Gli eroi “fondatori della patria”, al centro del Convegno sulla Magna Grecia

Gli eroi erano, per le civiltà del passato, il tramite tra il mondo dei morti e quello dei viventi: un ponte che stabiliva un legame indissolubile e un culto che fondava nel mito. E questo valeva ancor più per gli “eroi fondatori”, cioè per i “padri della patria”: coloro che avevano fondato una colonia, una nazione, uno stato. Ma il culto degli eroi fondatori, non era una peculiarità esclusiva della Grecia o delle sue colonie, poiché simile propensione si riscontra un po’ in tutte le civiltà del passato, anche quelle sorte nelle civiltà tribali del continente subsahariano. E anche questo sarà, assieme al culto degli eroi in Magna Grecia al centro del 63° Convegno internazionale di studi sulla Magna Grecia, presentato nella sede dell’Istituto organizzatore, a Palazzo Pantaleo. Un modo per ricostruire il legame con la fondazione e con i “padri fondatori” della colonia spartana, diventati, nella mitologia classica: “gli eroi fondatori”. Oltre quaranta studiosi e archeologi provenienti da varie università italiane e dall’estero si confronteranno, dal 26 al 29 settembre sul tema: “Miti e culti eroici in Magna Grecia”. Il convegno si svolgerà nella sua sede originaria, dove si tenne la prima edizione, nel 1961, cioè il salone di rappresentanza della Provincia. Nell’ultima giornata, domenica 29, si trasferirà nella sala del Castello Aragonese, messa a disposizione dalla Marina militare che è tra i sostenitori dell’iniziativa. Ma altre sedi saranno ospiteranno gli eventi collaterali. Tra queste le sedi della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo: l’ex convento di San Domenico e l’ex convento di Sant’Antonio.
Gli interventi
Ha aperto i saluti l’assessore alla Cultura, Angelica Lussoso che, a nome del sindaco Melucci, ha ricordato come l’amministrazione comunale abbia messo a disposizione dell’istituto la sede di Palazzo Pantaleo. Mattia Giorgio, in rappresentanza del presidente, Michele Emiliano, ha lodalo l’opera dell’Isamg cui la Regione guarda sempre con attenzione e interesse. Ha, quindi, preso la parola il presidente dell’Istituto Enzo Siciliano. Nel suo intervento ha sottolineato la preziosa collaborazione di enti e istituzioni, quali la soprintendenza nazionale, la Marina militare, le amministrazioni locali, associazione e privati che con i loro contributi consentono la concessione di borse di studio a favore di giovani studenti. Attraverso Mattia Giorno ha rivolto un appello alla Regione, maggior contribuente del convegno, perché il rapporto tra le istituzioni possa diventare strutturale, in modo tale da garantire anche finanziariamente una tranquillità operativa all’Isamg.
Il tema
Il tema del convegno è stato illustrato dal presidente del comitato scientifico Mario Lombardo. Il convegno si propone di affrontare una tematica in parte già esplorata nell’ormai lontano 36° Convegno del 1996, dedicato al tema “Mito e storia in Magna Grecia”. Partendo da un ampio aggiornamento di ordine teorico e metodologico sulle figure eroiche nel mondo greco e sulle relative problematiche, di ordine antropologico, storico-religioso e mitologico-letterario, si centrerà
l’attenzione in primo luogo sulle questioni, assai discusse negli ultimi decenni, riguardanti gli “eroi fondatori” delle colonie, gli oikistài. Saranno prese in esame non solo le relative tradizioni scritte, ma anche le evidenze archeologiche sui culti ad essi dedicati, seppur non abbondanti e di non sempre agevole interpretazione. Per quanto riguarda Taranto, un riferimento particolare va a Falanto e all’eponimo Taras. Si procederà, quindi, ad affrontare le problematiche relative alle altre ‘tipologie eroiche’ che presentano significativo rilievo nelle tradizioni letterarie e nelle evidenze archeologiche. Esse riguardano l’orizzonte della Magna Grecia, ma anche della Sicilia, dagli ‘eroi della frontiera’ e dell’incontro tra i coloni greci e le popolazioni locali, a cominciare da Eracle, agli eroi dei Nostoi, dei ritorni da Troia. Il Convegno si concluderà con una tavola rotonda sulle problematiche riguardanti l’iconografia degli eroi e con una sessione di discussione generale nella quale sono previsti alcuni interventi programmati.
Le mostre
La soprintendente Francesca Romana Paolillo ha sottolineato, da parte sua, la stretta collaborazione con l’istituto e con il convegno che la impegnerà nella rassegna archeologica della propri a istituzione. Ma la soprintendenza collaborerà attivamente al convegno anche attraverso due mostre nei chiostri di San Domenico e Sant’Antonio. Sonorispettivamente dedicate al cratere di Bellerofonte e a un ritrovamento subacqueo avvenuto a 700 metri di profondità nel Canale d’Otranto. Le mostre saranno visitabili nelle aperture serali che i due bellissimi chiostri offriranno al pubblico. Apertura serale anche il Parco archeologico di Collepasso.
La cerimonia di apertura, con i saluti istituzionali, sui svolgerà giovedì 26 alle 15 nel salone di rappresentanza della Provincia.
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