Ecclesia

Appartenenza alla massoneria: non scomunica, ma interdizione

La Congregazione per la Dottrina della fede ha chiarito che l’iscrizione alle logge rimane proibita e costituisce un peccato grave, che esclude la persona dai sacramenti

foto Marco Calvarese-Sir
17 Set 2024

di Paolo Morocutti

La Chiesa cattolica ha storicamente avuto una posizione chiara e negativa riguardo all’appartenenza alla massoneria. Secondo la dottrina cattolica, l’iscrizione alla massoneria è incompatibile con la fede cattolica, e quindi, chi è iscritto alla massoneria non può ricevere i sacramenti. La Chiesa ha condannato la massoneria in diverse occasioni sin dal XVIII secolo. La prima condanna ufficiale risale alla bolla papale “In eminenti” di papa Clemente XII nel 1738. Successivi documenti papali, come la bolla “Humanum Genus” di papa Leone XIII nel 1884, hanno ribadito questa condanna. Il Codice di Diritto canonico del 1917 scomunicava formalmente coloro che si affiliavano alla massoneria. Il nuovo Codice di Diritto canonico promulgato da papa Giovanni Paolo II nel 1983 non menziona esplicitamente la massoneria, ma la Congregazione per la Dottrina della fede ha chiarito nel 1983, con una dichiarazione firmata dal Cardinale Joseph Ratzinger (poi papa Benedetto XVI), che la posizione della Chiesa non era cambiata. La dichiarazione afferma che “l’iscrizione a un’associazione massonica rimane proibita dalla Chiesa” e che “i fedeli che appartengono alla massoneria sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.” Dato che l’appartenenza alla massoneria è considerata un peccato grave, un cattolico iscritto a una loggia massonica non può ricevere i sacramenti, in particolare l’eucaristia. Inoltre, se non vi è un pentimento sincero e l’abbandono della massoneria, non può ricevere l’assoluzione sacramentale nella confessione. Un membro della massoneria che desideri accedere nuovamente ai sacramenti deve pentirsi sinceramente della sua appartenenza alla massoneria, rinunciare ufficialmente alla sua affiliazione con la loggia massonica, confessare il suo peccato a un sacerdote e ricevere l’assoluzione. Occorre precisare che storicamente i massoni erano soggetti a scomunica, come indicato nel Codice di Diritto canonico del 1917. Tuttavia, nel Codice di Diritto canonico del 1983 la menzione esplicita della massoneria è stata rimossa, il che ha portato a qualche confusione sulla pena associata. Nonostante ciò, la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1983, ha chiarito che l’iscrizione alla massoneria rimane proibita e costituisce un peccato grave, che esclude la persona dai sacramenti. Questo stato non implica più una scomunica automatica, ma piuttosto un’interdizione ai sacramenti a causa del peccato grave. I massoni, quindi, non sono più automaticamente scomunicati, ma sono considerati in stato di peccato grave che li esclude dai sacramenti.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Gli auguri dell'arcivescovo mons. Ciro Miniero per il Santo Natale

Il messaggio prende spunto dal passo evangelico di Luca (2,12) «Troverete un bambino…» e dalle letterine inviate in queste settimane dai bambini delle scuole elementari della diocesi

La Magia del Natale a San Giorgio jonico:
‘l’Attesa’ in un presepe vivente che Incanta

San Giorgio jonico si è trasformata, per due giorni, nella magica Betlemme. Grazie all’impegno delle associazioni della parrocchia Maria SS. Immacolata e alla partecipazione attiva di tutta la comunità parrocchiale, il piazzale del castello d’Ayala Valva è stato lo scenario di un presepe vivente che ha incantato grandi e piccini. Sabato 21 e domenica 22 […]

“Giù alla Salinella” in festa per la Santa Famiglia

Il parroco don Alessandro Solare annuncia i festeggiamenti in onore della Santa Famiglia, che si terranno sabato 28 e domenica 29 dicembre a cura della omonima parrocchia ‘Giù alla Salinella’, come ama indicare il suo quartiere: “È un posto bellissimo – rimarca -. Non ci credi? Vieni e vedi!”. “La Santa Famiglia – continua don […]
Hic et Nunc

Una nuova nomina dell'arcivescovo Miniero

L’arcivescovo mons. Ciro Miniero ha nominato don Nino Borsci rettore della Santissima Croce, a Lido Azzurro, in sostituzione di don Alessandro Giove,  nuovo parroco al Carmine di Grottaglie. Don Nino Borsci conserverà l’incarico di parroco alla San Francesco De Geronimo.

Il 29 Dicembre l'apertura diocesana in Cattedrale del Giubileo 2025

Domenica 29 dicembre 2024 ore 17.00  RITO DI APERTURA DELL’ANNO GIUBILARE E CELEBRAZIONE EUCARISTICA È stato reso noto tramite notificazione a cura dell’Ufficio Diocesano per la Liturgia dell’Arcidiocesi di Taranto che, il 29 dicembre 2024, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, nel giorno di inizio, per le Chiese particolari, dell’Anno Santo Ordinario […]

Natività vivente a Leporano

Sabato 21 a Leporano, alle ore 18.45, sul piazzale antistante la chiesa dell’Immacolata avrà luogo la seconda rappresentazione del presepe vivente, con la partecipazione e la collaborazione di tutte le realtà parrocchiali coordinate da don Giancarlo Ruggieri. Durante la serata sarà possibile gustare pettole e altri dolci tipici natalizi. In precedenza, a cura di Anspi, […]
Media
25 Dic 2024