Nel romanzo ‘Il volo dell’angelo’ di Giovanni Camarda la storia del grande Erasmo Iacovone

“Il volo dell’angelo” è il debutto da scrittore del giornalista Giovanni Camarda, già responsabile della redazione sportiva prima e cronaca di Taranto poi del Nuovo Quotidiano di Puglia. Il romanzo (150 pagine, 15,50 euro, edito da Passionescrittore.it e in vendita nelle principali librerie online e fisiche servite da Messaggerie Libri), racconta la vita non vissuta di Erasmo Iacovone, indimenticabile centravanti del Taranto, rimasto ucciso in un tragico incidente stradale nella notte tra il 5 e il 6 febbraio del 1978.
Quel pomeriggio l’attaccante del Taranto aveva cercato in tutti i modi, ma invano, di portare i rossoblù alla vittoria contro la Cremonese. A quel punto del campionato il Taranto era in corsa per la serie A e Iacovone era il capocannoniere del torneo. Senza di lui, finì tutto di colpo. Una vicenda struggente, contestualizzata in una precisa fase storica, da febbraio a luglio del ’78, rappresentata fedelmente proprio per dare un contorno il più possibile realistico ad una parabola umana solo immaginata, sognata. Ma quello che emerge è il vero Erasmo Iacovone, amato da molti, conosciuto da pochissimi.
A quasi 47 anni dalla sua morte, attorno alla figura del calciatore al quale è intitolato lo stadio di Taranto, c’è ancora un seguito enorme. Nessuno però lo ha mai raccontato veramente, svelandone il carattere, i valori, i legami fondamentali, soprattutto l’amore per la moglie, all’epoca dell’incidente incinta della loro prima figlia.
Una storia toccante, romantica e coinvolgente perché la sua parabola, pur essendo notissima, in realtà presenta lati ignoti ai più, data la proverbiale riservatezza di Erasmo. Per questo, Iacovone continua ancora oggi a suscitare un interesse senza tempo, forte e trasversale: basti pensare che, durante gli esami di terza media del giugno scorso, un tredicenne ha presentato una tesina proprio su di lui, il suo idolo, conosciuto solo attraverso qualche filmato in bianco e nero.
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