Popolo in festa

Al Paolo VI si festeggiano la Madonna della Pace e San Michele Arcangelo

24 Set 2024

di Angelo Diofano

Al quartiere Paolo VI la parrocchia di Santa Maria del Galeso e la confraternita di Santa Maria della Pace annunciano i festeggiamenti in onore della Madonna della Pace e di San Michele Arcangelo. Con il seguente messaggio il parroco della Santa Maria del Galeso, don Salvatore Magazzino, invita a partecipare alle varie iniziative in programma: “In questo periodo segnato da guerre e distruzione, affidiamoci a Maria, regina della pace. Porti luce nel buio, consolazione nell’afflizione, speranza nello sconforto. La pace regni nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nel nostro quartiere”.

Giovedì 26, alle ore 20, preghiera per la pace con adorazione della Croce di Taizè.

Venerdì 27, alle ore 20, musical ispirato alla vita della Beata Vergine Maria dal titolo “Maria, storia di un sì” interpretato dai Giullari di Dio.

Sabato 28, alle ore 17.30, processione con le immagini della Madonna della Pace e di San Michele Arcangelo, con la partecipazione della confraternita di Santa Maria della Pace in abito di rito (commissario arcivescovile, il cav. Antonio Gigante) e del complesso bandistico cittadino ’Santa Cecilia’ diretto dal maestro Giuseppe Gregucci. Questo l’itinerario: via del monumento di Sant’Eugenio, via Mignoli, via Pastore, con rientro in chiesa. Seguirà, sul piazzale interno della chiesa, una serata musicale.

La storia

Il simulacro della Madonna della Pace inizialmente era venerata nella chiesa intitolataLe sulla Marina, con grandiosi festeggiamenti l’ultima domenica di agosto. A seguito del piccone fascista nel 1934, l’immagine dapprima fu portata nella vicina chiesa dello Spirito Santo (anche questa abbattuta), poi in San Giuseppe e quindi nella cappella della Regina Pacis, a Porta Napoli. Il 28 agosto del 1943 gli aerei alleati bombardarono il quartiere provocando decine di morti, ma la statua fu estratta dalle macerie della chiesa miracolosamente indenne, con soltanto una piccolissima scheggia sull’occhio sinistro, ancora visibile a testimonianza della tragedia. Il simulacro fu poi ospitato dai salesiani e poi al Carmine. Nel ’45 l’arcivescovo mons. Bernardi pose la prima pietra alla discesa Vasto per la nuova chiesa della Madonna della Pace e nell’attesa la statua fu ospitata in cattedrale. Poi il parroco incaricato, un salesiano, non volle più saperne della realizzazione e quell’area fu ceduta al Comune, in cambio degli spazi per l’oratorio sulla Marina. Quindi il simulacro fu portato, nell’ordine, nelle chiese di San Giuseppe, San Gaetano, Sant’Agostino e, finalmente, nel ’95, in Santa Maria del Galeso da dove attualmente esce in processione. 

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