“Non la solita… ricetta”: una pagina social in… salsa tarantina
Tiziana e Monica hanno cominciato per gioco e, in realtà, stanno continuando per gioco. Ma le visualizzazioni continuano a salire e sono tantissimi coloro che vogliono venire a Taranto per gustare le prelibatezze della nostra città che le due amiche propongono sui social
È il fenomeno social del momento con migliaia di visualizzazioni su facebook, instagram, youtube: una pagina di ricette in chiave tarantina.
“Non la solita… ricetta” non identifica solo uno spazio virtuale, ma racconta un’esperienza dove i nostri detti, la nostra idea stessa di cibo, trovano collocazione familiare. A pensarla, assolutamente per scherzo – come tutte le cose belle – Tiziana Viccari e Monica Maselli, amiche da sempre che si sono ritrovate dopo essersi allontanate per via dei primi amori.
“Per qualche tempo ci siamo un po’ perse, come accade quando ci si fidanza, ma noi due siamo legate dal filo rosso della leggenda giapponese: Io e Tiziana abbiamo quel filo rosso legato al mignolo della nostra mano sinistra. Possiamo anche stare lontano, ma il nostro destino è ritrovarci sempre”.
Rifacciamo in direzione contraria quei 9700 chilometri e torniamo sulle rive dello Jonio: ci sono decine di pagine, per non parlare di programmi tv, che propongono ricette di tutti i tipi: e allora cosa vi ha spinto a crearne una anche voi?
Crearne… già questo ci fa molto ridere. Siamo su un’onda e la cavalchiamo, divertendoci. Non volevamo creare proprio nulla e le ricette erano solo un pretesto per stare l’una accanto all’altra, dopo una giornata di lavoro o dietro la prole.
Se proprio vuoi una responsabile – dice Tiziana – quella sono io: eravamo spesso insieme due inverni fa, ma non era un periodo facile per entrambe, in particolar modo per Monica. Le dissi «Vieni a casa – che equivale ad attraversare la strada – che prepariamo i tuoi biscotti con la ricetta di zia Cocco!».
L’abbiamo registrata – continua Monica – perché a memoria lei va scarsa e voleva fissare tutti i passaggi. Abbiamo riso talmente tanto che gli stop&go saranno stati venti o più… I figli di Tiziana di sono alzati dal letto per capire cosa succedesse davanti al forno della loro casa, il perché di tanta ilarità.
Fin lì, era una cosa nostra… Sempre per strappare una risata, abbiamo mostrato quel video strampalato a un’amica e una cognata: Sono rimaste a bocca aperta e ci hanno detto la stessa identica frase: «Fatene ancora! Ma è troppo divertente!»
Ma alla fine anche voi a preparare cibo…
“Ma nooo! Per noi, la ricetta è un pretesto: vogliamo parlare delle nostre radici, del gusto nella preparazione, della valorizzazione delle pietanze povere. Ovviamente, se parliamo di noi, il mare è protagonista.
Tra i tanti folli come noi che ci seguono, ci hanno scritto da Bolzano per ringraziarci di aver acceso un ricordo: un viaggio in Puglia di tanti anni fa, ricco di colori, profumi, sapori. Quei sapori che non comprendevano piatti tarantini e che hanno spinto questi ‘amici’ sconosciuti a dirci: «Ma ora Taranto dobbiamo venire necessariamente a visitarla! L’altra volta l’escludemmo per ragioni sciocche, ma grazie alla vostra simpatia, abbiamo deciso che la città dei delfini e del risopatateecozze sarà l’unica tappa del nostro prossimo viaggio!»”
Per le ricette gourmet, allora, rimandiamo ai siti seri?
“Assolutamente sì, perché le nostre ricette sono alla buona, non diamo neanche i dosaggi che indichiamo ‘a sentimento’; chi guarda la pagina di ‘Non la solita… ricetta’ deve farlo per divertirsi e per conoscere meglio la Puglia e Taranto, in particolare. Il cibo è cultura e da ciò che mangiamo, dalla cura che mettiamo nel prepararlo, si capisce tanto di noi. Preparare un piatto per noi è terapeutico, come è terapeutico ridere di ogni cosa ci accada tra i fornelli.
Superando il migliaio di visualizzazioni, era quasi necessario dare un nome alla pagina…
Sì, se doveva esserci continuità, serviva un nome e questo nome è nato proprio dall’approssimazione delle nostre ricette; invece della solita minestra, ‘Non la solita… ricetta’ perché quello che garantiamo sono divertimento e risate che vogliamo suscitare negli altri. Sulla bontà del piatto, però, ci mettiamo la firma!
In principio, non avendo molta dimestichezza con le moderne tecnologie ci siamo fatte aiutare da un amico che ha aperto per noi un canale youtube e lì abbiamo cominciato a caricare questi nostri video.
E poi il logo: abbiamo saputo che alcuni lo hanno utilizzato come foto-profilo…
Sono quelle cose che ti fanno dire: «Ohi, ohi… qui la cosa ci sta sfuggendo di mano!» – ride Monica, seguita a ruota da Tiziana -. Non abbiamo avuto il minimo dubbio: «Il nostro logo raffigurerà un gatto!», ci siamo dette. Tra le altre cose, siamo anche accomunate dall’amore per i felini: ne abbiamo entrambe in casa”.
Ogni nuovo video che pubblicate supera abbondantemente i numeri del precedente.
“Quando arrivammo a mille visualizzazioni, pensammo che fosse un errore del ‘pallottoliere’ di facebook – che è il social che ci fa fare numeri sbalorditivi -. Abbiamo capito che ‘funzionava’ bene alla pubblicazione successiva, perché ci videro in 1.200, mentre dopo pochi mesi siamo a quindici-venti volte di più.
La vostra vita scorre sugli stessi binari di un tempo, però.
Certo! Con la differenza che, quando andiamo in centro insieme, ci fermano per farsi una foto con noi. Se siamo da sole, ridiamo dicendoci «Ma che è ‘sta cosa!»; se siamo con i figli, dobbiamo subire per tutta la serata i loro sfottò.
È cambiata la cadenza di pubblicazione dei vostri video?
Sì; prima pubblicavamo una volta ogni tre settimane, ora ‘s’ha ’ncarnate ‘u dente’ e facciamo un video ogni due giorni, ma diversificando la proposta: non è solo la solita ricetta!
Qual è il prossimo step? Consolidare questi numeri o fare in modo che lievitino ancora di più?
“Non ci pensiamo affatto, in verità; a noi interessa solo tenere lontano i brutti pensieri e vivere in armonia i nostri affetti.
In un’evoluzione della nostra produzione di video, vorremmo dedicare ancora più attenzione al territorio, fare della nostra pagina un canale sociale.
Invece come step che guarda lontano, un giorno vorremmo realizzare insieme un vecchio progetto, un sogno, per meglio dire: vorremmo avviare un’attività di home restaurant. Facendoci conoscere sul territorio, la cosa partirebbe in maniera più facilitata. Amma vedé, disse ù cecate!”
Qual è il commento più bello che vi è arrivato?
“Ci scrivono che portiamo un sorriso anche in giornata che non solo del tutto felici. È bellissimo leggerlo soprattutto da persone che vivono sole.
Una signora anziana del nord – ha voluto puntualizzarlo lei – ci ha colmato di cuore di gioia non tanto per i complimenti legati alla ricetta proposta, quanto per aver apprezzato il sorriso – interpretato come un dono -, la tradizione culinaria pugliese, a lei sconosciuta, e il buonumore che metteva la frase detta in dialetto tarantino e compresa grazie alla nostra traduzione, molto enfatica”.
La difficoltà maggiore nel fare i video è contrastare la ridarella…
“U sdrignele, si dice!!! È proprio così: per registrare un video di due minuti, magari impieghiamo due ore. Molte battute che ci vengono durante la registrazione, le dobbiamo tagliare perché non comprensibili, tra una risata e l’altra.
Ogni video termina con un brindisi…
“Pensavamo di farla franca, ma uno dei nostri più assidui follower ci ha sgamato: io avevo uno straordinario Negramaro nel mio calice mentre Tiziana aveva acqua… Lei è totalmente astemia! Visto che lei è molto credente, suppongo che il Signore avrà clemenza per questo immane peccato!”