L’ingresso del nuovo parroco don Damiano Nigro alla Santa Teresa di Martina Franca
Sabato 21 settembre alle ore 18.30 nella parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù-santuario della Madonna della Sanità, nella santa messa presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero, don Damiano Nigro inizierà il suo ministero di parroco. Il sacerdote succede nell’incarico a don Luigi Larizza, che risiederà nella comunità di recupero dei tossicodipendenti ‘Il Risorto’, da lui fondata.
Don Damiano Nigro è noto in diocesi per essere stato il segretario particolare di due arcivescovi: mons. Filippo Santoro (dal 2020 al 2023) e mons. Ciro Miniero (dal 2023 ad oggi). “È stata un’esperienza molto appassionante e coinvolgente che mi ha permesso di conoscere ed entrare in contatto con tutti i sacerdoti e di conoscere nei suoi vari aspetti la bellezza vitale di ogni comunità parrocchiale. Ma non mi bastava più, in quanto volevo vivere più profondamente e in prima persona la fede nell’ambito della parrocchia, specchiando la mia fede, e quindi arricchendola, con quella del popolo di Dio, nella fattispecie quello della Santa Teresa di Martina Franca, tappa fondamentale del mio cammino sacerdotale”.
Don Damiano è nato a Grottaglie l’1 ottobre del 1991, prendendo consapevolezza della chiamata al sacerdozio a 17 anni, frequentando la chiesa della Madonna del Rosario a Grottaglie, sotto la guida di don Ciro Monteforte e supportato dall’esempio dei genitori, Francesco (da tempo in Cielo) e Giuseppina. Il 10 settembre del 2007 entrò a far parte della comunità educativa nel seminario arcivescovile, frequentando nel contempo il liceo psico-pedagogico “Vittorino da Feltre”. Dopo la morte del padre, si trasferì con la famiglia a San Marzano di San Giuseppe, iniziando una nuova esperienza di vita e inserendosi nella parrocchia di San Carlo Borromeo dapprima come ministrante, poi nel gruppo giovani e infine come collaboratore del parroco don Cosimo Rodia, con il quale ha maturato un sincero rapporto filiale e di aiuto vicendevole. Racconta: “L’intensa vita nel seminario minore e l’avvincente lavoro nella mia parrocchia mi hanno dato modo di comprendere la grande ricchezza della vita comunitaria e la bellezza dell’amore e del servizio alla Chiesa”.
Successivamente don Damiano ha completato la sua formazione al Seminario Pontificio Maggiore di Molfetta, approfondendo l’autenticità della sua vocazione. Dopo un intenso biennio di discernimento e il triennio di formazione, il 23 febbraio del 2019 in concattedrale egli ha espresso il suo “si” davanti a Dio e alla comunità diocesana. Successivamente il giovane ha esercitato il suo ministero sacerdotale affiancando proprio don Cosimo Rodia.
Quindi, dopo essere stato vicario parrocchiale allo Spirito Santo e segretario particolare dell’arcivescovo, ecco la nomina di parroco alla Santa Teresa di Martina Franca, che, come riferito, assumerà ufficialmente sabato 21 settembre. “Mi sono già affezionato molto alla mia nuova comunità – dice – I fedeli che mi hanno accolto in modo commovente e con i miei collaboratori si è subito instaurato un bel rapporto”. Don Damiano spiega che la parrocchia è fortemente caratterizzata dalla devozione mariana, in quanto sede anche del santuario della Madonna della Sanità, davanti alla cui immagine ogni giorno molti fedeli si recano in preghiera, chiedendo aiuto per le diverse situazioni di sofferenza, soprattutto le malattie. “È una fede bella e profonda, attaccata alla tradizione ma anche capace di interrogarsi e di farsi coinvolgere direttamente nella vita comunitaria – continua – Il culmine dell’anno pastorale è nel mese di maggio, per la festa della Madonna della Sanità, compatrona di Martina, quando il pellegrinaggio in chiesa è ininterrotto e c’è grande partecipazione alla processione, durante la quale avviene la consacrazione alla Madonna della città”.
“C’è anche molta attesa – conclude don Damiano – per la realizzazione in corso della nuova piazza antistante la chiesa, che diventerà la più ampia di Martina, il cui utilizzo da parte nostra, concesso dal Comune, sopperirà alla mancanza di strutture parrocchiali”.