Al Paolo VI, il primo appuntamento di Centodieci Agorà organizzato dall’Anspi di Taranto
La manifestazione ‘Oratorio, casa per tutti’ – programmata per ottobre e poi rinviata per cause metereologiche avverse – si è tenuta domenica 1 dicembre nel quartiere Paolo VI di Taranto.
Si è trattato di un appuntamento del calendario definito nell’ambito del progetto Centodieci Agorà, il primo per il comitato zonale Anspi di Taranto dopo la partecipazione all’Agorà delle Agorà di Bellaria Igea marina (Rimini). Una manifestazione che ha coinvolto ragazzi, genitori e perfino i nonni, per un totale di circa 400 partecipanti.
Numerosi gli oratori presenti da tutta la diocesi: per la città di Taranto, San Massimiliano Kolbe, Santa Maria del Galeso, San Giuseppe Moscati, San Vito e Santa Rita; per la provincia S. Giuseppe dal Cuore Castissimo di San Giorgio Ionico, SS. Crocifisso di Monteiasi, S. Maria delle Grazie di Carosino, San Giovanni Paolo II di Crispiano, Prisma di Pulsano.
Il progetto Anspi Centodieci agorà si ispira all’idea delle polis greche unendo all’importante significato della piazza, quale luogo di raduno, in cui l’assemblea si riunisce e in cui si svolge la vita socio-relazionale della comunità, l’idea di un punteggio massimo – appunto centodieci – che si può raggiungere al termine di un percorso di studi, quale ad esempio quello accademico.
Il progetto – della durata di 18 mesi, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – ha l’obiettivo di:
– fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva;
– qualificarsi come opportunità di apprendimento permanente per tutti;
– ridurre le ineguaglianze;
– rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Centodieci Agorà dà uno spazio prioritario ad alcune aree d’intervento, quali:
– la promozione dell’educazione allo sviluppo sostenibile;
– il sostegno scolastico al di fuori dell’orario scolastico ed extra-scolastico;
– lo sviluppo delle reti associative del Terzo settore e il rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore.
La giornata, caratterizzata dallo scambio tra le diverse realtà oratoriali presenti nella diocesi, è stata aperta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero con la celebrazione della santa messa a cui hanno partecipato tutti i ragazzi, le squadre di calcio e i bambini.
Molteplici le attività: SportOratorio per grandi e piccoli, e poi – suddivisi nelle diverse categorie – i partecipanti si sono cimentati in calcio a 3, calcio a 5. Grande partecipazione per la partita di calcio femminile, novità del comitato zonale di Taranto.
La pausa pranzo ha regalato momenti davvero importanti di condivisione, confronto e conoscenza tra le diverse realtà oratoriali appartenenti al comitato zonale.
Le parrocchie S. Maria del Galeso e S. Massimiliano Kolbe – raggiungibili attraverso delle navette gratuite fornite da Kyma mobilità Amat del Comune di Taranto – mettendo a disposizione i loro spazi, hanno organizzato l’accoglienza e sono state il luogo fisico, l’agorà presso cui i partecipanti, raggruppati per categorie, si sono sfidati nei tornei di calcio, SportOratorio, attività di animazione e giochi vari.
Il referente del progetto 110 Agorà per il comitato zonale di Taranto, Christian Piscardi, nel ricordare gli obiettivi perseguiti dalle realtà oratoriali dell’Anspi, ha voluto ringraziare gli oratori presenti, gli animatori e le parrocchie che hanno organizzato e ospitato la manifestazione, in cui l’agorà, il quartiere non è stato solo una strada che porta verso una meta, ma un posto in cui ci si ferma, si conosce l’altro, si condivide all’insegna della carità fraterna.
L’evento non è stato solo un’occasione di divertimento, ma anche un momento per riaffermare i valori che Anspi promuove da sempre: inclusione, rispetto, amicizia e solidarietà. Grazie all’impegno degli organizzatori e al calore delle famiglie che hanno partecipato, questa giornata ha lasciato un segno positivo, ricordando l’importanza di creare spazi educativi e ricreativi dove i giovani possano esprimersi liberamente.
La giornata si è conclusa con sorrisi e applausi, a dimostrazione che l’energia del gioco e dello stare insieme è capace di unire generazioni e abbattere barriere. Un successo che speriamo possa ripetersi presto, confermando la centralità degli oratori sia dal punto di vista sociale che culturale e spirituale.