Udienza generale

Papa Francesco: “La guerra cresce: preghiamo per la pace”

foto Vatican media-Sir
30 Ott 2024

“Preghiamo per la pace”. A ripeterlo, a più riprese, è stato papa Francesco, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro. “La guerra cresce”, ha detto il Santo padre: “Pensiamo ai Paesi che soffrono tanto: la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar, il Nord Kivi e tanti Paesi che sono in guerra”. “Preghiamo per la pace”, ha proseguito: “La pace è un dono dello Spirito, e la guerra sempre, sempre, sempre è una sconfitta. Nella guerra nessuno vince, tutti perdono. Preghiamo per la pace”. “Ieri ho visto che sono state mitragliate 150 persone innocenti”, ha rivelato Francesco, che poi si è chiesto: “Cosa c’entrano nella guerra i bambini, le famiglie? Sono le prime vittime. Preghiamo per la pace”.

“Mi scuso di leggere così male, ma il sole negli occhi non è una cosa facile per leggere”, l’esordio a braccio della catechesi, svoltasi in una  piazza San Pietro particolarmente assolata e dedicata al sacramento della Cresima, che “per antonomasia è il sacramento dello Spirito Santo”.  “Nel Nuovo Testamento, oltre il battesimo con l’acqua, si trova menzionato un altro rito, quello della imposizione delle mani, che ha lo scopo di comunicare visibilmente e in modo carismatico lo Spirito Santo, con effetti analoghi a quelli prodotti sugli apostoli a Pentecoste”, ha ricordato il Papa, citando gli Atti degli apostoli e San Paolo. “Il tema dello Spirito Santo come sigillo regale con cui Cristo contrassegna le sue pecorelle è alla base della dottrina del carattere indelebile conferito da questo rito”, ha spiegato Francesco: “Con il passare del tempo, il rito dell’unzione si configurò come Sacramento a sé stante, assumendo forme e contenuti diversi nelle varie epoche e nei diversi riti della Chiesa”.

“Quello che il Sacramento della Cresima è nella comprensione della Chiesa, mi sembra descritto, in modo semplice e chiaro, dal Catechismo degli adulti della Conferenza episcopale italiana”, l’omaggio del papa, che ha citato testualmente il brano della Cei, che dice così: “La Confermazione è per ogni fedele ciò che per tutta la Chiesa è stata la Pentecoste. Essa rafforza l’incorporazione battesimale a Cristo e alla Chiesa e la consacrazione alla missione profetica, regale e sacerdotale. Comunica l’abbondanza dei doni dello Spirito. Se dunque il battesimo è il sacramento della nascita, la cresima è il sacramento della crescita. Per ciò stesso è anche il sacramento della testimonianza, perché questa è strettamente legata alla maturità dell’esistenza cristiana”.

“Il problema è come fare perché il sacramento della Cresima non si riduca, in pratica, a una estrema unzione, cioè al sacramento della dipartita dalla Chiesa”, il grido d’allarme del pontefice. “Si dice che è il sacramento dell’addio – ha commentato – perché una volta che i giovani la fanno se ne vanno e torneranno poi per il matrimonio, così dice la gente”. “Ma dobbiamo fare che sia il sacramento dell’inizio di una partecipazione attiva alla sua vita”, l’invito: “È un traguardo che ci può sembrare impossibile vista la situazione in atto un po’ in tutta la Chiesa, ma non per questo dobbiamo smettere di perseguirlo. Non sarà così per tutti i cresimandi, ragazzi o adulti, ma è importante che lo sia almeno per alcuni che poi saranno gli animatori della comunità”. “Farsi aiutare, nella preparazione al sacramento, da fedeli laici che hanno avuto un incontro personale con Cristo e hanno fatto una vera esperienza dello Spirito”, la raccomandazione papale: “Alcune persone dicono di averla vissuta come uno sbocciare in loro del sacramento della Cresima ricevuto da ragazzi. Ma questo non riguarda solo i futuri cresimandi; riguarda tutti noi e in ogni momento”.

“Rimuovere la cenere dell’abitudine e del disimpegno, diventare, come i tedofori alle Olimpiadi, portatori della fiamma dello Spirito”.
È il “bel traguardo per l’anno giubilare”, additato dal Papa al termine della catechesi. “Insieme con la confermazione e l’unzione – ha sottolineato sulla scorta di San Paolo –  abbiamo ricevuto anche la caparra dello Spirito Santo. Dobbiamo spendere questa caparra, non seppellire sotto terra i carismi e i talenti ricevuti”. San Paolo esortava il discepolo Timoteo a “ravvivare il dono di Dio, ricevuto mediante l’imposizione delle mani”, ha osservato Francesco, “e il verbo usato suggerisce l’immagine di chi soffia sul fuoco per ravvivarne la fiamma”. “Ecco un bel traguardo per l’anno giubilare!”, ha esclamato il Papa: “Rimuovere la cenere dell’abitudine e del disimpegno, diventare, come i tedofori alle Olimpiadi, portatori della fiamma dello Spirito. Che lo Spirito ci aiuti a muovere qualche passo in questa direzione!”.

VISITA IL MENÙ DEL GIUBILEO

Leggi anche
Ecclesia

Voci dalla seconda Assemblea sinodale: corresponsabilità, giovani e linguaggi

Questo Sinodo della Chiesa italiana, in questo momento storico, è “fondamentale, credo, per tante ragioni, soprattutto perché siamo entrati decisamente in un tempo che ha bisogno di una qualità rinnovata dell’annuncio del Vangelo e della testimonianza del Vangelo, e credo che questo sia uno dei grandi segni dei tempi a livello di Chiesa universale e […]

‘La Passione di Cristo in musica’

Continuano gli appuntamenti con il concerto intitolato ‘La Passione di Cristo in musica’ fra meditazioni, racconti e brani musicali a cura del Francesco Greco Ensemble. Prossimi appuntamenti saranno venerdì 4 alla parrocchia del Sacro Cuore, in via Dante, alle ore 19 e sabato 5 alla San Francesco d’Assisi, a Crispiano, alle ore 19.30. Entrambe le […]

Il ventesimo anniversario della morte di papa Wojtyła

“Giovanni Paolo II è stato il Papa della libertà”: così mons. Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore e metropolita di Kyiv-Halyč, ha definito Karol Wojtyła intervenendo alla conferenza ‘Giovanni Paolo II – Leggere e plasmare la storia’, organizzata dall’Università di Poznań in occasione del 20° anniversario della sua scomparsa. “Ricordo ancora – ha aggiunto l’arcivescovo – quando, […]
Hic et Nunc

Le musiche della Settimana Santa: convegno al conservatorio Paisiello

‘La tradizione bandistica e le composizioni musicali nei riti della Settimana Santa a Taranto’ sarà il tema del convegno che avrà luogo mercoledì 2 aprile nei locali del conservatorio musicale ‘G. Paisiello’, che organizza l‘iniziativa con il sostegno di Regione Puglia. Il programma prevede, a partire dalle ore 9.30, i saluti istituzionali del presidente avv. […]

La Giornata giubilare parrocchiale della Don Bosco di Taranto

La parrocchia Don Bosco di Taranto ha vissuto una giornata intensa e significativa in occasione della Giornata giubilare parrocchiale, un momento di condivisione e di preghiera che ha coinvolto tutta la comunità in un’esperienza di fede e di fraternità. La giornata è iniziata con la partecipazione dei fedeli, adulti, giovani, ragazzi e bambini, ai diversi […]

Tra denatalità e spopolamento il Sud si “allontana” dal Nord

Il minimo storico di fecondità, la speranza di vita che supera i livelli pre-pandemici, l’aumento degli espatri di cittadini italiani. Sono questi i dati più rilevanti dei dati demografici contenuti nel report presentato oggi dall’Istat. Assieme al nuovo massimo di acquisizioni della cittadinanza italiana a cui si affianca comunque l’importante crescita della popolazione straniera residente. […]
Media
02 Apr 2025