lato e dall’altro? Sarebbe sicuramente riduttivo ricondurre il tutto soltanto al proposito di sopravvivenza politica di Netanyahu. Tutto questo non è solamente il frutto e lo strumento di un uomo proteso all’affermazione di sé stesso, non ha le proprie origini solo nell’ambizione di un uomo che cerca il successo per il successo, in uno sforzo bellico continuo. Perché è anche vero che Netanyahu è sostenuto da una coalizione politica, sociale e religiosa categorica: un’alleanza ultra-conservatrice, ultra-nazionalista, ultra-ortodossa, ultra-suprematista. Un blocco violento, fanatico e sostanzialmente razzista nel senso che considera i palestinesi una etnia da scartare, un popolo non meritevole del diritto di cittadinanza nella lingua di terra che va dal fiume al mare, dal Giordano al Mediterraneo. Il fine è quello di tenere questa gente assoggettata oppure di scacciarla fisicamente da quei territori. È questa alleanza suprematista che – dopo l’incursione di Hamas del 7 ottobre – si è lasciata andare alla più brutale, crudele e disumana reazione contro i palestinesi della striscia di Gaza. Massacrare decine e decine di migliaia di persone, bombardare edifici sacri e luoghi di culto, edifici scolastici e luoghi di primo soccorso e di cura, bombardare veicoli di assistenza di cui era preannunciato e concordato il percorso, colpire giornalisti con la scritta “press” a caratteri cubitali e lontani da posizioni di scontro, affamare e indebolire la popolazione è fuori da ogni quadro etico e giuridico internazionale. Non si può bombardare una chiesa se nel suo interno si nasconde un capomafia, non si può bombardare un edificio scolastico perché all’interno si nasconde un terrorista, non si può bombardare un ospedale perché c’è un violentatore. E a ciò si assomma la lunga scia di violenze, cicliche e ricorrenti, alle quali beduini e palestinesi sono esposti da oltre un anno in Cisgiordania. È una vera e propria strategia del terrore con aggressioni, incendi, uccisioni e distruzioni. Sono gli stessi attacchi violenti e disumani a cui erano esposti, nei secoli passati, i villaggi popolati dagli ebrei in Europa orientale. Ed è drammatico che, a distanza di secoli, queste azioni siano compiute da gruppi di israeliani. Tanto quanto è forse ovvio che questa violenza senza limiti abbia bisogno della assenza di testimoni: ecco perché a inviati e corrispondenti di guerra, tanto quanto a fotoreporter e cameraman, è vietato lavorare in Israele e, adesso, anche in Cisgiordania. Ma è fortemente significativo che in Occidente si dica che le uccisioni a in Libano e il ferimento di tante persone con l’esplosione dei cercapersone se fatto da altri sarebbe stato definito un attacco terroristico. Netanyahu, però, se ne frega del diritto internazionale. La comunità internazionale ha capito fin troppo bene che, data la sproporzione delle forze militari, il blocco suprematista di Netanyahu non lotta per la esistenza e la sicurezza della propria nazione, ma per il dominio sui palestinesi e il dominio terrorizzante sugli stati vicini. Il mondo sa che la Knesset ha votato una risoluzione per sconfessare la nascita di uno Stato palestinese. Ecco, non si tratta di pensare un dopo Gaza o un dopo Libano: ora si tratta di determinare – oggi e non domani – il riconoscimento e la costituzione della Palestina, dato che Hamas, Houthi, Hezbollah sono i sintomi violenti di un nodo mai sbrogliato. E quando il Papa ripete di continuo “Palestina e Israele” indica l’unica strada realista. Ma è la “voce di uno che grida nel deserto”. In questa guerra, il più valido dei complici è il silenzio, corresponsabile e favoreggiatore.

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Sport

Gioiella Prisma Taranto, esordio col botto in Superlega

foto G. Leva
30 Set 2024

di Paolo Arrivo

Il primo successo lo ha fatto la campagna abbonamenti. Perché le 980 adesioni raccolte per la nuova stagione sono un risultato straordinario, storico: un’attestazione di amore per questa eccellenza ormai radicata sul territorio, e una iniezione di fiducia per la squadra rinnovata che scende sul parquet di gioco. Così la Gioiella Prisma Taranto si apprestava a vivere una nuova avventura. Con l’obiettivo di divertire il pubblico giocando a pallavolo nel campionato più bello e più difficile del mondo. Ebbene, il secondo successo è stato ancora più clamoroso. Gli ionici infatti hanno sconfitto l’Allianz Milano con un secco 3-0 (25-22, 25-20, 25-19). Una grande prestazione sfoderata da una compagine che, alla prima giornata, dimostra di essere già gruppo. Che ha giocato con personalità, con grinta, con cattiveria, contro un avversario di alto livello che gioca la Champions League. Di buon auspicio, questo successo è un premio e insieme una scommessa per il medio termine: grazie alla pallavolo si possono raggiungere quei risultati di eccellenza che la città di Taranto merita.

Il match Gioiella Prisma Taranto-Allianz Milano

Ospiti in leggero vantaggio nel primo set, i padroni di casa hanno il merito di lottare punto su punto sino al sorpasso del 13-11. La reazione di Milano non si fa attendere. I meneghini si portano sul 14-13. Fase di nuovo favorevole alla Gioiella Prisma Taranto che sul 17-15 costringe Roberto Piazza a chiamare timeout. Arriva l’ace di Fabrizio Gironi per il 20-17 (gli ionici in questo incontro fanno la differenza in battuta), un salvataggio super in difesa e poi il muro di Jan Zimmermann regalano i set point a Taranto. Che chiude 25-20 senza patire. In avvio di secondo parziale Milano, più efficace a muro, va sul 9-6. Ma in questo fondamentale anche i “gioielli” crescono. Gli stessi ribaltano il punteggio (13-10) e tengono sino alla fine, in crescendo. Ottima partenza nel terzo set, 5-2, Taranto sempre avanti nel punteggio, che non viene mai messo in discussione. Filippo Lanza offre il suo pesante contributo. Insieme a Gironi, top scorer eletto mvp – bene i centrali e il regista palleggiatore. Esultano gli oltre 1.500 spettatori presenti al PalaMazzola.

Il campionato

Domenica prossima la Gioiella Prisma Taranto è attesa in casa dell’Itas Trentino. Che non è riuscita a conquistare la Supercoppa in avvio di stagione (per la terza volta consecutiva se l’è aggiudicata Perugia), ma ha poi trovato il pronto riscatto in casa di Cisterna (3-1), nella prima giornata dell’80esimo campionato di Superlega. Sarà una delle tante sfide difficili da affrontare con lo stesso approccio avuto ieri sera. La prima parte del torneo, l’andata della regular season, terminerà l’otto dicembre. A seguire il ritorno, senza soluzione di continuità, sino al 2 marzo dell’anno prossimo. Ci sarà da divertirsi tra le dodici squadre che compongono la Superlega Credem Banca. Taranto, va sottolineato, alla sua quarta partecipazione nel massimo campionato di pallavolo, è l’unica realtà che rappresenta il Meridione. E merita il massimo sostegno. Come ha detto coach Boninfante nel post gara, le vittorie danno morale e la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta.

 

Taranto-Milano nella photogallery di Giuseppe Leva

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Angelus

La domenica del Papa – Apertura, comunione, testimonianza

foto lalucedimaria.it
30 Set 2024

di Fabio Zavattaro

Dolore e tanta preoccupazione per il Libano. Le parole del Papa all’angelus al termine della messa, celebrata a Bruxelles nello stadio intitolato a Re Baldovino, fanno eco a quanto detto nell’incontro con le autorità e la società civile due giorni prima, ovvero “siamo vicini a una guerra quasi mondiale”. Il Libano è un “messaggio” dice Francesco, messaggio di collaborazione, di dialogo, anche di convivenza tra le diverse realtà religiose presenti nel paese dei cedri, come hanno sempre ricordato i papi che lo hanno visitato; ma oggi “è un messaggio martoriato e questa guerra fa effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno, in Medio Oriente”.

Chiede preghiere per le vittime, le loro famiglie; preghiere perché ci sia pace e perché tutte le parti in conflitto cessino “immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario”. Non dimentica il pontefice l’Ucraina, il Sudan, il Myanmar, e “tutte le terre ferite dalla guerra”.

Angelus a conclusione della visita nella nazione il cui sovrano cattolico abdicò per 36 ore, nel 1992, per non firmare la legge sulla legalizzazione dell’aborto: “al mio rientro a Roma avvierò il processo di beatificazione di Re Baldovino”, afferma il papa.

Ma veniamo alla riflessione sulle letture di questa domenica. Il cammino verso Gerusalemme per Gesù è anche occasione di proporre ai discepoli insegnamenti e prepararli per gli avvenimenti che accadranno nella città santa. In un tempo come il nostro in cui i segni sono troppi e spesso confusi, un mondo povero di certezze stabili, dobbiamo riconoscere che spesso è molto forte la difficoltà di scegliere la via da intraprendere. Le letture di questa domenica ci offrono dei criteri guida. Sia nel brano tratto dal libro dei Numeri, Antico Testamento, sia nel Vangelo, il fil rouge che lega i due testi è mai considerare il dono di Dio un privilegio esclusivo. Allora tre parole dal Papa: apertura, comunione, testimonianza.

“La Comunità dei credenti – dice Francesco spiegando la prima parola – non è una cerchia di privilegiati, è una famiglia di salvati, e noi non siamo inviati a portare il Vangelo nel mondo per i nostri meriti, ma per la grazia di Dio, per la sua misericordia e per la fiducia che, al di là di tutti i nostri limiti e peccati, egli continua a riporre in noi con amore di Padre, vedendo in noi quello che noi stessi non riusciamo a scorgere”. il credente deve svolgere la propria missione “con umiltà, gratitudine e gioia” e non deve essere di scandalo né di ostacolo a nessuno “con la nostra presunzione e la nostra rigidità”.

Quindi comunione. “L’unica via della vita è quella del dono, dell’amore che unisce nella condivisione”. L’egoismo, come leggiamo in Giovanni, “genera solo chiusure, muri e ostacoli”; è “scandaloso”, come tutto ciò che impedisce la carità, “perché schiaccia i piccoli, umiliando la dignità delle persone e soffocando il grido dei poveri”. Si crea così un mondo in cui “non c’è più spazio per chi è in difficoltà, né c’è misericordia per chi sbaglia, né compassione per chi soffre e non ce la fa”. Ricorda il dramma degli abusi e dice: “nella Chiesa c’è posto per tutti, ma tutti saremo giudicati e non c’è posto per l’abuso, non c’è posto per la copertura dell’abuso. Chiedo a tutti: non coprite gli abusi! Chiedo ai vescovi: non coprite gli abusi”.

Non si può poi ignorare il “grido dei poveri”, afferma ancora il Papa, né si può cancellare come se fosse “la nota stonata nel concerto perfetto del mondo del benessere”, né basta “qualche forma di assistenzialismo di facciata”. Se vogliamo seminare il futuro, “anche a livello sociale e economico”, dice Francesco, dobbiamo mettere alla base delle nostre scelte il Vangelo della misericordia: “tutti noi siamo stati misericordiati”.

La nuova beata Anna di Gesù, “in un tempo segnato da scandali dolorosi, dentro e fuori la comunità cristiana”, ha testimoniato la sua fede con una vita “semplice e povera, fatta di preghiera, di lavoro e di carità”. È il modello di “santità al femminile” da accogliere per il Papa.

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Popolo in festa

Crispiano si stringe attorno a San Francesco d’Assisi

30 Set 2024

di Angelo Diofano

Giovedì 3 e venerdì 4 si svolgono a Crispiano i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, a cura della omonima parrocchia e della confraternita dell’Immacolata e San Francesco d’Assisi, con il patrocinio del Comune.

“Quest’anno – dice il parroco don Santo Guarino –  ricorre il nostro 75º anniversario di erezione a parrocchia, motivo per cui la festa patronale si arricchisce di un significato ancora più importante. Vi invitiamo a vivere con noi i solenni festeggiamenti in programma. Nulla deve spegnere l’amore di Dio, nulla deve spegnere l’impegno di ognuno nella edificazione di una comunità sempre più Chiesa, nulla deve spegnere la speranza della pace nel proprio cuore, con gli altri e nel mondo intero”.

Giovedì 3, in chiesa, alle ore 18 santo rosario meditato con scritti di San Francesco e alle ore 18.30 santa messa, con successiva celebrazione del Transito di San Francesco; in piazza, concerto del gruppo musicale ‘Senza Tempo’.

Venerdì 4, solennità di San Francesco, sante messe alle ore 8-9.30-11 (con il rito di aggregazione dei nuovi confratelli e delle nuove consorelle)-17.30 (presieduta dal parroco don Santo Guarino, concelebrata da tutti i parroci di Crispiano e animata dal ‘Gen Rosso’); a seguire, la processione per le vie cittadine. Al rientro, visibili da piazza San Francesco, ci saranno i fuochi della Pirotecnica D’Oronzo di Guagnano (Lecce); a seguire, in piazza, concerto dei ‘Dimant-Gen Rosso local project’.

Presterà servizio alla processione il gran complesso bandistico ‘Città di Crispiano’ diretto dal maestro Francesco Bolognino.

Il 3 e 4 ottobre, in via Roma, tradizionale appuntamento con ‘Le castagne di Lucia’ mentre solo per la giornata del 4 sarà possibile la donazione di sangue nella sede della ‘Frates’ in corso Vittorio Emanuele 8.

L’artistica illuminazione sarà curata dalla ditta Perrotta di Squinzano (Lecce).

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Popolo in festa

Le iniziative per San Francesco d’Assisi a Martina Franca

foto G. Leva
30 Set 2024

di Angelo Diofano

Sono in corso a Martina Franca, a cura della parrocchia di Cristo Re, retta dai frati minori, le iniziative per San Francesco d’Assisi, con sante messe ogni sera alle ore 19.
“È con grande gioia e gratitudine che ci prepariamo a celebrare la festa del Serafico Padre San Francesco, in questo anno giubilare che segna gli 800 anni da quando il Poverello di Assisi ricevette le stimmate sul monte de La Verna. Questo anniversario ci invita a riflettere sulla vita di San Francesco e sul suo straordinario esempio di fede e umiltà. La novena in corso rappresenta un’opportunità preziosa per rinsaldare i vincoli di unità con Dio e tra di noi. In un tempo in cui il mondo ha tanto bisogno di pace e fraternità, possiamo trarre ispirazione dall’insegnamento di San Francesco e coltivare relazioni che siano improntate all’amore e al rispetto reciproco e del creato. Desidero anche esprimere un sentito ringraziamento al comitato che, con instancabile dedizione, sta lavorando per la realizzazione di questa festa. Il vostro impegno è un esempio luminoso di servizio e corresponsabilità nella comunità. Che la benedizione di Dio e l’intercessione di San Francesco ci accompagnino in questo cammino di preparazione”: è l’invito del parroco, padre Paolo Lomartire, a partecipare ai festeggiamenti.

Ecco il programma:

Questa sera, lunedì 30 settembre, alle ore 19, santa messa celebrata da mons. Pasquale Morelli, parroco alla Santa Famiglia e vicario foraneo; alle ore 20.30, nella ‘Sala del Cantico’, sarà proiettato il film ‘Francesco’ di Liliana Cavani; gli inviti sono disponibili nell’ufficio parrocchiale.

Giovedì 3 ottobre, sempre alle ore 19, santa messa presieduta dal parroco padre Paolo Lomartire, con offerta votiva dell’olio da parte dei militari della Guardia di Finanza; alle ore 20.30, sacra rappresentazione sul Beato Transito di San Francesco a cura dei giovani della parrocchia.

Venerdì 4 ottobre, sante messe saranno  celebrate da padre Tonino Nisi alle ore 8 e dal ministro provinciale padre Paolo Quaranta  alle ore 19; alle ore 20.30, premiazione del torneo di calcetto.

Sabato 5, dalle ore 16 alle ore 19, ‘festa degli angeli’ sul piazzale del convento; alle ore 19, santa messa presieduta dal parroco padre Paolo Lomartire.

Domenica 6 sante messe alle ore 9 (padre Tonino Nisi), alle ore 11 (l’arcivescovo mons. Ciro Miniero) e alle ore 18.30 (padre Paolo Lomartire). Alle ore 19.30 uscirà la processione per le vie della parrocchia, con benedizione della città in piazza XX Settembre; al rientro, alle ore 20.30, sul sagrato della chiesa, concerto del gruppo dei ‘Terraross’. Nella giornata presterà servizio di giro e alla processione la banda musicale cittadina ‘Armonie d’Itria’.

Infine dal 4 al 6 ottobre, nella sala ‘Sant’Egidio da Taranto’, fiera del libro usato e dei ‘mostaccioli di San Francesco’ mentre in piazza Marconi agirà il mini luna park.

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Popolo in festa

Celebrazioni per San Francesco d’Assisi, a Taranto

30 Set 2024

di Angelo Diofano

Le parrocchie di  San Lorenzo da Brindisi e di San Pasquale Baylon di Taranto hanno reso noto il programma delle celebrazioni in onore di San Francesco d’Assisi.

San Lorenzo da Brindisi

 La parrocchia di San Lorenzo da Brindisi, retta dai frati cappuccini, si prepara alla festa di San Francesco d’Assisi pregando e meditando, durante la novena, ogni sera alle ore 20, per conoscere meglio la figura del Santo. Questi i temi dei prossimi giorni: lunedì 30 settembre, la bellezza; martedì 1 ottobre, la speranza;  mercoledì 2, la nostra vita eterna.

Giovedì 3 ottobre, alle ore 20.30, ci sarà la celebrazione del Transito.

Venerdì 4, solennità di San Francesco, sante messe alle ore 7.30-8.30-19.

Domenica 6 ottobre, alle ore 17, avrà luogo la benedizione degli animali.

San Pasquale Baylon

Queste le celebrazioni in programma alla San Pasquale Baylon, al Borgo, dove ogni giorno le sante messe si svolgono alle ore 8 e alle ore 19.30. Il primo ottobre si rifletterà su ‘Comunità: speranza che incontra’; il 2 ottobre,su ‘Comunità, speranza che condivide’; il 3 ottobre, su ‘Comunità, speranza che rafforza’.

Sempre il 3 ottobre, alle ore 21, si darà lettura del ‘Transito del Serafico padre San Francesco’.

Il 4 ottobre, al termine della santa messa delle ore 19.30, ci sarà affidamento della città al Santo.

Dal 4 al 6 ottobre sarà attivo il mercatino della solidarietà.

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