Save the Children: in Libano oltre 400mila bambini sfollati sempre più a rischio di scabbia, colera e altre malattie
In Libano oltre 400mila bambini costretti a lasciare le loro case a causa dell’escalation del conflitto sono a rischio colera e altre malattie trasmesse dall’acqua a causa del sovraffollamento e delle condizioni di base dei rifugi collettivi oltre che per la mancanza di acqua e servizi igienici. È l’allarme lanciato oggi da Save the Children. Il primo episodio di colera e dei casi di scabbia sono già stati segnalati tra gli 1,2 milioni di persone sfollate, con la forza, dalle loro case. L’Organizzazione mondiale della sanità ha espresso preoccupazione per il fatto che molti di coloro che sono fuggiti dalle violenze nel sud non sono stati protetti dal colera che prospera in condizioni idriche e sanitarie precarie.
Con l’inverno alle porte, i bambini e le famiglie che dormono all’aperto o in rifugi collettivi privi di riscaldamento saranno esposti a condizioni difficili e costretti a sopportare il freddo e l’umidità senza un’adeguata protezione, ha dichiarato Save the Children, che lavora in 194 dei 1.094 rifugi collettivi in Libano. Queste drammatiche condizioni esporranno i bambini a un alto rischio di infezioni respiratorie e di altri problemi di salute legati al freddo.
In Libano una persona su cinque è stata costretta a lasciare la propria casa nelle ultime quattro settimane. Molti di coloro che fuggono sono già vulnerabili, compresi i bambini e le popolazioni rifugiate che sono già sfollate da mesi. Oltre 190mila persone vivono attualmente in 1.094 rifugi collettivi in tutto il Paese, ovvero scuole, centri comunitari e altre istituzioni pubbliche riadattate.
Anche il sistema sanitario è messo a dura prova dagli intensi attacchi aerei israeliani: quasi la metà di tutti i centri di assistenza sanitaria primaria nelle aree colpite dal conflitto sono stati chiusi, mentre 11 ospedali sono stati completamente o parzialmente evacuati. Inoltre, 28 strutture idriche sono state danneggiate, con drammatiche conseguenze per oltre 360mila persone. Save the Children opera in Libano dal 1953 e ora ha intensificato la risposta di emergenza in tutto il Paese in 194 rifugi collettivi. Da ottobre 2023 l’organizzazione ha sostenuto più di 110mila persone, tra cui 47mila bambini, con coperte, materassi e cuscini, cibo, acqua e kit igienici essenziali.