Consiglio d’Europa: c’è razzismo e intolleranza in Italia
La discriminazione riguarda soprattutto bambini migranti, rom, persone Lgbti
Strasburgo – Nel rapporto Ecri su lotta a razzismo e disuguaglianze relativo all’Italia si legge che “nonostante i progressi compiuti, alcune questioni continuano a destare preoccupazione. Lo status giuridico dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e il suo ruolo nella definizione e nel coordinamento delle politiche governative sono incompatibili con il requisito di indipendenza di un organismo per l’uguaglianza”. “Le persone Lgbti continuano a subire pregiudizi e discriminazioni nella vita di tutti i giorni. Inoltre, la procedura per il riconoscimento legale del genere continua a essere complicata, lunga ed eccessivamente medicalizzata”. “Il discorso pubblico è diventato sempre più xenofobo e il discorso politico ha assunto toni altamente divisivi e antagonistici, prendendo di mira in particolare rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché cittadini italiani con background migratorio, rom e persone Lgbti”.
Secondo il rapporto i bambini migranti sarebbero “più esposti al bullismo nelle scuole e abbandonino il sistema educativo prima dei bambini italiani. Molti rom risiedono ancora nelle periferie delle città con accesso limitato ai trasporti pubblici e, secondo quanto riferito, sono continuati gli sfratti forzati dei rom in violazione degli standard internazionali. Ci sono anche numerosi resoconti di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, che prendono di mira in particolare i rom e le persone di origine africana”.
Pertanto, l’Ecri “raccomanda all’Italia di istituire un organismo per le pari opportunità pienamente indipendente ed efficace”. Le autorità “dovrebbero anche finalizzare e adottare un nuovo Piano d’azione nazionale contro il razzismo e organizzare una campagna di sensibilizzazione per il pubblico che promuova l’uguaglianza, la diversità, il dialogo interculturale e interreligioso”. Infine, “per quanto riguarda la lotta al razzismo e all’intolleranza all’interno delle forze dell’ordine, le autorità dovrebbero commissionare uno studio completo e indipendente con l’obiettivo di individuare e affrontare eventuali pratiche di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine che colpiscano in particolare i rom e le persone di origine africana”.