Soprintendenze: salva la Subacquea ma perde i poteri sui Beni culturali
La polemica suscitata dalle informazioni circolate nei giorni scorsi, e anche da noi riportate, dal decreto ministeriale che riorganizza gli uffici dirigenziali del ministero, trova il suo sbocco, ma, come si dice proverbialmente, con una notizia positiva e una negativa. La positiva è questa: la sede centrale della soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo resta a Taranto. La negativa, invece, è questa: i poteri del sovrintendente subacqueo relativi ai beni in superficie sono stati trasferiti a Lecce nell’ambito della riforma della soprintendenza Sabap (archeologia, belle arti e paesaggio). Viene, infatti, creata una nuova Sabap che avrà sede centrale a Lecce e competenza anche su Taranto e Brindisi.
Il tutto scaturisce dal decreto, approvato dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano nell’ultimo giorno di permanenza nel suo ruolo che riorganizza, per l’ennesima volta, le soprintendenze in base al “gusto” momentaneo dei vari governi.
Così il ministero
Partiamo dal comunicato appena diffuso dal Ministero che così recita: “Il ministero della Cultura rende noto che la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo avrà la sua sede centrale nella città di Taranto, come previsto dall’articolo 24 del Decreto ministeriale n. 270 del 5 settembre 2024, che riorganizza gli uffici dirigenziali e gli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del MiC. La Soprintendenza (Snsub) svolge attività di studio, ricerca, coordinamento tecnico-scientifico, salvaguardia e conservazione del patrimonio culturale subacqueo, come previsto dalla Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001”.
Così Liviano
La notizia viene commentata entusiasticamente dal parlamentare di Forza Italia, Dario Iaia, che ringrazia il ministro Giuli “per l’attenzione prestata al nostro territorio”.
Ma a precisare la sostanza delle cose interviene il consigliere comunale Gianni Liviano, che in questi giorni ha avviato varie iniziative sulla vicenda, chiarendo la questione e spiegano che il problema non è affatto risolto: “i poteri del sovrintendente subacqueo relativi ai beni in superficie sono stati infatti trasferiti a Lecce. Questa è la questione vera da risolvere che NON è stata risolta. Nel territorio della provincia di Taranto infatti la sovrintendenza nazionale subacquea svolge altresì le funzioni spettanti ai Sovrintendenti Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Il Sovrintendente subacqueo esercita inoltre sugli istituti e i luoghi della cultura statali presenti nello stesso territorio e non assegnati ad altri uffici del MIC le funzioni di cui all’art. 43 comma 4 del DPCM 2/12/2019 n. 169. Questi poteri ora sono trasferiti a Lecce”.
“Temo – aggiunge Liviano – che il parlamentari che con tanta foga si sono espressi rivendicando un successo, non si siano particolarmente informati”.