La festa di San Pio X, per ridare maggiore vivacità alla comunità parrocchiale
Questo fine settimana si festeggia a Taranto San Pio X nella parrocchia intitolata al santo pontefice, nel rione Italia, alla confluenza fra corso Piemonte e via Puglie.
La parrocchia fu istituita il 2 luglio del 1956 dall’allora arcivescovo mons. Ferdinando Bernardi, in una zona allora pressoché deserta del quartiere Italia-Montegranaro e che si sarebbe caratterizzata da una grande (e disordinata) espansione edilizia. L’attività di culto inizialmente ebbe luogo in un fabbricato oggi adibito ad auditorium. La nuova chiesa sorse un decennio più tardi.
L’attuale parroco è don Francesco Curlacci, succeduto nel 2022 a don Giacinto Magaldi (alla guida della comunità dal 2001) e, nell’ordine, da don Antonio Rubino, don Dario Palmisano e don Ambrogio Nebiolo (primo parroco).
Questo il messaggio che don Francesco ha rivolto ai fedeli in occasione dei festeggiamenti: “Desidero rivolgere a tutti un pensiero di gratitudine e di speranza: di gratitudine per quanti collaborano, con sempre maggiore generosità, alla crescita della nostra comunità, nonostante le difficoltà che sempre si incontrano; di speranza per tutti coloro che, con coraggio, ogni santo giorno si mettono in discussione per vivere in pienezza l’oggi di Dio, impegnandosi al servizio del prossimo, nella convinzione che i problemi, i ritardi e le inevitabili anomalie non possono frenare il desiderio di migliorare la qualità della vita esistenziale e spirituale dell’intera comunità.
La festa parrocchiale ci ricorda, alla luce della testimonianza di vita del santo, l’importanza di ricentrare la nostra vita sulla Parola di Dio, che deve aiutare ciascuno di noi a sentirsi parte attiva ed integrante della comunità per debellare una partecipazione troppo abitudinaria e statica. Ma lo Spirito Santo, per fortuna, ci permette di abbattere tutte le convinzioni sbagliate che abbiamo verso la fede, la Chiesa e verso Dio per comprendere che, se tutti abbiamo un’idea del Signore (forse costruita a partire dal carattere di ciascuno, dall’esperienza personale e dall’ambiente in cui siamo cresciuti), non è più sufficiente una fede che continua a proiettare su di Lui i nostri bisogni e le nostre speranze. Questo modo di vivere la fede è troppo datato e poco ragionato. Guardando all’esempio del nostro Santo, dobbiamo chiederci, con passione: “Chi è il Dio in cui crediamo?”. È la domanda fondamentale della fede, l’interrogativo che ci costringe a mettere tra parentesi tutto ciò che crediamo di credere, l’invito a conoscere sempre più quel Dio che Gesù ci racconta nei Vangeli per vivere in Dio e di Dio. È importante anche liberare la testa da vecchie convinzioni religiose per imparare ad ascoltare la testimonianza di quanti, come san Pio X, hanno incontrato Cristo ed hanno trasmesso a noi le loro esperienze, per diventare così una comunità di fede viva che non si vergogna di scendere in piazza e dire a tutti la propria gioia di essere cristiani”.
Il programma
I festeggiamenti prevedono per venerdì 11 ottobre alle ore 18 la celebrazione eucaristica e alle ore 20, nell’auditorium, la commedia teatrale “Non ti pago” di Eduardo De Filippo, messa in scena dalla compagnia teatrale dell’istituto comprensivo Renato Moro ‘I fuori… classe al Massimo’ per la regia di Felicia Salinari.
Sabato 12, alle ore 18 santa messa e alle ore 19 la processione accompagnata dalla banda musicale ‘Città di Crispiano’ diretta dal maestro Francesco Bolognino. Al rientro, sempre in piazza, alle ore 20.30, spettacolo della cover band ‘883 Max Pezzali’ con Motoincontro.
Domenica 14 santa messa alle ore 10.30; alle ore 11 narrazione e animazione a cura del Crest in piazza; a seguire, pranzo a sacco per aduti e bambini; nel pomeriggio, sempre in piazza, animazione per i ragazzi a cura dei giovani di Azione Cattolica e dimostrazione di pilates e zumba; alle ore 18, celebrazione eucaristica e alle ore 20, in piazza, concerto della cover band dei Pooh ‘Notte a sorpresa’. A conclusione dei festeggiamenti, i fuochi artificiali della ditta ‘Il Pirotecnico’ di Taranto.
“Approfittiamo della festa di San Pio X per aiutarci a stare insieme, a ritrovarci, incontrarci, salutarci… è l’auspicio del parroco – Ciascuno di noi sperimenti la bellezza di starci, non per fare numero, ma perché è la Chiesa che deve farsi presente, sapendo cogliere tutte le occasioni per testimoniare la gioia della propria fede. Solo intessendo relazioni autentiche possiamo trasmettere agli altri la nostra fede”.