Cop29 Save the Children: “Dalla politica alla pratica: la finanza climatica a misura di bambino”
“Di fronte ai peggiori impatti climatici che i bambini sono costretti a subire a causa di eventi metereologici estremi, vogliamo assicurarci che il nuovo obiettivo globale per la finanza climatica risponda ai bisogni dei minori maggiormente vulnerabili. Con appena il 2,4% delle risorse per il clima mobilitate a sostegno di attività a diretto beneficio dei minori, da parte di quattro Fondi Multilaterali climatici, chiediamo che i finanziamenti per misure di mitigazione, adattamento e per rispondere a perdite e danni affrontino i rischi specifici dei bambini dinanzi al cambiamento climatico e li sostengano come agenti di cambiamento”: lo ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia alla Cop29, in corso a Baku, in occasione dell’evento “Dalla politica alla pratica: la finanza climatica a misura di bambino” organizzato da Save the Children in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il Movimento Giovani per Save the Children. “Le voci dei più giovani – ha aggiunto – devono essere ascoltate e integrate nella definizione delle politiche climatiche e degli interventi programmatici. Inoltre, sono necessari partenariati multistakeholder, basati su strumenti finanziari innovativi e sul coinvolgimento delle comunità locali, per aumentare i finanziamenti climatici e assicurare che rispondano alle esigenze delle popolazioni più colpite, e in particolare dei minori. Solo integrando i diritti dei bambini negli investimenti sul clima potremo assicurare un pianeta pulito, sano e sostenibile alle presenti e future generazioni”.
“L’Italia con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – ha dichiarato il sottosegretario Claudio Barbaro – ha scelto di svolgere un ruolo attivo, attraverso l’iniziativa Youth4Climate, in collaborazione con l’Undp che dal 2021 valorizza il potenziale dei giovani come protagonisti della sfida climatica. Youth4Climate offre una piattaforma globale, dove i giovani possono condividere le proprie idee e ottenere il sostegno economico necessario per realizzarle. Ad oggi, sono stati finanziati 100 progetti in oltre 50 Paesi vulnerabili, per un totale di 2,5 milioni di dollari”.
Spesso sono i bambini a subire le conseguenze peggiori degli eventi meteorologici estremi: a livello globale, si stima che 1,2 miliardi di bambini vivono in un’area ad alto rischio di alluvione, grave siccità o altre minacce climatiche. I bambini stanno affrontando condizioni meteorologiche più estreme in un mondo sempre più diseguale. Tra luglio 2023 e giugno 2024, un numero record di 766 milioni di bambini – un terzo della popolazione infantile globale – è stato esposto a ondate di calore estreme in tutto il mondo. A causa della siccità 12,2 milioni di bambini in Africa australe necessitano di assistenza umanitaria, mentre negli ultimi tre mesi le inondazioni hanno avuto un forte impatto sulla vita dei bambini in Vietnam, Thailandia, India, Nepal, Pakistan, Sudan e Africa occidentale.
“La cooperazione italiana su clima e sviluppo – ha dichiarato Stefano Gatti, direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – deve dare priorità ai bambini, i più colpiti dal cambiamento climatico anche attraverso iniziative innovative che coinvolgono donatori, società civile e settore privato, come quelle promosse da Save the Children. Le partnership multistakeholder, nell’ambito della finanza climatica, possono essere modello di sviluppo e di cambiamento”.