Disabilità, Berliri (Casa al plurale): “La meraviglia va oltre le apparenze e mette al centro i più fragili”

“Che tipo di comunità vogliamo essere? Di fronte a chi appare diverso cosa scegliamo: il rifiuto, la pietà o la meraviglia?”: questa la riflessione-quesito lanciata dall’associazione Casa al plurale in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità che ricorre oggi, martedì 3 dicembre.
Un’occasione “per ricordare i diritti delle persone con disabilità”, ma anche “un’opportunità per riflettere sulla qualità della nostra umanità e sul modo in cui scegliamo di vivere insieme”. Di fronte alla diversità, ogni società si trova a dover rispondere e tre sono gli approcci possibili: rifiuto, pietà o meraviglia.
Il rifiuto, spiega l’associazione, “è il volto più duro e ingiusto: è l’approccio di chi non accetta ciò che non rientra nei propri schemi, eliminando o ignorando le persone che considera ‘diverse’. È la società che chiude gli occhi e il cuore, che non si assume responsabilità e che non intende pagare il costo di una vera inclusione”.
La pietà, invece, è la risposta di chi “tende la mano, ma solo con ciò che gli avanza. È la logica delle elemosine, delle briciole lasciate cadere dai banchetti. È un atteggiamento che, pur mostrando una parvenza di compassione, non riconosce pienamente la dignità e il valore delle persone con disabilità, relegandole ai margini delle decisioni economiche e sociali”. E poi c’è la meraviglia: lo sguardo che “permette di vedere davvero, che va oltre le apparenze e coglie ciò che in superficie non si vede”. “La parola ‘meraviglia’ – spiega Luigi Vittorio Berliri, presidente di Casa al plurale – deriva dalla stessa radice di ‘mirare’ (prendere la mira significa guardare con molta attenzione) ed è la chiave per riconoscere l’unicità e la bellezza di ogni essere umano. Una società che sceglie la meraviglia non lascia indietro nessuno, ma mette al centro i più fragili, facendo di loro una priorità non solo morale, ma anche politica e di bilancio e non solo in occasione del 3 dicembre”. La meraviglia è però una scelta che richiede coraggio: “i provvedimenti varati finora non hanno eliminato le barriere e gli ostacoli affrontati, ogni singolo giorno, dalle persone con disabilità – parliamo di 3 milioni e 150 mila cittadini e cittadine – e la spesa pubblica italiana sul tema è nettamente inferiore rispetto alla media europea, anzi è la metà, come mostrato in un’analisi di Openpolis”.
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