Taranto, la sfida salvezza con la Juventus Next Gen e la protesta

Il minimo sforzo per il massimo risultato. Così, con due goal da palla inattiva, da calcio d’angolo, il Benevento ha sconfitto il Taranto domenica scorsa. Lo ha punito in coda a una settimana estremamente negativa. Quella che aveva visto infliggere agli ionici altri punti di penalizzazione (6), per l’inadempienza dello scorso 16 ottobre, in merito ai pagamenti di contributi e stipendi del bimestre luglio-agosto, e al mancato pagamento di una rata del piano “salva calcio”. Una mazzata non inattesa. Il campo, poi, non ha fatto sconti. Non ha regalato nulla alla squadra precipitata all’ultimo posto nella classifica della serie C girone C, superata dalla Juventus Next Gen. Che sarà proprio il prossimo avversario degli uomini diretti da mister Cazzarò. La sfida di domenica primo dicembre, allo stadio Pozzo La Marmora di Biella, dirà quale divario effettivo c’è tra le due formazioni.
Il Taranto del futuro
Riguardo al fronte societario, nelle scorse ore Mark Campbell ha rassicurato i tifosi, preoccupati non solo dai risultati sul campo di gioco. “Stiamo completando il passaggio di proprietà in questi giorni con la sostituzione della fideiussione bancaria. Credo che ci vorranno un paio di settimane”, prevede il rappresentante di Apex Capital Global LLC. Lo stesso manager inglese ha aggiunto che la riservatezza fa parte degli accordi contrattuali. Intanto la stessa Apex ha annunciato la nomina di Marcel Vulpis a Chief Growth Officer (CGO). Significa che, a partire dal primo gennaio, il docente universitario e giornalista economico darà il suo contributo nei settori della comunicazione e del marketing sportivo. Una nomina da collocare nella strategia di crescita del marchio Taranto 1927 FC. La competenza e la professionalità sono sempre ben accette, potremmo aggiungere, in tutto ciò che concorre al risultato sportivo.
La sfida con la Juventus Next Gen
Il nome incute timore. Ma in termini di prestazioni, la Juventus Next Gen è lontana parente della squadra bianconera protagonista nella massima serie: il gruppo under 23 è piuttosto acerbo. Il match non può essere sottovalutato, a ogni modo. Il Taranto condannato a fare punti dovrà affrontarlo senza il contributo della Curva Nord. La quale non prenderà parte alla trasferta, per una sorta di protesta proprio nei confronti della Juventus Next Gen. “Non ci saremo perché siete privi di valori e tradizione togliendo spazio a chi merita per gloria e storia”, si legge in un comunicato. L’accusa quindi è contro le squadre B. “Non saremo mai complici di questo tipo di calcio malato, non ci schiereremo mai dalla parte dei ‘padroni’”. Il pensiero può essere condivisibile o meno. Ma il principio della realtà dice che nel mondo del calcio e non soltanto (pensiamo al basket), ogni società ha facoltà di avere più squadre, da impiegare in più campionati, in modo da favorire la crescita dei giovani. Lo scandalo semmai è avere prime squadre composte di soli stranieri. Quello sì che è espressione di un calcio malato, dove gli interessi economici vengono anteposti ai valori.
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