Ai restauri il simulacro dell’Addolorata
Intitolata ‘Spes non confundit’ (La speranza non delude) si è svolta martedì sera, 22 ottobre, nella chiesa di San Domenico, la catechesi di mons. Emanuele Ferro (padre spirituale della confraternita dell’Addolorata) relativa alla presentazione della bolla di papa Francesco per l’indizione del Giubileo del 2025 ‘Pellegrini di speranza’: la prima organizzata dal sodalizio nell’anno sociale 2024-2025. La prossima si terrà il 19 novembre, sempre di martedì.
Intanto domenica mattina, prima di partire per il restauro, la statua della Beata Vergine Addolorata eccezionalmente è stata esposta in presbiterio per un momento particolare di venerazione da parte dei fedeli e dei confratelli (alcuni dei quali in abito di rito). L’intervento sarà effettuato nel laboratorio d’arte di Maria Gaetana Di Capua, di Martina Franca, che lavora spesso con la Curia arcivescovile e la Soprintendenza.
Il simulacro tornerà in San Domenico poco prima della Quaresima.
“Sulla statua – spiega il priore Giancarlo Roberti – sarà effettuato un lavoro conservativo perché abbiamo il dovere di mantenerla nel suo splendore per le generazioni presenti e per quelle che verranno. Cercheremo di mantenere intatte le cromie, ma è indubbio che sarà necessario intervenire sulle parti ammalorate, che devono essere assolutamente trattate e curate, in particolare il volto, le mani e i piedi”.