Presentata la 21.ma edizione del convegno Migrantes

Si svolgerà mercoledì 20 novembre nella ex chiesetta dell’Università degli studi di Bari, in via Duomo, dalle ore 9.30 alle ore 13, il 21° convegno Migrantes, a cura dell’omonimo ufficio diocesano, dal titolo ‘Dio cammina con il suo popolo’, che è anche il tema del messaggio di papa Francesco per la 110.ma Giornata mondiale dei migranti e profughi. Interverranno il vicario episcopale per la scuola e università mons. Ciro Alabrese, il direttore del dipartimento jonico prof. Paolo Pardolesi, il prefetto dott.ssa Paola Dessì, la dirigente scolastica del liceo Aristosseno prof.ssa Rita Frunzio, la preside dell’istituto superiore Archimede prof.ssa Patrizia Capobianco, il sindaco Rinaldo Melucci, il comandante del Porto cdv Rosario Meo, l’avv. Cosima Ilaria Buonocore, professoressa incaricata in diritto dell’immigrazione e tutela giurisdizionale del dipartimento jonico, il prof. associato di diritto ecclesiastico del dipartimento jonico avv. Paolo Stefanì, rappresentanti dell’associazione Noi e Voi, gli studenti delle scuole coinvolte e dell’istituto Liside.
“Sappiamo ormai che non solo l’Italia e l’Europa sono interessati dalle migrazioni , ma tutto il pianeta e che sono quasi 300 milioni i migranti, di cui 110 milioni solo i profughi, rifugiati e sfollati a causa di conflitti o violenze e di catastrofi naturali – ha detto nella conferenza stampa di presentazione la direttrice di Migrantes, Marisa Metrangolo -. Di fronte a questi dati, stiamo continuando a constatare che l’unica modalità di governare le migrazioni sia quella di creare muri e barriere ai confini ed oggi anche la deportazione in altri Stati, rinchiudendoli in strutture. Ma non è l’atteggiamento giusto. Il papa ci sollecita ad alzare lo sguardo da noi e guardare il mondo intero. La Chiesa ribadisce l’impegno costante in favore dell’inclusione dei migranti. Il principio del primato della persona umana e della sua inviolabile dignità ci obbliga a tenerne conto, nel disegno delle politiche e programmi migratori”.
Quindi, la dott. Metrangolo ha fornito alcuni dati sul fenomeno. Dal rapporto immigrazione di Caritas Migrantes 2024, al primo gennaio 2024 gli immigrati in Italia sono 5 milioni e 300 mila e rappresentano il 9% della popolazione residente in Italia. Le donne continuano ad essere predominanti: sono infatti il 51% delle presenze. La cittadinanza italiana è stata conseguita lo scorso anno da oltre 200 mila immigrati. In Puglia sono 149.480 i cittadini stranieri in Puglia (stima Istat al primo gennaio 2024), pari al 3,8% della popolazione totale. A Taranto sono 16.900 i cittadini stranieri residenti in città e provincia (stima Istat al 1° gennaio 2024), pari al 3,1% della popolazione totale, con prevalenza di rumeni, albanesi, marocchini, cinesi e nigeriani. Gli italiani all’estero sono 6,1 milioni, Riguardo alle religioni: il 53% sono cristiani, mentre il 29,5% musulmani.
“Bisogna riflettere sui flussi migratori contemporanei attraverso considerazioni che vadano oltre l’emergenza, nella consapevolezza che ci troviamo di fronte a un fenomeno poliedrico, articolato, globale e a lungo termine – ha continuato la direttrice di Migrantes -. Nel convegno ci sarà la possibilità di conoscere le vicende di chi è arrivato da tanto lontano portando con sé una speranza, i migranti che sono presenti sul nostro territorio raccontano la loro storia. È, questa, un’altra occasione per vivere la fraternità. Ricordiamo che il Mediterraneo, culla di civiltà è diventato un mare di interdizione, dell’impedire, del respingere, del fermare e del difendere. Tutto questo, però, è contrario alla legge del mare che è, invece, quella di custodire, salvare, fraternizzare”.
Quindi sono state ricordate le parole in merito di papa Francesco: “Come il popolo d’Israele al tempo di Mosè, i migranti, come gli ebrei nel deserto, spesso fuggono da situazioni di oppressione e sopruso, di insicurezza e discriminazione e trovano molti ostacoli nel loro cammino: sono provati dalla sete e dalla fame; sono sfiniti dalle fatiche e dalle malattie; sono tentati dalla disperazione. Ma la realtà fondamentale dell’esodo, di ogni esodo, è che Dio precede e accompagna il cammino del suo popolo e di tutti i suoi figli di ogni tempo e luogo. La presenza di Dio in mezzo al popolo è una certezza della storia della salvezza. (Dt 31,6)”.
“In un mondo in cui guerre e conseguenze climatiche continuano a generare migranti e rifugiati – ha concluso – il grido di aiuto di migranti e rifugiati non può lasciarci indifferenti. Per i cattolici ogni battezzato, dovunque si trovi, è a pieno diritto membro della comunità ecclesiale locale, membro dell’unica Chiesa, abitante dell’unica casa, componente dell’unica famiglia”.
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