Il saluto della Sant’Antonio a don Carmine, ‘padre di famiglia’
Riceviamo e pubblichiamo questa testimonianza della comunità di Sant’Antonio verso mons. Carmine Agresta, a lungo suo parroco, a margine della celebrazione di commiato svoltasi sabato sera, 16 novembre, davanti a una foltissima assemblea particolarmente commossa:
“Con il cuore grato al Signore per questo dono e la tristezza di chi se ne separa, sabato 16 la comunità parrocchiale di sant’Antonio si è stretta intorno al suo parroco nella celebrazione eucaristica vespertina, ritrovandosi intorno all’altare del Signore in un momento di vero ringraziamento. In un clima di commozione, parrocchiani, amici e conoscenti hanno circondato don Carmine con la preghiera, l’affetto e la riconoscenza per il suo ministero sacerdotale, speso a mostrare quotidianamente il volto della paternità del Signore.
Non è mai semplice organizzare il saluto ad una persona cara, a maggior ragione se si tratta di un padre di famiglia, quale è stato don Carmine Agresta per la nostra comunità fin dall’ottobre del 1996. “Troppi anni!”- dirà qualcuno. Vi assicuriamo che non lo sono stati!
Ogni giorno è stato arricchito dalla cura pastorale di un sacerdote che è stato testimone della mitezza di Dio, nella ferialità delle nostre esistenze, come guida amorevole e operatore di armonia.
Dall’appuntamento mensile della ‘Scuola della Parola’ agli ‘Esercizi spirituali in città’, dalla ‘Novena di Natale’ alla ‘Tredicina di sant’Antonio’, don Carmine ci ha sempre trasmesso la sua sollecitudine per la nostra formazione di laici e fedeli alla luce della Parola di Dio. Solo dalla Scrittura e dalla sua meditazione può nascere una pastorale, che si sforza di prendersi cura di tutti: dei bambini e dei ragazzi nel loro percorso scolastico, degli ammalati nella loro solitudine e sofferenza, dei futuri sposi nel cammino verso una scelta consapevole di vita matrimoniale, delle famiglie nelle loro difficoltà economiche e personali.
Anche una struttura come l’auditorium Tarentum, per il cui recupero ha profuso moltissime delle sue energie, nella sua visione pastorale ha assunto la funzione di uno spazio di rilancio culturale, finalizzato alla crescita civile, umana e di fede del singolo individuo, del quartiere e della città.
A conclusione della celebrazione eucaristica, proprio al Tarentum la comunità ha voluto anche abbracciare il proprio pastore in un momento di festa familiare, tra i canti dei bambini, la leggerezza dei giovani e il ricordo di alcuni dei momenti salienti della vita parrocchiale.
Ora il Signore, per volontà dell’arcivescovo mons. Ciro Miniero, ha chiamato don Carmine a svolgere il suo ministero come parroco nella chiesa di Sant’Egidio, a Tramontone.
Certamente si è chiuso uno dei capitoli più intensi della storia della nostra comunità, ma, come abbiamo imparato da don Carmine, siamo chiamati a proseguire il cammino, guidati da un nuovo pastore, dono della Bontà misericordiosa di Dio.
Ci impegneremo a vivere le parole di saluto del nostro don Carmine: “Non dimenticate l’altezza della vostra dignità di popolo santo di Dio e la coscienza di essere chiamati ad essere, sul territorio, i testimoni del Dio Vivente. Vi porto con me e soprattutto, con un vigore ancora più forte di come vi ho sempre salutato: Abbiate cura di voi!”